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A Lima una settimana cruciale

È iniziata lo scorso lunedì a Lima La XX sessione della Conferenza delle Parti (COP) della convenzione ONU sui cambiamenti climatici, un appuntamento cruciale per la definizione di un nuovo accordo sulla riduzione delle emissioni di gas climalteranti.
Il sito dell’UNFCCC, che quest’anno offre anche una nuova “Newsroom” ricca di contenuti con un efficiente webcast (qui l’archivio) che permette di seguire le sessioni delle riunioni plenarie, dei principali side event, delle conferenze stampa, permette anche da lontano di avere un’idea dello stato e del clima dei negoziati (si veda ad esempio questa conferenza stampa del Third World Network).

Altre fonti fondamentali sono i report giornalieri e i video dell’IISD e il notiziario ECO del Climate Action Network, con il tradizionale resoconto del Premio Fossil of the Day dedicato a chi ostacola il negoziato; riferimenti utili anche le news degli inviati dell’Italian Climate Network o le cronache dell’Agenzia di Stampa Giovanile.

Da lunedi’ 8 dicembre il negoziato entrerà nel vivo e si affronterà uno degli scogli principali del negoziato, la definizione nell’abito della “Durban Platform” degli impegni dei singoli paesi, pre-2020 e di lungo periodo, nonché il meccanismo per valutare la loro adeguatezza in base a principi di equità. Integrare il concetto di equità nell’accordo è senz’altro difficile; da una parte i paesi sottosviluppati o in via di sviluppo reclamano il diritto di fornire ai propri cittadini degli standard di vita più elevati; dall’altra gli attuali modelli di sviluppo economico spesso corrispondono a forti incrementi nelle emissioni inquinanti. È quindi necessario trovare un delicato equilibrio fra questi due aspetti. C’è una bozza di testo che è oggetto di discussione e di revisione, e la cui versione revisionata sarà la base per le discussioni della prossima settimana. Ma si può leggere nei resoconti che anche gli aspetti procedurali, i temi dell’adattamento, della “finance” (gli stanziamenti per le azioni di mitigazione e adattamento), del REDD o del Loss and damage sono oggetto di discussioni e trattativa. Proprio il Loss and Damage (traducibile come ‘perdite e danni [climatici] ) è uno dei temi più controversi dei negoziati. L’idea è di sviluppare un meccanismo finanziario per fronteggiare i danni derivanti dai cambiamenti climatici.Tuttavia tale meccanismo ha incontrato l’opposizione sistematica di alcuni paesi, tra i quali Stati Uniti d’America, Australia e Giappone. Durante la scorsa COP tutti i paesi avevano firmato un primo accordo, ma le stesse discussioni avute allora sui dettagli finanziari si stanno ripresentando puntualmente quest’anno, indice che la questione è tutt’altro che risolta.

Una comoda mappa interattiva permette di visualizzare gli impegni pre-2020, ossia appropriate azioni nazionali di mitigazione (NAMAs) per i paesi in via di sviluppo e obiettivi di riduzione per i paesi sviluppati (attenzione che l’Europa ha un solo unico obiettivo per tutti gli stati membri)

Per avere il polso di quanto sta succedendo può essere utile ascoltare alcune conferenze stampa presenti nel webcast UNFCCC, ad esempio quelle dell’Unione Europea, del Climate Action Newtork.

Nella prima sessione del working group sul “Multilateral assessment under the international assessment and review process”, un processo per valutare lo stato del raggiungimento degli impegni presi dai paesi sviluppati, si può ascoltare la presentazione italiana, tenuta da Domenico Gaudioso dell’ISPRA, sull’andamento delle emissioni 1990-2012, delle proiezioni e dello stato delle politiche sul clima fino al 2020, con domande fatte da Cina, Australia e Stati Uniti (qui dal minuto 56 a 1.33).

Intanto, come ormai di consuetudine durante le COP, dopo Bopha e Hayyan un altro devastante tifone, Hagupit (Ruby), sta colpendo le coste delle Filippine.

