Commenti a: L’ambiguo insuccesso della COP25 https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/ Notizie e approfondimenti sul clima che cambia Mon, 22 Nov 2021 12:51:49 +0000 hourly 1 Di: Climalteranti.it » I risultati della COP26 fra realtà, impazienza e cancel culture https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-604709 Mon, 22 Nov 2021 12:51:49 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-604709 […] si diceva nel precedente post (ma anche per la COP25 di Madrid), inevitabilmente la COP26 non ha soddisfatto le eccessive attese e richieste, molte delle quali […]

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Di: Aristotele e il clima: una lezione - SettimanaNews https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-604366 Wed, 27 Oct 2021 22:41:03 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-604366 […] attenzione a contenuti e notizie. Un esempio riguarda le ricostruzioni della recente COP25. Secondo alcuni esperti, la definizione diffusa di «un fallimento già annunciato» sarebbe troppo semplicistica e […]

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Di: La conferenza di Madrid sul clima (COP 25) – RedCDC https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597852 Sun, 02 Feb 2020 22:28:37 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597852 […] https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#more-9344 […]

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Di: ALESSANDRO SARAGOSA https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597688 Mon, 06 Jan 2020 09:20:44 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597688 Grazie Steph e Caserini per le considerazioni e informazioni, su temi che evidenziano, ancora una volta, come la Terra sia un sistema estremamente complesso.

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Di: steph https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597686 Sat, 04 Jan 2020 14:50:17 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597686 @ Alessandro on Dic 31st 2019 at 16:55
Cosa farà variare, anche di molto, l’assorbimento di CO2 da parte di terra e mare, anno dopo anno?
A complemento della risposta di Caserini, aggiungo che il principale driver della variazione interannuale dell’assorbimento/rilascio di CO2 è l’ENSO e i suoi effetti, in particolare sulla biosfera. Il picco della CO2 durante El Nino arriva dalla biosfera a causa della siccità/incendi indotta dal fenomeno nelle foreste tropicali ed è ben noto da tempo, tra l’altro adesso abbiamo anche misure satellitari che hanno confermato questo fatto durante l’evento del 2015/16. Per es.
https://science.sciencemag.org/content/358/6360/eaam5690
Negli oceani capita l’esatto opposto in particolare appunto nel Pacifico equatoriale, perché diminuisce l’upwelling di acque fredde e ricche di nutrienti e di carbonio inorganico nel Pacifico tropicale orientale e meno carbonio in superficie sposta l’equilibrio verso un maggiore assorbimento. Per es.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0967064502000449?via%3Dihub
https://journals.ametsoc.org/doi/full/10.1175/1520-0442%282001%29014%3C4113%3ATCCRTE%3E2.0.CO%3B2
Inoltre la diminuzione di biomassa e di fitoplancton indotta dal Nino aumenta l’efficienza della pompa biologica (il gradiente fra superficie e profondità oceaniche del carbonio inorganico disciolto, controllato dalla biocenosi marina) contribuendo ad aumentare il flusso di carbonio verso l’oceano. Le influenze sull’oceano (leggero aumento dell’assorbimento oceanico di CO2) arrivano subito, quelle decisive e più forti sulla biosfera (forte aumento delle emissioni di CO2) con un certo lagtime di qualche mese, il risultato in atmosfera è un’aumentata e transeunte concentrazione di CO2 in occasione del Nino. Con la Nina si hanno effetti opposti.

La terra sta diventando più verde e il suolo più ricco? Ma allora questo contrasta con la vulgata della deforestazione e della perdita dei suoli globali.
La relazione non è così semplice come potrebbe sembrare, ci sono perturbazioni antropiche e climatiche ad alterare la correlazione più CO2 assorbita -> maggior greening. Una parte significativa del greening è dovuta all’intensificazione delle coltivazioni e alla massiccia piantumazione in Cina per contrastare la desertificazione. Inoltre il trend nella NDVI si è invertito negli ultimi 20 anni: la fertilizzazione da CO2 funziona fino a che non si vedono gli effetti del riscaldamento indotto dalla stessa.
https://www.nasa.gov/feature/ames/human-activity-in-china-and-india-dominates-the-greening-of-earth-nasa-study-shows
https://advances.sciencemag.org/content/5/8/eaax1396

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Di: steph https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597685 Sat, 04 Jan 2020 14:09:57 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597685 Alessandro
Lo studio originale è questo:
https://www.nature.com/articles/s41467-019-13823-w

Per l’AMO già da tempo c’era il sospetto si trattasse di un’oscillazione di natura più statistica che fisica. Per esempio:
http://karman3.elte.hu/doc/npg11amo-phantom.pdf

