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Assegnato il premio “A qualcuno piace caldo” 2011

In seguito alla votazione effettuata dai membri del Comitato Scientifico di Climalteranti.it, i vincitori del premio “A qualcuno piace caldo” per l’anno 2011 sono risultati essere Luigi Vigliotti e la rivista Sapere.
Il premio che sarà inviato dal Comitato Scientifico ai premiati è una copia del libro “Il pianeta che scotta. Capire il dibattito sui cambiamenti climatici“, di Luca Fiorani e Antonello Pasini.

 

 PREMIO “A QUALCUNO PIACE CALDO” 2011

 

Luigi Vigliotti e

 

Motivazione

Per aver rispettivamente scritto e pubblicato (nel numero di febbraio 2011) un incredibile articolo intitolato “Un futuro con ghiaccio e seltz”, contenente numerosi errori, notizie e argomenti infondati sulla scienza del clima, a partire dal sottotitoloL’allarme “Global Warming ha motivazioni in buona parte culturali e potrebbe distoglierci dall’eventualità, questa sì scientificamente certa, di una prossima glaciazione”.

Qui i dettagli sulla quantità da record di numerosi errori e argomenti infondati sulla scienza del clima pubblicati nell’articolo, mai smentito dalla stessa rivista.

 

 

Al secondo posto si è classificato Pierluigi Battista, al terzo Franco Prodi.

 

Il premio per un articolo che citava una (inesistente) espansione dei ghiacci artici”, o presunte previsioni secondo cui “i prossimi dieci anni saranno molto freddi e piovosi”, e che sminuiva la preoccupazione per il riscaldamento globale a causa di una “prossima, inevitabile, glaciazione”, arriva in un anno in cui i segni dell’impatto del cambiamento climatico sui ghiacciai del pianeta sono inequivocabili quanto impressionanti.
Quest’anno l’estensione del ghiaccio marino artico ha raggiunto un nuovo minimo, nettamente inferiore al precedente del 2007 che pure aveva sconcertato i glaciologi.
L’estensione del ghiaccio marino artico nel punto di minimo è ormai nettamente inferiore a 4 milioni di kmq. Si è persa quasi la metà dell’estensione media dei Settembre di qualche decennio or sono, una superficie pari a quella dell’India. E se si guarda all’estensione del ghiaccio pluriennale o al volume di ghiaccio, le cose vanno anche peggio (dettagli in questo post di Steph).
L’estensione del ghiaccio marino di quest’anno è la più piccola da almeno 1500 anni.

21 responses so far

21 Responses to “Assegnato il premio “A qualcuno piace caldo” 2011”

  1. Lucaon Set 20th 2012 at 15:16

    meritato, meritato… il premio doveva essere un corso accellerato di glaciologia, cosi ci ripensano.
    Su Pierluigi Battista, Marco Travaglio la settimana l’altra aveva fatto un editoriale micidiale, insomma Battista le spara a caso un po’ su tutto, non sorprende che sul clima scriva ‘ste cose. Ciao

  2. oca sapienson Set 21st 2012 at 14:39

    Oh, per una volta ha vinto il mio candidato preferito!
    Appena il dott. C.C. mi paga la scommessa sulla tendenza dei ghiacci artici in ripresa dal 2008, offro birra a tutti.

  3. stefanoon Set 21st 2012 at 15:43

    ma glielo notificate? sarebbe ganzo davvero..una coppa di CO2 o una foto della Marmolada con uno skypass estivo scontato..vista l’assenza di neve/ghiaccio.

    @oca sapiens..mi prenoto per una Pedavena..risparmi ed è italiana 🙂

  4. Paolo Gabriellion Set 22nd 2012 at 12:17

    Si’ tutti bravi, ma il sig. Battista ed il Corriere avevano dimostrato un miglior rapporto tra grandezza della bufala e lettori raggiunti. Il danno quindi e’ stato rilevante e non sarebbero bastati nemmeno 100 post di Climalteranti per rimediare.

    Tuttavia l’informazione del Corriere in ambito climatico e’ forse migliorata durante l’ultimo anno. Ok, non ci voleva un grande sforzo ma questo secondo posto e’ forse anche un riconoscimento piu’ o meno esplicito alla testata. Soprattutto non si voleva probabilmente infierire su qualcuno che magari si sta anche impegnando…

    In ogni caso la nota piu’ interessante di quest’anno mi sembra la scarsita’ di candidati. Niente a che fare con il pullurare di pretendenti al premio che c’era solo qualche anno fa. Semplice mancanza d’attenzione dei media per i problemi climatici? Puo’ darsi. Oppure chi oggi scrive sul clima in Italia lo fa con maggiore attenzione grazie ad una corale operazione di dog watch?

    E’ vero, sul web si trova ancora di tutto ma ormai i siti che negano l’AGW mi sembrano ormai come quelle isole sperdute nel Pacifico e ancora presidiate da un manipolo di soldati giapponesi. Wishful thinking?

