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Premio “A qualcuno piace caldo” 2014: non assegnato

Il raggiungimento dell’estensione minima dei ghiacci artici è tradizionalmente l’occasione per assegnare il Premio “A qualcuno piace caldo”, “alla persona o all’organizzazione italiana che più si è distinta nel diffondere argomentazioni e notizie errate sulla fenomenologia dei cambiamenti climatici, sugli impatti e sui costi e benefici delle misure di mitigazione”.

Per l’anno 2014 i membri del Comitato Scientifico di Climalteranti non hanno trovato negli interventi sui principali quotidiani nazionali e in televisione un candidato meritevole del premio. È questa un’ottima notizia, segno che anche per i mass media italiani il clima è cambiato.

PREMIO “A QUALCUNO PIACE CALDO” 2014

NON ASSEGNATO

È stata decisa però una menzione per Piero Vietti che, con minore visibilità e impatto comunicativo, continua a proporre su Il Foglio on line e cartaceo tesi negazioniste sul clima, scegliendo accuratamente le sue fonti fra quelle più screditate e senza valore scientifico, e senza preoccuparsi di cercare riscontri alle sue affermazioni. Si veda ad esempio l’articolo “Più aumenta la CO2, meglio si vive”. Il Cato provoca (con numeri e dati) i catastrofisti del clima e questa divertente auto intervista in cui profetizza che i rapporti IPCC non saranno considerati dai governi.

Quest’anno l’estensione minima del ghiaccio marino artico, registratasi il 17 settembre e pari a 4,41 milioni di chilometri quadrati, è stato il quarto valore minimo mai registrato dall’inizio delle osservazioni da satellite. In figura sono riportati gli andamenti della superficie di ghiaccio artico nel 2015, 2014, 2012, 2011 e 2007, insieme alla media 1981-2010).

Sempre ricordando che non è solo un problema di estensione, ma conta anche lo spessore

35 responses so far

35 Responses to “Premio “A qualcuno piace caldo” 2014: non assegnato”

  1. Valentinoon Set 28th 2015 at 07:34

    Forse quindi i tempi stanno cambiando e abbiamo cambiato pagina. Nessuno più nega e gli obiettivi possono diventare più ampi ed ambizioni.

    Così almeno la pensano i Paesi raccolti nell Nazioni Unite, che hanno appena varato gli Obiettivi Universali di Sviluppo Sostenibili
    per tutti e ovunque:

    http://www.globalgoals.org/

    spiegati in questo video sottotitolato in Italiano

    https://www.youtube.com/watch?t=4&v=RpqVmvMCmp0

    e ognuno può fin da subito fare qualcosa:
    https://wethepeople.globalgoals.org/

  2. Riccardo Reitanoon Set 28th 2015 at 14:33

    Mi sembra anche di notare che ormai quasi ovunque si parla di cambiamenti climatici e riscaldamento globale senza specificarne l’origine antropogenica. E’ un male? Non credo; al contrario, ormai lo sanno tutti e non è più necessario specificarlo, lo si ritiene scontato.
    Non dico che sia già venuta a mancare la ragion d’essere originaria di climalteranti, ma siamo sulla buona strada.

  3. Valentinoon Set 28th 2015 at 20:09

    Proseguendo il ragionamento sugli SDG, ora la discussione è sugli indicatori di risultato – e il dibattito è vivace anche sull’obiettivo 13 (climate)
    http://unstats.un.org/sdgs/
    (Sustainable Development Goal indicators website)

    che riporta lo stato della discussione tra società civile, uffici statistici, ecc.

    http://unstats.un.org/sdgs/iaeg-sdgs/open-consultation.html

    segnalo ad esempio

    Number of countries that have integrated mitigation, adaptation, impact
    reduction and early warning into primary, secondary and tertiary curricula

    Number of deaths, missing people, injured, relocated or
    evacuated due to disasters per 100,000 people.

    ecc.