 

 

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Testo di Stefano Caserini, con il contributo di Gabriele Messori

One response so far

One Response to “A Lima una settimana cruciale”

  1. Stefano Caserinion Dic 11th 2014 at 15:56

    Segnalo da http://www.italiaclima.org

    IN DIRETTA DALLA COP20 DI LIMA CON ITALIAN CLIMATE NETWORK, FIMA e GIORNALISTI NELL’ERBA
    PRESENTATO IL LAVORO DEL THINK-TANK ITALIANO SULL’EQUITA’ INTERGENERAZIONALE

    Venerdì 12 dicembre alle ore 19 (ora italiana) Italian Climate Network, in collaborazione con FIMA, Federazione Italiana Media Italiani, Giornalisti nell’Erba e con la partecipazione del CMCC, Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, organizzano un collegamento in diretta dalla Conferenza delle Parti di Lima. L’evento sarà disponibile sul sito di Italian Climate Network http://www.italiaclima.org e su Twitter con l’hashtag #ClimaIT.
    Parteciperanno al collegamento i delegati di Italian Climate Network presenti a Lima, tra cui Veronica Caciagli, Federico Antognazza, Federico Brocchieri e Francesca Mingrone, insieme agli altri italiani presenti a Lima: Mauro Albrizio di Legambiente, Mariagrazia Midulla del WWF Italia, i giornalisti ambientali Daniele Pernigotti e Lou del Bello. In collegamento dall’Italia i giornalisti Sergio Ferraris e Luca Lo Re, Mauro Buonocore del CMCC ed Erik, giovane Giornalista nell’Erba. Ospite del collegamento anche Sergio Castellari, Focal Point dell’IPCC per l’Italia e tra i fondatori dell’Italian Climate Network.

    Temi centrali della discussione saranno lo stato di avanzamento dei negoziati, che vivranno proprio in quelle ore il momento cruciale per la definizione della bozza di testo su cui costruire il nuovo trattato globale sul clima che dovrà essere firmato a Parigi nel dicembre 2015, e il ruolo che hanno rivestito anche nella COP20 i giovani, che stanno strenuamente combattendo la battaglia intorno al tema dell’Equità Intergenerazionale – tematica su cui l’Italian Climate Network, insieme ai suoi partner, ha lavorato nel corso del 2014, realizzando la Dichiarazione Italiana sull’Equità Intergenerazionale.

    Il documento è frutto del lavoro di 5 tavoli tematici (Diritto & Giustizia, Governance, Partecipazione Giovanile, Educazione, Energia e Agricoltura) a seguito di un lavoro di confronto tra i giovani che hanno partecipato e i partner, culminato in una giornata lavorativa organizzata presso la Luiss Sostenibile con l’ausilio dei partner del progetto (WWF, Rete Clima, FutureDem, Young Professional in Foreign Policy e Tilt).

    “Il progetto ha dimostrato che i giovani possono e devono essere coinvolti nei processi decisionali che riguardano il loro futuro: l’empowerment dei giovani passa anche dai negoziati sui cambiamenti climatici” afferma Veronica Caciagli, presidente di Italian Climate Network.
    Secondo Federico Brocchieri, responsabile del progetto, questa è stata l’occasione per “ribadire come l’Equità Intergenerazionale sia un tema centrale nella definizione dei principi della convenzione UNFCCC e dovrà, con ancora più forza, assumere un ruolo fondamentale nella definizione delle politiche climatiche e non solo per il futuro prossimo”.
    Sulla stessa linea anche Paolo Viganò, responsabile di Rete Clima, partner del progetto, che afferma “Il lavoro svolto ha portato a proporre soluzioni per dare concretezza a questa istanza di equità tra le diverse generazioni, portando proposte che indichino uno sviluppo più equo e più rispettoso anche delle esigenze di chi abiterà domani il nostro Pianeta”.

    Contatti per la Stampa
    Federico Antognazza
    federico.antognazza@italiaclima.org
    tel: +393464995593

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