Commenti a: Il clima di mia figlia e il mio https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/ Notizie e approfondimenti sul clima che cambia Sun, 10 Dec 2017 17:05:00 +0000 hourly 1 Di: Clima: impressioni e dati - IL KYOTO FISSO - Blog - Le Scienze https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-579743 Wed, 07 Dec 2016 11:11:05 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-579743 […] appaiono aridi e senza un concreto significato per le nostre vite. E così mi sono ricordato di un bellissimo post di qualche tempo fa del collega Riccardo Reitano, dove si faceva un paragone numerico tra il clima […]

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Di: Guido https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-494951 Wed, 27 May 2015 11:35:42 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-494951 Non esistono “tanti” problemi, perchè sono tutti strettamente interconnessi. C’è un unico problema globale. L’unico studio serio veramente sistemico-olistico era stato quello dei “limiti dello sviluppo”, anche se resta completamente antropocentrico. L’ipotesi BAU (business as usual) si sta puntualmente verificando, oltre 40 anni dopo. La popolazione e l’inquinamento continuano il loro aumento inesorabile, le risorse stanno scendendo, gli alimenti pro-capite e la produzione industriale hanno appena passato il picco e iniziato la discesa. Tutto questo significa semplicemente che molto presto succederà “qualcosa” che interromperà quelle “curve”, in altre parole dovremo gestire la fine della civiltà industriale, o addirittura la fine dell’Occidente. “Dopo” rinasceranno modelli nuovi, completamente diversi. Questo è ottimismo, perchè il mondo attuale non è certamente entusiasmante: che se ne vada…

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Di: steph https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-476908 Fri, 20 Mar 2015 12:44:27 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-476908 Paolo
so solo che il buon IPCC deve dire “per statuto” che il clima cambia per colpa dell’uomo, pena la sua manifesta inutilità
Invece di persistere nello schiacciare tasti a caso sulla tastiera, si informi meglio e legga (se sa l’inglese). Si renderà subito conto – forse – delle assurdità che scrive.
The Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) is the leading international body for the assessment of climate change. It was established by the United Nations Environment Programme (UNEP) and the World Meteorological Organization (WMO) in 1988 to provide the world with a clear scientific view on the current state of knowledge in climate change and its potential environmental and socio-economic impacts.
The IPCC is a scientific body under the auspices of the United Nations (UN). It reviews and assesses the most recent scientific, technical and socio-economic information produced worldwide relevant to the understanding of climate change. It does not conduct any research nor does it monitor climate related data or parameters.

Riguardo agli atolli che saranno inondati fra alcuni secoli, nel peggiore dei casi, che non sono abitati da centinaia di milioni di persone
Gli atolli no, ma moltissime coste sì, per es. nella sola Asia sudorientale. Di nuovo: si informi meglio, invece di schiacciare tasti a casi sulla tastiera.

Alberto
Sì, la CO2 si accumula, se le emissioni rimanessero da oggi costanti (tasso di incremento zero da oggi per sempre), la concentrazione continuerebbe ad aumentare almeno fino a che non si raggiunge un nuovo equilibrio; ma con il tempo medio di residenza della CO2 questo avviene a livelli di concentrazione più elevati. Applicando un modello tipo quello di Bern, con le emissioni attuali e con un successivo calo fino a 1/3 nel 2300 (e senza grossi feedback) salirebbe fino a ~ 600ppm . Comunque anche a me pareva che Riccardo intendesse altro, nel suo commento.

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Di: Riccardo Reitano https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-476090 Wed, 18 Mar 2015 20:47:44 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-476090 alberto
lei crede che io tengo come obiettivo di arrestare le emissioni al livello attuale? Se è così che ha interpretato il mio commento si sbaglia.