    Per quanto riguarda gli indicatori sulle città si veda il divulgativo:
    http://citiscope.org/habitatIII/news/2015/09/hundreds-comments-offered-indicators-urban-sdg

  4. Valentinoon Set 28th 2015 at 20:13

    Per seguire la discussione e per strumenti dedicati di approfondimenti, segnalo:
    http://17goals.com/17goals-our-launch-letter/

    Gli strumenti messi finora a disposizione:
    http://17goals.org/tools-resources/

    e in generale:

    http://17goals.org/

    Buona lettura e buon uso!

  5. Pieron Ott 5th 2015 at 20:46

    ma se c’e’ Madrigali addirittura che va in Rai a “uno mattina” spacciandosi per climatologo e annunciando a tutti che il Pianeta si sta raffreddando…e nessuno dice nulla…com’e’ possibile?????

  6. Paolo C.on Ott 6th 2015 at 10:22

    E c’è il solito Guidi che, consultato da RaiNews24 ad ogni alluvione, afferma che è tutto normale, “è autunno”, e bla bla bla…

  7. Stefano Caserinion Ott 6th 2015 at 16:05

    se avete dei link a queste performance, possiamo prenderle in considerazione
    grazie
    Stefano

  8. Pieron Ott 7th 2015 at 07:47

    com’e’ possibile che un perito elettronico vada in tv a parlare di clima??
    e stiamo parlando di RAI..di un prohramma famoso seguito da tanti..come fate a permettere tutto cio’? e’ un’offesa per chi ha studiato veramente
    https://www.youtube.com/watch?v=4MuSFH6enkI
    https://www.youtube.com/watch?v=4MuSFH6enkI&list=PLoBBhFLLx5fQjR43egJ51FPxbrXs5qdFr

  9. Pieron Ott 7th 2015 at 13:00

    lo invitano sempre, anche un mese fa.. e lo chiamano climatologo..afferma che stiamo andando verso un’era glaciale…perche’ la RAI invita lui e non un climatologo vero?..e’ grave questa cosa e tutti stanno zitti..mah

  10. Stefano Caserinion Ott 7th 2015 at 15:41

    io semplicemente non lo sapevo, Unomattiva non l’ho’ mai guardata e non avevo mai avuto questa segnalazione, la ringrazio
    Ora provo a contattare la redazione
    SC

  11. Roberto Madrigalion Ott 8th 2015 at 13:18

    Un saluto cordiale Stefano Caserini, ho comprato e letto il suo libro dove parla di me, spero che anche lei abbia fatto la medesima scelta, acquistando il mio libro sulla macchina climatica terrestre e cambiamenti climatici “naturali” “Il futuro della terra è scritto nella Luna” edito in italiano e in inglese. In più le invio il link della avvenuta pubblicazione internazionale della ricerca scientifica sul clima su Jet Stream e Tides, pubblicata insieme al climatologo e fisico mondiale Dr. Clive Best il link>>http://www.atmos-chem-phys-discuss.net/15/22701/2015/acpd-15-22701-2015.html
    Questo il sommario della presentazione>

    Summary: This paper demonstrates for the first time a direct link between atmospheric tides and the Polar Jet Stream flow. The authors have identified an anti-correlation of the Arctic Oscillation with the horizontal (‘tractional’) tidal force acting at high latitudes, particularly during winter months. The tractional force varies strongly during the lunar month and with the 18.6 year precession cycle of the lunar orbit. Changes in Jet Stream flow have a large effect on winter weather.
    C. H. Best and R. Madrigali
    Atmos. Chem. Phys. Discuss., 15, 22701-22713, doi:10.5194/acpd-15-22701-2015, 2015

    Spero che la scienza e un dialogo costruttivo prenda il sopravvento sulla meschina azione di alcuni di deridermi con la nomina di “elettrotecnico” o insultarmi come indegno di parlare di clima in TV. Se un fisico e climatologo di rilievo mondiale ha creduto in me collaborando insieme alla ricerca e l’estero ci ha pubblicato la ricerca scientifica come scienziato indipendente insieme a centri mondiali come NOAA, NASA, Pasadena, Università mondiali etc . etc. vorrà significare qualche cosa? sarà un segnale importante da prendere con estrema serietà?
    Con stima Stefano Caserini la saluto cordialmente

    Roberto M.

