Commenti a: Un altro passo in avanti verso l’accordo di Parigi https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/ Notizie e approfondimenti sul clima che cambia Thu, 16 Nov 2017 12:42:52 +0000 hourly 1 Di: alberto https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-516458 Fri, 27 Nov 2015 11:24:32 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-516458 Il pianeta era e sarà abitabile anche prima e dopo la comparsa della specie umana.
Sono gli effetti di un mancato accordo (o anche di una lenta ed insufficiente applicazione dell’ eventuale accordo raggiunto) che avranno conseguenze costose sul futuro del pianeta ed anche su di noi abitatori “intelligenti”.

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Di: Riccardo Reitano https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-516379 Wed, 25 Nov 2015 11:53:13 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-516379 Questa interpretazione da “ultima spiaggia” mi sembra eccessiva, il pianeta resterà comunque abitabile ancora per parecchio. Piuttosto sono i costi, economici e non, in ballo, meglio sbrigarsi.

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Di: Valentino https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-516357 Tue, 24 Nov 2015 20:41:39 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-516357 Si alza il livello della posta:

SI LA COP21 ÉCHOUE, “LA PLANÈTE DEVIENDRA INVIVABLE”

Le ministre des Affaires étrangères Laurent Fabius a annoncé que la planète deviendrait «invivable» si la conférence sur le climat à Paris ne déboucherait pas sur un accord ambitieux.

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Di: Luigi Ciattaglia https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-515633 Tue, 03 Nov 2015 13:31:25 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-515633 E’ vero che il problema del GW comporta interventi che riguardano la produzione dell’energia, agricoltura etc ma se si fosse trascurato di produrre il bando dei CFCs il danno della sparizione dell’Ozono stratosferico non sarebbe stato uno scherzo per il genere umano…..

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Di: Lucia https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-515587 Mon, 02 Nov 2015 17:38:02 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-515587 Vede Luigi Ciattaglia, quando Lei scrive “E allora perché non seguire una strada come quella dell’Ozono anziché aspettare che tutti i Paesi del Mondo preparino il loro compitino in classe? ” deve tener conto che cona la CO2 è moooolto più difficile, le sostanze che bucavano l’zono erano prodotte da lavorazioni industriali secondarie; qui c’è in ballo l’intero sistema energetico più le attività forestali e il cibo; non è lo stesso, e non deve sorprendere se non si mettono d’accordo. Saluti

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Di: Luigi Ciattaglia https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-515569 Mon, 02 Nov 2015 08:19:37 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-515569 Io non so cosa abbia suscitato in voi la visione della serie degli INDC che gentilmente Valentino Piana ha caricato sul web. A me ha provocato un attacco di depressione misto a rabbia per le considerazioni che riporto qua sotto.
Ma voi davvero pensate che avendo compilato (o probabilmente fatto compilare a pagamento da qualche agenzia specializzata) il questionario dell’UNFCC, Paesi come (tanto per fare un esempio) l’Eritrea o la Repubblica CentroAfricana possano contribuire (anche se simbolicamente) a risolvere il problema del GW? A nessuno viene il dubbio che il solo fatto di compilare, commissionare, distribuire tonnellate di documenti, presenziare alla COP21 etc. rappresenterà di per sé un impatto maggiore delle proposte di riduzione rappresentate da quasi tutti i Paesi del Terzo Mondo?
Ritorniamo indietro al Protocollo di Kyoto: qualcuno sa darmi una valutazione quantitativa del suo impatto sulla tendenza alla risoluzione del problema dei GHG dell’atmosfera terrestre?
La questione mi fa tornare in mente quanto avvenne nel 1987 con il Protocollo di Montreal. In fin dei conti il problema non era molto diverso da quello attuale. Nel caso di Montreal si affrontò il problema della riduzione dell’Ozono stratosferico dovuto alla immissione in atmosfera dei CFC e simili. Detto Protocollo non esitò a stabilire scadenze precise per la produzione dei CFC a livello mondiale con date intermedie e messa al bando totale al 2030. Ricordo ancora le lamentele di ingegneri della Montedison in commissione all’ISS di Roma che obbiettavano sulla validità della scoperta di Rowland e Molina (poi premiati con il Nobel assieme a Crutzen.)
Il risultato fu che furono individuati dei sostituti del Freon & Company senza tanti problemi e l’attuale situazione del buco dell’Ozono antartico, pur non essendo sparito, appare in via di lenta riduzione.
E allora perché non seguire una strada come quella dell’Ozono anziché aspettare che tutti i Paesi del Mondo preparino il loro compitino in classe? E ovvio che i Paesi che contano per la soluzione del problema sono quelli maggiormente industrializzati e grandi emettitori (USA, Cina, Europa, Australia in primis) e quelli che maggiormente assorbono la CO2: il Brasile con la foresta amazzonica, la Rep. Popolare del Congo etc.
Non avrebbe maggior senso se tutti i Paesi industrializzati si impegnassero a spegnere ( non diminuire…del xy percento) tutte le centrali e impianti che usano combustibili fossili ad es. entro il 2030? E che i Paesi che hanno i maggiori sink come quelli indicati sopra si impegnassero a conservare la superficie forestale integralmente?
Poi facessero quello che vogliono se preferire le energie eoliche, solari, marine, nucleare etc. L’importante è che si veda un trend nella concentrazione dei GHG. Spero che la COP di Parigi in futuro non sia ricordata come Copenhagen2 ( ma ci credo poco).
Luigi Ciattaglia

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Di: Stefano Caserini https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-515546 Sun, 01 Nov 2015 20:34:53 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-515546 @ Antonio

Non è facile riassumere l’intervento di Francesco La Camera, ha parlato per più di 15 minuti. La mia impressione è che l’Italia seguirà la posizione europea, senza deviazioni.
Nel dibattito si è parlato (mi sembra sia stata un’affermazione di Pasztor, condivisa anche da La Camera), che l’Europa e quindi anche l’Italia potrebbero fare di più rispetto a quanto proposto nell’INDC europeo.

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Di: homoereticus https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-515400 Fri, 30 Oct 2015 12:33:33 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-515400 Pure se ateo e fervente detestatore di ogni forma di religione mi trovo a suggerire che ai cinque motivi di ragionevole ottimismo elencati alla fine del post si potrebbe aggiungere l’enciclica “Laudato sì”.
Vantaggi dell’anonimato 🙂

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Di: Antonio Lumicisi https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-515332 Thu, 29 Oct 2015 16:07:24 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-515332 Complimenti per la sintesi e la chiarezza dell’articolo. Quali sono state le posizioni espresse dal rappresentante del Ministero dell’Ambiente italiano presente tra i relatori all’incontro menzionato del 17/10 a Milano? L’Italia sta svolgendo un ruolo attivo nei negoziati che porteranno alla COP21?

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Di: Daniele Pernigotti https://www.climalteranti.it/2015/10/27/un-altro-passo-in-avanti-verso-laccordo-di-parigi/#comment-515309 Thu, 29 Oct 2015 06:11:57 +0000 http://www.climalteranti.it/?p=5236#comment-515309 Ottimo pezzo!

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