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Di: alberto https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-475983 Wed, 18 Mar 2015 15:20:39 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-475983 @Riccardo: nulla di male ad essere speranzosi.
Solo che la fisico-chimica dell’ atmosfera non reagisce alle speranze.
Se le emissioni umane dei GHG (tutte, non solo la quota relativa alla sola CO2 e tra questa quella emessa dal comparto energetico) si arrestassero (ossia non subissero un rallentamento della loro crescita, ma andassero a tasso di incremento zero da oggi per sempre) il forcing radiativo (vedi linea a) continuerebbe a crescere, soprattutto a causa del continuo accumulo di CO2 in atmosfera.
http://www.wmo.int/pages/mediacentre/press_releases/documents/1002_GHG_Bulletin.pdf

Perché il clima si stabilizzi a valori non eccessivamente rischiosi per tutti noi (ossia intorno ai 2 gradi, valore che di per sé presenta dei rischi ma tutto sommato accettabili) serve (o meglio servirebbe) che il prima possibile le emissioni decrescano regolarmente anno dopo anno.

Anch’ io spero che ciò avvenga (e prima è meglio è, perché con emissioni crescenti o stabili intanto il GW continua inesorabilmente), solo non vedo all’ orizzonte una duratura inversione di tendenza nelle emissioni di noi 7 miliardi e passa dell’ unica specie rimasta tra quelle discendenti dalle australopitecine (un curioso esperimento evoluzionistico avvenuto l’ “altro ieri” in tempi geologici, nell’ ambito di un ordine dei mammiferi relativamente numeroso, ossia i dei primati anche se assai meno di quelli di maggior successo come chirotteri e roditori).
Sul lungo periodo non vorrei che avesse ragione Keynes ancor più di quanto avrebbe potuto immaginare.

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Di: Il clima di mia figlia e il mio | BIT Budrio in Transizione https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-475530 Tue, 17 Mar 2015 15:06:18 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-475530 […] Il racconto di un padre che parla con la figlia dei cambiamenti climatici. Lei gli chiede se era vero che il 2014 fosse stato l’anno più caldo. La domanda spinge il padre a confrontare il clima vissuto da lei rispetto ai miei primi sedici anni. Interessante riflessione. Leggi l’articolo …. […]

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Di: Riccardo Reitano https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-475505 Tue, 17 Mar 2015 13:29:24 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-475505 Paolo da Genova
“pena la sua manifesta inutilità” dell’IPCC? E perché mai? Anche se il riscaldamento globale fosse naturale i problemi di mitigazione e adattamento sparirebbero? Forse non è noto ma è proprio questo il compito dell’IPCC, fare un “riassunto” degli studi scientifici sulle cause, prospettive future e necessità di mitigazione e adattamento.

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Di: Riccardo Reitano https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-475500 Tue, 17 Mar 2015 13:24:00 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-475500 alberto
sono daccordo sull’inerzia e non solo del clima ma anche del sistema energetico mondiale. Proprio per questo, fatte salve le crisi economiche, non è facile avere nemmeno su base annuale una stasi dell’aumento delle emissioni.
Sul facile ottimismo di alcuni sono pure daccordo. Personalmente non nutro particolari speranze nel breve periodo ma, se proprio devo trovare una definizione, lo sono moderatamente per il medio-lungo. Per il primo spero al massimo in una tendenza nel verso giusto, un rallentamento del vertiginoso aumento delle emissioni.

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Di: alberto https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-475474 Tue, 17 Mar 2015 11:58:16 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-475474 @Riccardo: non so perché lei considera una “tirata” l’ inquadrare la stima preliminare delle emissioni globali del settore energetico nel 2014 in un contesto più ampio, soprattutto temporalmente.
Sui trend (pluridecennali) ha ragione, dipendono dal “fenomeno”, solo che quelli globali, legati all’ attività concreta di 7 miliardi di individui oltre ad influenzare (ed in molti casi devastare) gli ecosistemi del pianeta ed il clima hanno un’ enorme inerzia, che viene sottovalutata da tutti quelli che credono in buona fede che sia facile sganciarsi in tempi brevi (ossi anni e non svariati decenni) dalla innegabile dipendenza dell’ umanità dalle fonti fossili.

@Paolo: guarda che cercare di evitare rischi concreti non significa esser buoni.
Su quelli che chiami “potenti” della Terra ti segnalo che fin ora sul cambiamento climatico si sono manifestati apertamente “impotenti”.
Riguardo alle tasse, non ne esistono di globali, ma ogni nazione ha le sue, con scopi ed utilizzi “locali”.