  12. Stefano Caserinion Ott 8th 2015 at 15:57

    @ Un saluto cordiale Stefano Caserini, ho comprato e letto il suo libro dove parla di me, spero che anche lei abbia fatto la medesima scelta, acquistando il mio libro sulla macchina climatica terrestre e cambiamenti climatici “naturali” “Il futuro della terra è scritto nella Luna” edito in italiano e in inglese.

    Caro Madrigali, non l’ho comprato e non lo comprerò; il titolo mi è sufficiente per catalogarlo nel genere “fantasy”, che però ha autori molto più interessanti.

    @ In più le invio il link della avvenuta pubblicazione internazionale della ricerca scientifica sul clima su Jet Stream e Tides, pubblicata insieme al climatologo e fisico mondiale Dr. Clive Best il link>>http://www.atmos-chem-phys-discuss.net/15/22701/2015/acpd-15-22701-2015.html

    Mi sa che Lei non ha capito una cosa piuttosto importante: il suo articolo non è stato pubblicato, è attualmente in fase di revisione, come c’è ben scritto in mezzo alla pagina che ha linkato
    “This discussion paper is under review for the journal Atmospheric Chemistry and Physics (ACP).”
    Le faccio comunque i complimenti per aver superato la fase di review iniziale fatta dall’editor, che non ha scartato la sua proposta come palesemente infondata – direi che per Lei è già un risultato.

    Auguri per la review, ora sono molto preso ma se posso darò un contributo, e magari altri di Climalteranti daranno una mano.

    @ Spero che la scienza e un dialogo costruttivo prenda il sopravvento sulla meschina azione di alcuni di deridermi con la nomina di “elettrotecnico” o insultarmi come indegno di parlare di clima in TV.

    Effettivamente già nei primi 30 secondi del suo intervento in TV ci sono tre grandi corbellerie:
    1) “Discorso ciclico dei cambiamenti climatici”
    2) “anni ’90 in cui non pioveva assolutamente”
    3) “negli anni ’90 abbiamo avuto un picco delle temperature”
    che dovrebbero sconsigliare a dei giornalisti seri di invitarla a parlare di clima (e anche a Lei di andarci, ma questo è un altro discorso).

    Lei sta parlando di cose che non conosce, che però sono importanti in questo momnto storico; sarebbe suo dovere studiare almeno un poco la climatologia.

    @ Se un fisico e climatologo di rilievo mondiale ha creduto in me collaborando insieme alla ricerca e l’estero ci ha pubblicato la ricerca scientifica come scienziato indipendente insieme a centri mondiali come NOAA, NASA, Pasadena, Università mondiali etc . etc. vorrà significare qualche cosa? sarà un segnale importante da prendere con estrema serietà?

    Ma sta parlando di questo Clive Best http://clivebest.com/blog/?page_id=2
    o ce n’è un altro?

