Commenti a: In futuro precipitazioni più intense nella regione Euro-Mediterranea https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/ Notizie e approfondimenti sul clima che cambia Wed, 13 Sep 2017 11:14:53 +0000 hourly 1 Di: Andrea https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-253717 Tue, 05 Nov 2013 12:03:28 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-253717 La scelta della Generalized Pareto Distribution e’ naturale quando si analizzano i valori estremi sopra una determinata soglia (i.e. peaks over thresholds) ed è giustificata nel contesto della extreme value theory. Infatti si dimostra che se la distribuzione (opportunamente normalizzata) degli eccessi converge verso una distribuzione non degenere, allora quest’ultima appartiene alla famiglia parametrica GPD. Per quanto riguarda l’identificazione della sotto-famiglia (i.e. heavy tail, bounded oppure exponential) si deve stimare il cosiddetto shape parameter.

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Di: Paolo Gabrielli https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-253676 Tue, 05 Nov 2013 04:16:48 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-253676 Grazie mille. Modellare eventi estremi mi sembra veramente uno sforzo eroico, decisamente di frontiera. Se possibile avrei ancora due curiosita’ legate allo studio sugli eventi di precipitazione con alti tempi di ritorno.

1) La distribuzione degli eventi estremi e’ modellata utilizzando la distribuzione di Pareto. Come avviene la scelta del particolare tipo di distribuzione da adottare per modellare questi fenomeni?

2) Potrebbe aver senso utilizzare un approccio frattale, sulla base degli studi di Mandelbrot, per modellare la distribuzione degli eventi estremi?

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Di: enrico https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-253635 Mon, 04 Nov 2013 08:57:53 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-253635 Si, la caratterizzazione degli eventi estremi, con tempi di ritorno ben oltre (ad esempio 50 anni) quelli presi in considerazione nel lavoro discusso, e’ molto importante e ancora piu’ difficile da ottenere con i modelli alla risoluzione spaziale descritta. Un recente lavoro che abbiamo pubblicato su Geophysical Research Letters (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/grl.50940/abstract) affronta proprio questo argomento, su scala globale: utilizzando gli otto modelli di circolazione generale con la risoluzione piu’ alta (un sottocampione dei 20 utilizzati nel lavoro qui descritto) un’aumento percentuale (oltre al 30% in molte regioni) dei tempi di ritorno a 50 anni e’ atteso sia nella proiezione RCP8.5 al 2020–2059 che nella proiezione al 2060–2099. L’affidabilita’ di tale risultato risulta alta solo alle medie e alte latitudini, alla fine del secolo, anche in Europa soprattutto durante l’inverno boreale.

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Di: Paolo Gabrielli https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-253606 Sun, 03 Nov 2013 23:49:51 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-253606 “Il risultato ottenuto nella media di insieme dei modelli é comunque sufficientemente simile a quanto rappresentato nelle osservazioni, da renderci confidenti circa la possibilità di trarre informazioni utili dalle simulazioni modellistiche relative agli scenari futuri”.

Mi sembra la frase chiave. Tuttavia questa conclusione non e’ evidente a fronte di quanto mostrato in Fig. 1 dove, come evidenziato, esiste una notevole incongruenza tra cio’ che e’ avvenuto e quello che e’ stato ricostruito nel periodo storico in questione.

Eventi di precipitazione come quelli che hanno interessato recentemente le Cinque Terre hanno mostrato che basta 1 evento estremo per aver un impatto devastante. Ed e’ la simulazione di questa categoria di eventi che darebbe le informazioni piu’ utili. Ma probabilmente siamo ancora lontani, giusto?

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Di: Il Principe e il clima « Oggi Scienza https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-253181 Thu, 31 Oct 2013 11:28:08 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-253181 […] Enrico Scoccimarro, ricercatore dell’INGV e del CMCC, spiega da  Climateranti i modelli e le loro proiezioni per quanto e dove pioverà di più sull’area […]

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Di: Climalteranti.it » Perché le precipitazioni saranno più intense nella regione Euro-Mediterranea https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-252982 Mon, 28 Oct 2013 15:22:16 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-252982 […] Nel precedente post abbiamo visto come nella zona Euro-Mediterranea i modelli utilizzati da numerosi centri di ricerca prevedono in uno scenario ad alte emissioni l’aumento della frequenza e entità degli eventi di precipitazioni molto intense, rappresentate dallo “stiramento” della coda della distribuzione della precipitazione. […]

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Di: enrico https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-252658 Thu, 24 Oct 2013 09:10:48 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-252658 Ciao,
e’ proprio come dici,
ovvero quello che cambia nello scenario futuro analizzato e’ l’ampiezza del range in cui puo’ cadere il valore di pioggia associato agli eventi che entrano nella categoria heavy (>90p): si possono cioe’ allontanare (spostare verso destra) di piu’ dal valore che li definisce tali. La metrica e’ relativa al periodo considerato (presente o futuro), quindi l’allungamento della coda puo’ avvenire anche se, rispetto al clima presente, cala oltre al 90p anche il 99p (come dicevi tu appunto).

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Di: Paolo Cast https://www.climalteranti.it/2013/10/21/in-futuro-precipitazione-piu-intense-nella-regione-euro-mediterranea/#comment-252652 Thu, 24 Oct 2013 07:04:45 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=3183#comment-252652 Ciao
non ho chiaro perchè l’aumento della differenza P99-P90 indica un aumento dell’intensità: se entrmbi diminuiscono ma P90 diminuisce di più, la diffenza aumenta anche se le piogge sono meno intense nel complesso, no?

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