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Di: Paolo da Genova https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-475467 Tue, 17 Mar 2015 11:11:22 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-475467 @ Steph e Ocasapiens

Non conosco la burocrazia ONU, so solo che il buon IPCC deve dire “per statuto” che il clima cambia per colpa dell’uomo, pena la sua manifesta inutilità. Riguardo agli atolli che saranno inondati fra alcuni secoli, nel peggiore dei casi, che non sono abitati da centinaia di milioni di persone e che, nel dubbio, intanto investono nel turismo (e fanno bene), mi si dice che io, che non faccio loro alcun male, sono cattivo e me ne frego. Vorrei allora sapere cosa concretamente fa chi è buono e non se ne frega. Credo faccia tanto quanto me, ma posso sempre sbagliare.

La sovrappopolazione, a livello nazional-popolare, è legata al peggio (rifiuti, inquinamento, deforestazione, ecc.), mica solo alla CO2:
http://www.ecoblog.it/post/142914/scala-mercalli-ambiente-prima-serata-sabato-raitre

Infine riguardo ai potenti della Terra, vorrei solo che, quando mettono una tassa, la chiamino tassa e non “contributo ambientale”, quando una nevicata ferma il Paese, si prendano le loro responsabilità senza scaricarle sui soliti cambiamenti climatici, ecc.

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Di: Riccardo Reitano https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-475054 Mon, 16 Mar 2015 15:39:21 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-475054 alberto
capirei la sua tirata se avessi parlato di una inversione di tendenza della Cina per una prima volta in 5 anni oppure di un problema risolto. Qui si parla più modestamente di un non aumento, dell’intero globo e di una prima volta in 40 anni. Ho anche fatto precedere “piccole” a “buone notizie”.
Ultima cosa, mi sorprende e mi dispiace che lei mi associ all’irrazionalità di chi usa un trend non significativo per fare affermazioni lapidarie sull’inesistenza dell’AGW per aver cautamente evidenziato un dato positivo.

P.S. il 30 degli anni del trend di temperatura non è un numero magico valido sempre e comunque, dipende dal fenomeno e dal “rumore” della serie.

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Di: alberto https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-474950 Mon, 16 Mar 2015 11:35:02 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-474950 La notizia delle stime preliminare dell’ IEA pe le emissioni al 2014 dovute al settore energetico (responsabile di gran parte di quelle globali, ma non tutte dato che al 2011 queste erano oltre le 45 GtCO2eq) non è male, seppur non molto significativa.
Infatti l’ aspetto ironico della sua ottimistica valutazione è che il comportamento “scettico” che giustamente considera irrazionale chi considera gli andamenti a breve e non il trend complessivo delle T superficiali globali , si ripresenta tal quale ora in chi non valuta il trend delle emissioni globali ma solo il dato di un anno.
Il trend complessivo si può vedere ad esempio qua nel Global Carbon Budget
http://cdiac.ornl.gov/GCP/

Riguardo al caso particolare (ma molto importante essendo la prima nazione in questo campo) delle emissioni cinesi, sarebbe il caso di porvi un po’ di attenzione, al di là degli aspetti emotivi, ottimistici o pessimistici che siano.
http://dotearth.blogs.nytimes.com/2015/02/18/a-look-behind-the-headlines-on-chinas-coal-trends/?emc=edit_tnt_20150218&nlid=38021197&tntemail0=y&_r=0
“…the amount of new coal energy added to the China grid last year exceeded new solar energy by 17 times, new wind energy by more than 4 times, and even new hydro by more than 3 times. And, despite having more than 30 new nuclear reactors under construction, China’s new nuclear capability was still a fraction of new coal energy.”
“…total China coal use fell in 2014 for the first time by about 2.5 percent. However … Half of China coal use is outside of the power sector, especially in heavy industry…Second, overall demand growth in the power sector reached a decade low but is expected to resume. Finally, 2014 was an exceptional hydro output year for China. The short-term blip does not undermine the general trend of continued upward trend in coal deployment in China’s power sector, which represents a growing share of China’s energy use.”