    Cordiali saluti
    Stefano

  13. Roberto Madrigalion Ott 8th 2015 at 17:39

    Un cordiale saluto Stefano, mi dispiace leggere nelle sue prime righe
    “Caro Madrigali, non l’ho comprato e non lo comprerò; il titolo mi è sufficiente per catalogarlo nel genere “fantasy”, che però ha autori molto più interessanti.”
    Dimostra e palesa un mancato rispetto nei miei confronti, catalogandola genere “fantasy” quando è una ricerca scientifica che di rigore ne ha molto, e se legge la parte scientifica della pubblicazione del libro aggiornato (le consiglio di comprarlo), come la ricerca scientifica su ACP (le consiglio di leggerla) si accorgerebbe di molte concretezze, che hanno per questo convinto l’editor. Sul clima sono molto informato, ho studiato molto e letto moltissimo e sono in diretto contatto con un team di esploratori che è sul campo a fare ricerca, per cui ho concretezze dirette su quello che affermo e non mi sono inventato niente. Il meglio e il massimo di una ricerca scientifica avviene quando hai un team di esploratori sul campo che ti conferma o smentisce certi studi climatici, e per adesso me le stanno confermando al 100%. Anzi le dico che sono nuovamente in partenza per i ghiacciai e le vette dell’Himalaya con l’ausilio di due droni per le riprese di zone più impervie, e sarà effettuato un collegamento in diretta TV e le dirò orario e canale dove potrà vedermi poiché diranno in diretta TV non solo quello che troveranno, ma anche quello che hanno “trovato” su varie esplorazioni in Artico e Vette importanti. Mi dispiace che mi dica che io sono analfabeta di clima, ma direi tutt’altro, sono assai informato sull’argomento che seguo da anni senza nessuna influenza esterna.
    Tornando ai tre punti da lei classificati “corbellerie” ho dati di annate di quel periodo con estrema siccità, dove le subtropicali erano la dominante e non di certo le depressioni, salvo eccezioni che non fanno una regola. Alpi che erano senza neve frequentemente sparata come in Appennino, e addirittura una società di impianti da sci in Appennino erano fortemente convinti di chiudere tutto, sentendo catastrofi su catastrofi riguardo temperature in rialzo e siccità che erano realmente a quel periodo, una dominante con le dovute eccezioni!. Mi chiamarono per un consiglio e una consultazione climatica, poiché il proprietario mi seguiva sempre in TV e le dissi francamente “non preoccupatevi che il clima è ciclico, il prossimo ventennio cambierà tutto e avrete anche più neve del ventennio 50-70! e puntualmente, caro Stefano, alla faccia del GW e il catastrofismo, nel 2004/5/6 hanno battuto tutti i record di innevamento degli anni 50-75 e ancora in questi ultimi anni hanno molta più neve del ventennio 80-90 dove erano episodiche e non continuative. Come vede la ricerca scientifica con rigore, vince sempre.
    Finisco con il fisico e climatologo Dr. Clive Best, tranquillo, non riferirò a lui come lei ha trattato la sua persona, poiché sarebbe una ulteriore prova deplorevole di come noi italiani siamo buoni solo a criticare, denigrare e portare avanti i dogmi di fede. Però le consiglio di andare a leggere tutti gli articoli sul clima pubblicati sul suo blog dal grande Clive, imparerà molto sull’argomento poiché ha anche scritto su centri importanti mondiali e conosce benissimo la scienza sul clima e la fisica. Per la RAI continuerò ad andarci, poiché finalmente è attiva una informazione non a senso unico ma pluralista e con rigore scientifico, come compete alla scienza del clima.
    La ringrazio dell’augurio che mi ha fatto per la pubblicazione, ma presumo che cospirerà per l’insuccesso, ma io invece le auguro senza falsità, ulteriori successi e soddisfazioni economiche e professionali, sempre importanti specie in un momento critico economico come sta vivendo l’economia e il lavoro in Italia. Io sono dell’avviso che ognuno deve avere le sue idee e può anche non condividerle con quelle altrui, è normale, ma il rispetto e il confronto deve sempre mantenersi sui binari della civiltà e il rispetto delle ALTRUI professionalità, anche con chi la pensa diversamente da lei, rispettando la sua intelligenza e la sua preparazione nel settore. IO non direi mai a lei, che la pensa al contrario di me, che non sa niente di climatologia e che il suo libro è una saga tipo “Il signore delle anelli”. Sarebbe ed è una mancanza di rispetto e il rispetto è decisivo in una dialettica scientifica corretta.
    Un saluto cordialissimo e una ottima serata in famiglia

    Roberto M.