Per entrambe (AMO e PDO) c’è da aggiungere la relativa sorpresa emersa la scorsa estate in occasione della pubblicazione di questo studio
https://www.nature.com/articles/s41586-019-1349-2
https://www.nature.com/articles/d41586-019-02147-w
che evidenzia l’identificazione di due nuovi bias nelle temperature oceaniche di superficie (SST) rilevate nella prima parte del secolo dalle navi tedesche nel nord atlantico e da quelle giapponesi nel pacifico. L’effetto è di ridurre il trend nel nord atlantico e di aumentarlo nel nord pacifico specie occidentale, questo porta le SST sottocosta maggiormente in linea con le osservazioni delle stazioni costiere; l’ovvia conseguenza è anche che le SST sono maggiormente in linea con l’evoluzione storica dei forcing radiativi e si riduce quindi il ruolo della variabilità interna.

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Di: ALESSANDRO SARAGOSA https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597675 Fri, 03 Jan 2020 19:36:10 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597675 Colpo di scena: secondo Michael Mann, l’Atlantic Multidecadal Oscillation e la Pacific Decadal Oscillation, che vengono spesso usate per spiegare in parte gli anni caldi o freddi, al di là dei gas serra, non esistono proprio.
Sono variazioni non molto diverse dal rumore di fondo della variazione casuale annuale delle temperature marine.

https://www.eurekalert.org/pub_releases/2020-01/ps-aap010220.php

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Di: alberto https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597674 Fri, 03 Jan 2020 15:44:09 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597674 In risposta a Stefano Caserini.

Condivido che sia semplice considerare l’ incremento delle emissioni su periodi di tempi successivi. Ed infatti avevo pensato a paragonare l’ incremento medio registrato si in questo secolo (giusto 20 anni a partire dal 2000) rispetto all’ analogo del ventennio conclusivo del XX secolo. Ciò sia per semplicità che per ovviare al fatto che il rateo di aumento non è fisso e presenta accelerazioni e decelerazioni nel corso degli anni rispetto al tendenziale. Ciò non vuol dire ovviamente che nei prossimi decenni si assisterà all’ incremento di emissioni avutosi fino ad oggi (prima o poi dato che le fonti fossili non sono illimitate si raggiungerà un incremento 0, ossia un massimo). Ma il problema nel vedere bicchieri mezzi pieni è che i dati effettivi non permettono di stimare in maniera oggettiva quando le emissioni raggiungeranno il picco. Per ora i fatti mostrano solo un incremento di lungo periodo di cui non si vede la fine, mentre ormai è da diversi anni che la scienza del clima ci dice che le emissioni dovrebbero fermarsi e diminuire il prima possibile i maniera decisa e continua

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Di: ALESSANDRO SARAGOSA https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597673 Fri, 03 Jan 2020 11:58:26 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597673 Armando, credo sia difficile inquadrare il presente cambiamento climatico all’interno di naturali “cicli geo fisico chimici” (e aggiungerei astronomici…), visto l’elefante nella cristalleria delle emissioni antropiche di gas serra.
Per lo stesso motivo credo che i meccanismi di retroazione che la biosfera può mettere in atto contro gli stessi (per esempio, aumento della copertura vegetale e delle alghe “fertilizzate” dalla CO2) possano poco contro l’intensità e velocità innaturali delle suddette emissioni, e rischino di essere travolti dai meccanismi di feedback positivo.

Come velocità di mutamento, siamo più vicini al “dopo caduta” di un asteroide, che alle tranquille variazioni nel’arco di millenni, normalmente viste in Natura.

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Di: Armando https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597672 Fri, 03 Jan 2020 07:17:36 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597672 La capacità dei sistemi naturali di assorbire la C02 per mantenerne costante la percentuale in atmosfera è al centro della riflessione di Lovelock nelle ultime pagine di Le nuove età di Gaia. Io non sono un esperto di questi temi, però non ho potuto fare a meno di notare che un autore come Schneider spiega i cicli climatici a partire da meccanismi geo fisico-chimici, mentre Lovelock li interpreta alla luce della capacità di autoregolazione dei sistemi viventi nel loro complesso. Credo che questa branca della climatologia dovrebbe adottare entrambi gli approcci (forse si dovrebbe parlare di paradigmi). Magari questo sta già avvenendo, non sono informato al riguardo.

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Di: Stefano Caserini https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597669 Thu, 02 Jan 2020 07:24:03 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597669 @ Alberto

Non è cherry picking, è la cosa più semplice che si può fare.
Per il resto non capisco: prima scrive che per valutare l’andamento tendenziale considerava da inizio secolo, poi considera da 40 a 20 anni fa. Di solito gli scenari tendenziali non si costruiscono andando così indietro, perché sono diversi i driver.
Comunque, siamo d’accordo che si è fatto troppo poco, e che le misure e le azioni anche in ambito UNFCCC devono essere più incisive.