  5. claudio della volpeon Set 22nd 2012 at 13:03

    beh di soldati sicuro, e anche di un’arma molto …alta.

  6. oca sapienson Set 22nd 2012 at 14:14

    @Stefano

    Chiedo tre anni di Pedavena, grazie, così risparmia il dott. C.C .

    @Paolo G. e Claudio D.V.

    la junk science fatta da uno scienziato su Sapere è più perniciosa di quella fatta da un opinionista sul Corriere (fa pure rima…)

    “soldati giapponesi”: concordo, il seguito dell’Arma s’assottiglia come ghiaccio polare

    “watchdog”: sì, ma gli eventi estremi gli hanno dato una mano e non ci voleva, rif. i prezzi del cibo.

  7. Ciccioon Set 22nd 2012 at 17:13

    perche’ si parla solo di ghiacci artici e non di quelli antartici in ottima salute???

  8. Paolo C.on Set 22nd 2012 at 17:34

    Il Corriere è sorprendentemente migliorato negli ultimi tempi, speriamo che duri.

    @Ciccio

    Qualche grafico eloquente:

    http://tamino.wordpress.com/2012/09/20/poles-apart/

  9. Stefano Caserinion Set 22nd 2012 at 17:56

    @ Luca
    su Battista l’ultimo scritto di Travaglio mi sembra sia questo
    http://www.vicenzapiu.com/leggi/pg-battistail-giornalismo-a-sua-insaputa-di-marco-travaglio
    ed è in linea con quanto si potrebbe dire visto quello che Battista scrive sul tema clima

    @ Oca sapiens
    ma con chi hai scommesso ? Io volevo fare una scommessa sulle T dei decennio e non eravate d’accordo.. non vale

    @ Stefano
    si, appena trovo il tempo spedisco i libri

    @ Paolo Gabrielli
    concordo, il clima è cambiato anche in questo senso. Pero’ al di la’ della sconfitta dei negazionisti, il tema non è ancora diventato di conoscenza comune e non è far quelli importanti per la politica, almeno in Italia; ancora tanto c’è da fare

    @ Ciccio
    si parla dei ghiacci artici perchè è li’ che si stanno vedendo gli effetti drammatici del riscaldamento globale, impensabili 10 anni fa. In Antartico non si stanno ancora vedendo, e questo ritardo non stupisce i climatologi. L’analisi di Tamino linkata da Poalo C. è davvero ben fatta e spiega molte cose.

  10. stephon Set 22nd 2012 at 20:11

    @Stefano Caserini
    “questo ritardo non stupisce i climatologi”
    Esatto! Esattamente 32 anni fa questi due “dissidenti” del GFDL scrivevano in questo profetico lavoretto miliare (nel senso che ha anticipato di miglia e miglia altri lavori e prefigurato la realtà odierna e del futuro prossimo) uscito su JGR nell’autunno 1980
    http://www.agu.org/pubs/crossref/1980/JC085iC10p05529.shtml

    “(…) It is found that the warming of the model atmosphere resulting from the CO2 increase has significant seasonal and latitudinal variation. Because of the absence of an albedo feedback mechanism, the warming over the Antarctic continent is somewhat less than the warming in high latitudes of the northern hemisphere. Over the Arctic Ocean and its surroundings, the warming is much larger in winter than summer, thereby reducing the amplitude of seasonal temperature variation. It is concluded that this seasonal asymmetry in the warming results from the reduction in the coverage and thickness of the sea ice. The warming of the model atmosphere results in an enrichment of the moisture content in the air and an increase in the poleward moisture transport. The additional moisture is picked up from the tropical ocean and is brought to high latitudes where both precipitation and runoff increase throughout the year. Further, the time of rapid snowmelt and maximum runoff becomes earlier.”

  11. Stefano Caserinion Set 23rd 2012 at 07:36

    @ Steph

    Grazie Steph, la tua memoria e precisione è al solito prodigiosa.

  12. Giulioon Set 23rd 2012 at 22:24

    @Steph

    “Because of the absence of an albedo feedback mechanism, the warming over the Antarctic continent is somewhat less than the warming in high latitudes of the northern hemisphere. ”

    qualcuno mi puo’ spiegare perchè al polo su non c’è lo stesso meccanismo che c’è a nord ?

    @ Paolo Gabrielli
    si, sono come gli ultimi giapponesi che presidiano l’isola del neghsimo, pero’ la cosa bella è che ci credono ancora parecchio.
    Legga qui http://www.climatemonitor.it/?p=13078, i commenti ad un post pieno di sciocchezze, una sorta di gioco al piccolo climatologo che anzichè mettersi a studiare se la tira facendosi domande puerili a partire da un articolo impresentabile, infatti appena demolito da realclimate. Se legge i commenti, sembra che sono convinti che il castello del global warming sta per cadere (Guidi dixit).. questi anche fra 30 anni, senza ghiacci dell’artico e con un altro mezzo grado in più diranno che tutto sta per crollare!