  14. Paolo C.on Ott 8th 2015 at 19:00

    A questo punto viene da chiedersi chi è il genio che patrocina la presenza di Madrigali in Rai.
    Non che ci sia da stupirsi, peraltro, vista la presenza costante di esperti del calibro dell’alt. uff. Guidi…

  15. Pieron Ott 8th 2015 at 21:02

    dai e’ impossibile leggere queste cose..fermatelo per piacere…non sa nemmeno la differenza tra variabilita’ climatica e trend…scrive stupidate come fanno i piu’ accaniti freddofili con i paraocchi nei forum amatoriali che si trovano in rete..:) povera scienza..
    ecco la situazione dei ghiacciai alpini a confronto con il passato
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xap1/t31.0-8/q84/s960x960/12045473_896916137028530_1067010657455711441_o.jpg

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xpt1/v/t1.0-9/12033087_896916317028512_8344383932046819347_n.jpg?oh=3b5fb432a0604964001a181d5a449c37&oe=56CD31E0

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-prn2/v/t1.0-9/12039539_896916130361864_7668921827903945877_n.jpg?oh=0d4cb9cc296c1ccedfefe508e0badcf8&oe=5687AE85

    ps Clive Best,come Madrigali,non e’ un climatologo …

  16. Pieron Ott 8th 2015 at 21:33

    Clive Best,come Madrigali,non e’ un climatologo
    http://clivebest.com/blog/?page_id=2
    intendevo dire che non distingue la variabilita’ naturale da un andamento climatico(trend)

  17. Flavio Scolarion Ott 8th 2015 at 22:35

    Spesso si fa l’errore di confondere oscillazioni climatiche che rientrano nella variabilità naturale del clima, con un trend climatico osservato nell’arco di svariati decenni. Il fatto che sulle Alpi abbia nevicato di più rispetto agli anni ’90 è irrilevante. Per quanto riguarda l’area Alpina, dal punto di vista delle precipitazioni, secondo i dati di Meteosvizzera, non si evidenziano ancora particolari variazioni per quanto concerne il trend multidecennale delle precipitazioni, sia in riferimento alla quantità annua e alla distribuzione annua delle piogge, questo implica che annate più piovose, continuano ad alternarsi ad annate meno piovose, un pò come accadeva decenni precedenti, senza però incidere in maniera rilevante su quello che è il trend multidecennale. Segno che per quanto riguarda le precipitazioni, in Svizzera la variabilità naturale supera ancora la forzante antropica. In futuro nei prossimi decenni, ci si attende una graduale variazione per quanto riguarda la distribuzione annua delle precipitazioni, tenderà a piovere meno in estate, mentre tenderà a piovere di più in inverno, mentre per quanto riguarda la somma media annua, non ci si aspetta particolari variazioni. Molto diverso invece il discorso per quanto riguarda le temperature, possiamo assolutamente affermare che la regione Alpina, non è affatto immune dal riscaldamento climatico, il fatto che i ghiacciai stiano diminuendo è una prova lampante, evidente anche agli occhi dei più profani, che di per sè non necessitano di particolari prove strumentali. Ma anche le rilevazioni strumentali, evidenziano che nell’arco dei decenni, le temperature medie annue, sono palesemente aumentate, di conseguenza in inverno sono diminuite le precipitazioni in forma nevosa. Un pò a tutte le quote, sono diminuiti statisticamente parlando, i giorni dove mediamente si ha un innevamento al suolo nell’arco dell’anno, ciò implica che nevica più raramente e quando nevica, la neve si scioglie più rapidamente, soprattutto alle medie e basse quote, anche se dal punto di vista delle precipitazioni, non si evidenziano per ora variazioni significative rispetto ai decenni precedenti. In estate invece aumentano in media il numero dei giorni contraddistinti da temperature canicolari, dunque superiori ai +30°C e il numero medio delle notti canicolari, con temperature minime superiori ai +20°C.