@ Alessandro

Caro Alessandro, sono domande che richiederebbero risposte articolate, provo a mettere alcune indicazioni, sintetiche quindi incomplete e inevitabilmente imprecise
1) Cosa farà variare, anche di molto, l’assorbimento di CO2 da parte di terra e mare, anno dopo anno?
Temperature, piovosità, stress termici e incendi, per gli oceani anche fattori legati alla circolazione (es. El Nino)

2) Il carbonio che assorbe la terra cresce continuamente, ma dove va a finire? La terra sta diventando più verde e il suolo più ricco? Ma allora questo contrasta con la vulgata della deforestazione e della perdita dei suoli globali.
In alcuni luoghi c’è una devastante deforestazione, in altri il carbonio accumulato aumenta Globalmente c’è un accumulo di carbonio nelle foreste.

3) L’oceano sarà sempre così generoso nell’assorbire CO2? O prima o poi si saturerà? In effetti la parte di CO2 che finisce in atmosfera, sembra crescere più della crescita di assorbimento dei sink, come se mari e terra non stessero più dietro all’aumento delle emissioni.
Questo è uno dei grandi problemi: più l’oceano si scalda, meno facilmente assorbe CO2; quindi il potenziale dell’oceano un po’ diminuisce

4) Che succederà quando (se) azzereremo le emissioni? Questi sink si terranno la CO2, o cominceranno a risputarla fuori?

Se si riduce la CO2 in atmosfera, quella negli strati superficiali dell’oceano non è più in equilibrio, quindi l’oceano ne emette per mantenere l’equilibrio. Una spiegazione è qui https://serca.org.au/research/2013/Mackey_etal.pdf. Una spiegazione più approfondita è nel libro che sto leggendo in questi giorni, The Oceans, A Deep History di Eelco J. Rohling, davvero un bel libro, lo consiglio.

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Di: ALESSANDRO SARAGOSA https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597666 Tue, 31 Dec 2019 15:55:24 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597666 Grazie Caserini, è un grafico molto interessante, che si presta a diverse considerazioni:
1) Cosa farà variare, anche di molto, l’assorbimento di CO2 da parte di terra e mare, anno dopo anno?
2) Il carbonio che assorbe la terra cresce continuamente, ma dove va a finire? La terra sta diventando più verde e il suolo più ricco? Ma allora questo contrasta con la vulgata della deforestazione e della perdita dei suoli globali.
3) L’oceano sarà sempre così generoso nell’assorbire CO2? O prima o poi si saturerà? In effetti la parte di CO2 che finisce in atmosfera, sembra crescere più della crescita di assorbimento dei sink, come se mari e terra non stessero più dietro all’aumento delle emissioni.
4) Che succederà quando (se) azzereremo le emissioni? Questi sink si terranno la CO2, o cominceranno a risputarla fuori?

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Di: alberto https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597665 Tue, 31 Dec 2019 15:08:29 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597665 In risposta a Stefano Caserini.

Confrontare l’ aumento di emissioni dell’ ultimo decennio con quello precedente assomiglia ad una forma di cherry picking involontario. Nel mio commento (in cui non ho mai parlato di bicchiere vuoto) ho scritto che il tendenziale lo consideravo dall’ inizio del secolo. Quindi se si vuole valutare congruentemente la velocità di aumento delle emissioni occorre valutare il rateo medio di aumento degli ultimi 20 anni rispetto a quello dei 2 decenni precedenti. Lei trova che il secondo sia inferiore al precedente?

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Di: Stefano Caserini https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597664 Tue, 31 Dec 2019 12:06:49 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597664 @ Alessandro Saragosa
Quel grafico (che non ho fatto io, è del Global Carbon Budget 2019) non rapresenta le emissioni, ma quanto rimane in atmosfera, dopo che oceani e biosfera si sono presi la loro parte di CO2. Qui http://folk.uio.no/roberan/img/GCB2019/PNG/s46_2019_Global_Sources_and_Sinks.png una bella sintesi del bilancio annuale

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Di: ALESSANDRO SARAGOSA https://www.climalteranti.it/2019/12/24/lambiguo-insuccesso-della-cop25/#comment-597663 Tue, 31 Dec 2019 11:46:43 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=9344#comment-597663 Caserini, com’è che l’ultimo grafico indica solo 16 GT di CO2 in atmosfera nel 2018, quando le emissioni totali nel 2018 sono state circa 37 GT?

Ha sottratto quelle assorbite dall’oceano?

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