  13. Riccardo Reitanoon Set 24th 2012 at 09:26

    Giulio
    il ghiaccio marino antartico può ritirarsi al massimo fino alla costa, cosa che succede ogni estate tranne che nel Mare di Ross e nel Mare di Weddell. Sul continente l’albedo resta quasi inalterato, tranne che in una ristretta fascia costiera, perchè il ghiaccio non arriva a sciogliersi essendo in gran parte a quote elevate, troppo fredde. E’ anche opportuno ricordare che nel bilancio energetico planetario pesa molto di più l’estensione estiva che non quella invernale.
    La ragione per cui il ghiaccio antartico è climatologicamente meno significativo è sostanzialmente questa, è un feedback molto ridotto.

    A proposito dei “giapponesi”, pensare di far crollare il castello del global warming con l’articolo di Humlum rende bene l’idea delle armi a loro disposizione. Ma sappiamo bene che i vari negazionismi scientifici non spariscono mai del tutto, soprattutto dove la conoscenza scientifica ha implicazioni politiche o religiose o un impatto forte sulla nostra vita quotidiana. E’ solo rumore di fondo, ma dovremo sopportarlo ancora a lungo.

  14. oca sapienson Set 24th 2012 at 10:35

    @Stefano C.
    Era il dott. Costa di Climate Monitor che scommetteva sulla ripresa della banchisa artica. Mi deve cinque anni di Pedavene più quelle degli interessi

    @Ciccio, Riccardo, Stefano C.
    visto il contributo all livello del mare, 246
    gigatonn. di ghiacci antartici persi ogni anno a voi sembra poco?

    @Steph
    Manabe è un mito mio, giù le mani…

  15. Gianfrancoon Set 24th 2012 at 14:02

    Ho riletto l’articolo di Vigliotti: un capolavoro nel suo genere. Lo avevo sottovalutato. Mi è persino venuto il sospetto che il suo sia umorismo sarcastico 😉
    Scherzi a parte, vorrei aggiungere una dedica ai celebri accademici che dirigono Sapere e ne compongono il comitato scientifico. Con un invito ai loro colleghi, collaboratori, assistenti e studenti a ricordar loro questo ben meritato premio ogni volta che salgono in cattedra a pontificare.

  16. Claudio Costaon Set 25th 2012 at 08:41

    @ Oca sapiens

    no no no, la birra era virtuale e la scommessa valeva solo per quell’anno non per sempre. gle l’ho già pagata, non si ricorda? una birra austriaca con succo di lamponi.
    le scommesse virtuali sono solo un atto di umiltà, ( a me hanno insegnato che sul cliam non si deve mai scommettere)
    Però un giro di birra a coloro che con me hanno chiaccherato, discusso, a volte anche litigato, in questi anni non mi dispiacerebbe affatto pagarlo, ci si conosce meglio davanti ad una birra, piuttosto che davanti ad uno schermo.

    Ribadisco che Battista è più dannoso, e brancola nel buio della non conoscenza del dibattito.

  17. medoon Set 28th 2012 at 15:22

    Aggiungiamo il signor Vigliotti alla lista dei responsabili di quel che vivranno (per chi ne ha…) i nostri figli. I nostri figli sceglieranno che uso fare di quella lista. Non vorrei chiamarmi Paolo Scaroni, quando il picco dei problemi arriverà, ma credo che Scaroni non sarà più vivo a quell’epoca ed io purtroppo dovro tener fermi le mani, i coltelli e le pietre dei figli altrui.

  18. Ciccioon Ott 2nd 2012 at 21:20

    ok il ritardo,ma qui si parla di record per i ghiacci antartici..mai stati cosi’ in salute..strano
    Nuovo record assoluto per l’estensione dei ghiacci marini antartici..
    http://www.meteogiornale.it/notizia/24730-1-nuovo-record-assoluto-per-lestensione-dei-ghiacci-marini-antartici

  19. Riccardo Reitanoon Ott 2nd 2012 at 22:08

    Ciccio
    e qui si parla di entrambi, nord e sud. Senza offesa, mi sembra una fonte più autorevole.

  20. Paolo C.on Ott 5th 2012 at 10:52

    Tamino amplia il discorso, considerando anche la copertura nevosa:

    http://tamino.wordpress.com/2012/10/05/snow-2/

  21. Gianfrancoon Ott 8th 2012 at 15:41

    @ Riccardo Reitano
    Mi sa che il meteogiornale ambisce all’AQPC 2012, ma personalmente credo che il distacco di Zichichi sia ben difficilmente colmabile.
    Però mi sembra che questa storia del ghiaccio antartico che starebbe aumentando vada spiegata un po’ meglio (anche per tranquillizzare un mio conoscente di Montevideo che comincia a preoccuparsi). A parte gli scherzi, i profani possono trovare controintuitivo che il ghiaccio antartico sia in controtendenza rispetto agli altri ghiacci del pianeta. E i mercanti di dubbi ci marciano alla grande.
    Mi scuso per l’off topic e spero che il suggerimento venga ripreso. Grazie.

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