    Tutti i dati inerenti alle temperature medie, alle precipitazioni e al soleggiamento (valori effettivi e in riferimento alla deviazione dal trentennio 1981-2010), sono reperibili presso il sito principale di Meteosvizzera:

    http://www.meteosvizzera.admin.ch/home/clima/presente/carte-mensili-e-annuali.html

    Nei prossimi decenni ci si attende un ulteriore incremento delle temperature medie, del numero medio dei giorni contraddistinti dalla canicola, le notti canicolari si stima che entro il 2100, potrebbero superare in media 60 giorni all’anno, significa che per due mesi, in media potremmo riscontrare ben 2 mesi con temperature minime superiori ai +20°C e massime superiori ai +30°C. Dunque estati come quelle del 2003 o come quella appena trascorsa, diverranno la normalità. Non a caso se nel 2003, un estate così torrida avveniva statisticamente nell’arco di tot secoli, a distanza di appena 12 anni, se n’è verificata una analoga, è un pò come vincere al superenalotto in appena 12 anni, difficile affidare tutto al caso, molto più logico associare il fenomeno alla variazione climatica, al fatto che estati così calde, stanno statisticamente aumentando. Per concludere, bisogna poi sempre considerare, che si parla di una variazione climatica globale, non significa che sempre e ovunque ogni anno faccia più caldo dell’anno precedente, si fa riferimento al fatto che globalmente parlando, le anomalie termiche positive, superano di gran lunga quelle negative. In 1-2 anni? No in un lasso di tempo di svariati decenni, anche se il fenomeno appare evidente considerando lassi di tempo molto inferiori, è una variazione climatica che non trova alcuna logica giustificazione plausibile, se non considerando la forzante antropica, come causa primaria, attraverso le emissioni di gas ad effetto serra (principalmente CO2 e in minor misura CH4).

  18. Antonioon Ott 9th 2015 at 05:51

    Cioè fatemi capire:
    qui c’è un elettrotecnico senza mezza pubblicazione scientifica che va a dire in televisione che il massimo delle temperature è stato negli anni 90?
    Ma non è capace di guardare i dati? Non sa leggere i grafici?

    E il clima della Terra dipende dalla Luna ? E allora tutti i centri di ricerca del mondo hanno torto e ha ragione lui che è un elettrotecnico? Ma per favore

    E poi questo Clive Best sbaglio o ora fa l’albergatore ed viaggia per il mondo ?
    “I also got involved with holiday rentals and a business centre at Colletta – a quite beautiful and unique medieval village in Liguria, Italy. I also now have more freedom to travel the world.”

    Ho trovato l’indice del libro di Madrigali
    http://www.aracneeditrice.it/pdf/9788854864009.pdf
    non scrive neppure correttamente Co2, c’è la O minuscola

    E poi la presentazione della Prof. Augusta Busico – Segretario Generale UGEF Unione Giornalisti Europei per il Federalismo.
    scrive “A tutte queste domande risponde la “Teoria Madrigali – Meteo Mundi” … un sussidio didattico che i docenti possono utilizzare per l’insegnamento ai giovani e nell’ambito dell’educazione permanente, utile agli enti locali pubblici e privati, alle associazioni degli agricoltori, al turismo.”

    Gente, questa è roba da ricovero.

  19. homoereticuson Ott 9th 2015 at 06:35

    @antonio
    “Cioè fatemi capire:
    qui c’è un elettrotecnico senza mezza pubblicazione scientifica che va a dire in televisione che il massimo delle temperature è stato negli anni 90? ”

    Seguendo quasi per nulla la Tv, sono sorpreso e senza parole.
    E comunque il problema, al di là del caso umano in questione, è la RAI (1 in particolare).
    E questi vorrebbero pure riscuotere il canone. Andrebbero citati per danni e fatti fallire, altro che canone!

  20. Moniaon Ott 9th 2015 at 08:07

    scusi sign Madrigali,ma lei pensa di rappresentare la scienza e non e’ neppure laureato? cosa insegniamo ai giovani d’oggi,di non studiare che non serve a nulla?un po’ di umilta’ non le farebbe male..
    Assurdo poi che una tv di Stato chiami un qualunque pingo pallino per parlare di clima,senza avere le competenze giuste per farlo..siamo al ridicolo!!