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Di: Riccardo Reitano https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-474256 Sat, 14 Mar 2015 14:21:52 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-474256 Piccole buone notizie per rassicurare i più pessimisti. Nel 2014 a fronte di una crescita economica globale del 3% le emissioni di CO2 non sono aumentate. La Cina, il grande accusato, ha ridotto l’uso del carbone del 2.9% e le emissioni dell’1% con una crescita economica del 7.4%. I paesi OCSE sono cresciuti del 7% mentre le emissioni sono scese del 4%.
In altre parole, sembra che stiamo imboccando la strada dello sganciamento delle emissioni dalla crescita economica, smentendo con i fatti i profeti di sventura dell’inevitabilità del collasso economico causato dalla riduzione delle emissioni. Si può fare.

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Di: alberto https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-473342 Thu, 12 Mar 2015 14:45:40 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-473342 Qua si può vedere la distribuzione nazionale delle emissioni con dati al 2009;
ad oggi il totale è un buon 15% superiore rispetto all’ unico anno in cui sono diminuite (dello 0.3%) causa recessione economica globale.
http://image.guardian.co.uk/sys-files/Guardian/documents/2011/02/10/CarbonWeb.pdf

Come è facile verificare non c’è in genere relazione tra crescita demografica e crescita delle emissioni nelle singole Nazioni. Ad esempio gli USA che sono un paese in crescita di popolazione (smentendo il luogo comune che ciò non accade nei paesi ricchi) stanno diminuendo (nel corso di 10-20 anni) le emissioni (certo partendo da valori pro-capite altissimi) mentre in Europa la diminuzione è avvenuta con relativa stabilità demografica, al contrario di quanto è successo in Cina (emissioni schizzate in alto con demografia poco mossa a seguito politica del figlio unico).

La relazione è invece solida, piaccia o meno, con la crescita dei consumi globali
vuoi per crescita demografica vuoi per crescita economica, come pure per entrambe.
Il motivo è semplice, tutto l’ apparato produttivo dell’ umanità si basa a grande maggioranza (> 80%) come fonte di energia primaria sui combustibili fossili (e ci vorranno decenni per arrivare sotto il 50%).

Naturalmente il sistema chimico-fisico del clima terrestre reagisce “ciecamente” alle emissioni complessive. A questo riguardo non importa la fonte delle emissioni, data anche l’ ottima miscelazione assicurata dalla circolazione atmosferica.
Se veniamo ai fatti, rimane che le emissioni di gas serra, con l’ eccezione del 2009, crescono, anno dopo anno (conferenza dopo conferenza) come cresce anno dopo anno la popolazione globale e la produzione/consumo di fonti materiali ed energetiche
con i rischi ed i problemi (detti “opportunità”dai panglossiani) connessi.

Certo gli stessi fatti possono produrre reazioni diverse in ognuno di noi (inquietudine, comunicatività, frustrazione, indifferenza, indignazione rassegnazione, combattività…)
ma per lo meno ci si informi su quali siano i fatti accertati (o meglio accertabili, come sempre si dovrebbe fare in un approccio scientifico)
e non si spacci per tali opinioni di per sé (ossia in astratto) legittime.

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Di: marcosclarandis https://www.climalteranti.it/2015/03/09/il-clima-di-mia-figlia-e-il-mio/#comment-473326 Thu, 12 Mar 2015 14:09:04 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=4725#comment-473326 A tutti i commentatori che continuano a dubitare della potenza del cambiamento climatico, della urgentissima necessità di contrasto e di adattamento ad esso,
e che oltretutto filosofeggiano ostentando tronfia ignoranza della materia in questione,vorrei solo invitarli ad osservare e ricordare quello che nell’anno in corso accadrà.Tanto per alcuni il passato è passato, quindi va scordato.

E naturalmente, ma ciò richiede un talento ed una applicazione dello stesso davvero tenace, a guardare se i prossimi eventi siano soltanto fatti di ordinaria meteorologia
oppure qualcosa che a ben vedere sono almeno sintomi, se non prove, che “qualcosa è cambiato”.

Abbiamo cambiato il clima della Terra.
Ora è il Clima della Terra che cambierà noi.

Per me è ormai un dogma, e come certi fanatici religiosi, non lo cambio per nessun’altra fede al mondo.

Naturalmente mi sono convertito dopo anni di studi “biblici”, mica per aver partecipato ad un meeting in una città balneare in mezzo ad una folla osannante.

E chissà come mai molti fatti mi confortano inquesta mia incrollabile fede.
🙂 sorrido per contenere l’iquietudine.

Marco Sclarandis

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