  21. Moniaon Ott 9th 2015 at 08:39

    “IO non direi mai a lei, che la pensa al contrario di me, che non sa niente di climatologia”
    caro Madrigali la climatologia non e’ una scienza fatta di opinioni,di pensieri,di tifo,di fede…
    ci sono dati,grafici,studi e prove concrete su quello che si dice..la scienza e’ una cosa seria cerchi di rispettarla..

    ***** le competenze necessarie per svolgere questa professione rimandano a un percorso universitario di tipo scientifico, in grado di fornire una buona preparazione in fisica, chimica, scienze geologiche, agrarie e naturali.
    Fra i vari corsi di laurea si segnaliamo:
    – corso di laurea in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia attivato presso le Università di Bologna e Roma Tor Vergata;
    – corso di laurea in Scienze nautiche e aeronautiche con indirizzo Meteorologia e ocenografia, attivato presso l’Università di Napoli; – corso di laurea in Scienze ambientali, attivato presso numerosi atenei italiani;
    – corso di laurea in Fisica, attivato presso le Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali che prevede indirizzi specifici: Atmosferico, Geofisica e fisica dell’ambiente, Meteorologia.

  22. Riccardo Reitanoon Ott 9th 2015 at 09:37

    Siamo un paese dove non esiste un servizio meteorologico nazionale e dove le professioni di meteorologo e di climatologo non sono regolamentate. Ciò implica che chiunque di noi può decidere di “esserlo” e infatti molti sedicenti meteorologi, soprattutto a livello locale e sui siti meteo, sono appassionati autodidatti.
    In questa situazione, in cui le leggi dello Stato non danno alcuna garanzia di qualità professionale, Madrigali ha pieno diritti ad audefinirsi meteorologo e climatologo così come potrei farlo io che non sono nè l’uno nè l’altro. E non sarà certo il numero di click che riceve il mio sito o la TV locale che mi fa leggere le previsioni a garantire la qualità; anche maghi e fattucchere hanno un discreto successo.

  23. Moniaon Ott 9th 2015 at 10:03

    Riccardo e non sarebbe ora di regolamentare questa professione? nessuno si occupa i questo problema?
    cosi’ almeno eviteremo di assistere a certe oscenita’ addirittura in una tv di stato..

  24. Riccardo Reitanoon Ott 9th 2015 at 10:35

    Monia
    sono assolutamente daccordo. Se ti interessa a pag. 59 in questo scritto prodotto da Arpa Emilia Romagna trovi una breve storia dei tentativi di creare un servizio meteorologico nazionale e regolamentare la professione.

    Sono andato a guardare come l’Organizzazione Meteorologica Mondiale definisce il meteorologo: “a person who has successfully completed the Basic Instruction Package for Meteorologists (BIP-M) requirements at university-degree level”.
    Questo è solo l’inizio perché “further specialized education and training beyond the BIP-M and BIP-MT requirements will be needed to become competent to perform a specialized task such as observing, producing forecasts and warnings, or undertaking research.”

    In fondo non abbiamo nulla da inventare, dobbiamo solo realizzare quanto già concordato a livello internazionale.

  25. Paolo C.on Ott 9th 2015 at 12:29

    Sembra che però non di rado anche meteorologi che hanno seguito un regolare corso di studi non abbiano acquisito le necessarie competenze climatologiche.
    Se a questo aggiungiamo un marcato bias cognitivo – anche i meteorologi sono esseri umani – il risultato è scontato…

  26. Flavio Scolarion Ott 9th 2015 at 19:32

    Credo anche io che una mancanza di regolazione sull’informazione meteorologica e climatologica, in Italia sia un problema sempre più grande, esistono una miriade di siti amatoriali, ogniuno dei quasi spesso e volentieri si incimenta ad emettere personali avvisi di maltempo o allarmistiche previsioni meteorologiche, senza averne alcuna competenza e alcun mezzo a disposizione. In Svizzera questo aspetto viene molto meglio regolarizzato, ogniuno ha il diritto di aprire un proprio sito e divulgare delle informazioni meteorologiche, ma solo ed esclusivamente gli organi competenti di Meteosvizzera, attraverso l’ufficio dell’ambiente, hanno il diritto di emettere avvisi di maltempo al pubblico e specifiche informazioni climatologiche. Anche per poter operare e dare informazioni meteorologiche o climatologiche al pubblico, in ambito professionale, si deve fare un determinato percorso e una formazione specifica, ma credo che anche in Italia fondamentalmente dovrebbe essere così..

  27. Paolo Gabriellion Ott 31st 2015 at 11:44

    Beh, viste le evidenze portate dai lettori temo che la NON assegnazione del premio “A qualcuno piace caldo” per l’anno 2014 sia….. la bufala dell’anno 😉

  28. […] Qualche esempio concreto che il negazionismo sta retrocedendo? Nell’ultimo anno abbiamo visto il celebre ambientalista scettico Bjorn Lomborg (secondo cui il riscaldamento globale esiste, ma non è poi così pericoloso) respinto dalle università dove aveva cercato di insediare il suo famigerato (e profumatamente finanziato) think tank. E in America c’è persino un gruppo di parlamentari repubblicani che sta cominciando a chiedere che il partito, tradizionalmente ostile alla climatologia, faccia i conti con la realtà. Per quanto riguarda l’Italia, è invece positivo che il gruppo Climalteranti quest’anno non abbia assegnato l’ambito premio A qualcuno piace caldo per la disinformazione sui cambiamenti climatici durante il 2014, non riuscendo a trovare un candidato meritevole del premio. […]

  29. AGWon Mag 17th 2016 at 10:01

    Scusate il ritardo …ma vale la pena pubblicare il link dell’ esito del paper di questi due portenti Madrigali e Best

    http://www.atmos-chem-phys-discuss.net/acp-2015-300/#discussion

    RIFIUTATO .
    Tutti i commenti pienamente negativi che stringi stringi dicono che il paper e’ pura spazzatura scientifica, in un punto uno dei reviers ufficiali dice che ci sono errori che nemmeno uno studente della secondaria (medie) farebbe.
    L’ unico “commento” positivo e’ stato un patetico illegale e disonesto auto referaggio di Madrigali stesso, scritto in un’ inglese (?) indecente e incomprensibile , ma e’ stato subito scoperto essendo il soggetto tradito da solo.
    Povera scienza, sputata e calpestata.
    Ma il nostro amico non si da per vinto, accusando l’ ACP nella sua pagina FB e nel suo forum di pressioni “politiche” per far fallire il suo paper da parte dei “poteri forti”, della “mafia ambientalista” e accusando enti come il CNR e l’ ENEA di “sabotare la sua ricerca”.
    Questo e’ il vero Roberto Madrigali. Direi che il premio per il 2016 non glielo toglie nessuno.

  30. Mirco72on Mag 17th 2016 at 11:10

    Scusate una cosa, ma siamo sicuri che questo Madrigali non sia laureato ?
    Perche’ qui in rete ho trovato che ha dato corsi per allievi della Protezione Civile a cui si e’ presentato come Dottore sia nel 2010 che nel 2008,quindi non possiamo parlare di malinteso.

    http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/dal-territorio/protezione-civile-di-grosseto-si-e-concluso-il-corso-meteoclimatico-per-i-volontari

    http://www.radiofollonica.it/news.asp?offset=170

    Se fosse vero che non solo non e’ Dottore, ma nemmeno laureato, mi sembra una cosa gravissima oltreche’ illegale e andrebbe sicuramente denunciata, dato che si tratta di impartire corsi a persone impiegate di un’ organo statale che devono servire i cittadini e una persona che non ha qualifiche per farlo che lezioni puo’ dare ?

    Credo che sia nostro dovere denunciare questa persona nel caso (spero di no!) che davvero non sia nemmeno laureata,quel che ha fatto e’ gravissimo e un danno per il nostro paese.

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