Commenti a: Se anche il Club Alpino Italiano si schiera contro le rinnovabili https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/ Notizie e approfondimenti sul clima che cambia Wed, 28 Sep 2022 12:52:37 +0000 hourly 1 Di: Daniel Perolini https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/#comment-609754 Wed, 28 Sep 2022 12:52:37 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=11514#comment-609754 Ma esistono studi, valutazioni o piani che analizzino la possibilità di sviluppo dell’eolico su Alpi e Appennini? Cioè qualcosa che individui tutte le aree potenzialmente idonee, quanta potenza guadagneremmo facendo gli impianti in tali aree ecc…magari anche un elenco di zone a elevato rischio di impatto ornitico perché importanti colli di bottiglia migratori per gli uccelli( come molti passi e valici alpini), perché senza basi di informazioni di questo tipo è difficile fare argomentazioni razionali.

Saluti,
Daniel

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Di: Alessandro Censini https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/#comment-608818 Wed, 07 Sep 2022 17:31:27 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=11514#comment-608818 Salve, non sono ne uno scienziato ne in esperto del settore, un comune cittadino che però cerca di riflettere su questo tema a 360 gradi ed il più possibile in maniera oggettiva.
A primo impatto mo viene da pensare che gli impianti eolico sulle nostre catene montuose sia il solito atteggiamento da parte delle “città” di sfruttare le zone marginali interne per il proprio benessere (vedi nuovi impianti sciistici ad altitudini ridicole, vedi creazione di veri parchi giochi per la fuga dalla città e tutto quello che Torti ha citato nell’editoriale di Febbraio).

Sicuramente per un frequentatore della Montagna, come me, vedere questi colossi sbucare decime di metri oltre le cime degli alberi è un bell’impatto visivo, fa sicuramente perdere quel senso di wildrness intrinseco in un luogo non eccessivamente antropicizzato.
Inoltre la realizzazione di questi parchi porterà sicuramente ad una modifica del territorio, che possiamo definire irreversibile, solo se calcoliamo il tempo basato sulla lunghezza (o cortezza) delle nostre singole esistenze.
Sicuramente gli impatti ambientali sono di molto minori rispetto allo sfruttamento irresponsabile di gas e carbone, senza considerare tutto il consumo di acqua e materiali di realizzazione che centrali di questo tipo.

Con questo voglio dire che si può ragionare su un integrazione degna di un parco eolico in un contesto naturale, prendendo in considerazione molto fattori: dalla ripiantumazione di alberi asportati per la realizzazione, alla considerazione di non costruire su rotte migratoria.

Sicuramente incentivare e finanziare il microeolico piuttosto che parchi eolici potrebbe ridurre almeno l’impatto visivo.

Scusate se ho buttato molte riflessioni in un calderone quasi pieno, ma credo che sul tema ci siano così tante variabili da non potersi schierare dalla parte del si oppure del no.
Come singolo cittadino ho il diritto di oppormi a quei progetti “semplicistici” venduti come panacea per i cambiamenti climatici, d’altra parte, sempre come cittadino, ho il dovere di ridurre i consumi diretti ed indiretti delle mie azioni quotidiane.

Se i combustibili fossili hanno avuto uno sviluppo incredibile nell’ultimo secolo è perché a livello di rendita non c’è niente che compete, ora sappiamo però che questo porta con se danni enormi e ne stiamo pagando le conseguenze adesso.

Quindi se vogliamo mitigare i cambiamenti climatici e sperare che i nostri nipoti nascano in un mondo vivibile c’è da capire che molto probabilmente se non siamo disposti e disposte a cambiare i nostri stili di vita probabilmente riempiremo di pannelli fotovoltaici e parchi eolici pure la luna.

Concludo dicendo che questo non è un colpevolizzare il singolo cittadino mentre magnati e politi se la godono, ma non possiamo ritenerci estranei o non responsabili, tutto quello che facciamo, compriamo, usiamo consuma risorse ed energia.

Abbiamo la possibilità di cambiare le cose e dobbiamo farlo adesso.

Scusate se ho sbrodato… Sarei felice di avere un confronto costruttivo.

Infine ringrazio Climalteranti per il loro lavoro.

Saluti

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Di: mario grosso https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/#comment-608614 Fri, 02 Sep 2022 10:44:03 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=11514#comment-608614 Ulteriore aggiornamento. Il parco eolico del Mugello, oggetto degli strali di Torti e della CCTAM, è stato autorizzato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri: https://www.lanazione.it/cronaca/parco-eolico-1.8034506

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Di: mario grosso https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/#comment-608139 Sat, 20 Aug 2022 14:46:39 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=11514#comment-608139 Un doveroso aggiornamento. Sul numero di agosto 2022 l’editoriale di Luca Calzolari “Perché insisto tanto” torna a bomba sui danni devastanti dei cambiamenti climatici alla montagna. Ma è un editoriale monco. Ancora una volta si parla solo delle conseguenze del CC, della necessità di acquisirne consapevolezza a dispetto del negazionismo (motivo per cui è nato climalteranti più di 10 anni fa, ndr). Ma nessun cenno a mitigazione! Dunque quale messaggio viene veicolato al lettore? Penso al lettore che ha già la medesima consapevolezza di Calzolari, e quindi che non deve essere convinto della gravità del problema. Dunque, che si fa? Insomma, bisognerebbe iniziare a fare qualche passo avanti, con la sola lamentela non si va da nessuna parte…

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Di: ALESSANDRO SARAGOSA https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/#comment-607961 Tue, 16 Aug 2022 17:33:42 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=11514#comment-607961 Scusa Facchini, ma se uno installa un impianto eolico dove c’è poco vento come fa a recuperare l’investimento?
I “contributi statali”, che io sappia, sono in conto produzione, nel senso che per un certo numero di anni 10 o 15 per l’eolico, se non ricordo male, il kWh dell’impianto viene pagato di più grazie a incentivi che si aggiungono alla vendita dell’elettricità, oppure il prezzo viene stabilito tramite asta al ribasso.
Se l’impianto produce poco, l’investitore, semplicemente, non recupera i soldi spesi.

Vedo che la leggenda delle “pale eoliche mosse da motori elettrici” per far finta di funzionare, che tanto lo Stato ha già pagato tutto, capitale e guadagno multidecennale compresi, continua a ripetersi in varie forme.

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Di: mario grosso https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/#comment-607904 Mon, 15 Aug 2022 16:10:58 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=11514#comment-607904 Caro David, avevo scritto già a febbraio sia al Presidente che alla redazione a valle dell’editoriale, senza ricevere risposta. Poi il recente trafiletto e soprattutto il documento dell CC-TAM mi hanno spinto a scrivere questo post. Frequentando da qualche tempo il mondo dei progetti degli impianti eolici vedo davvero tanta opposizione puramente ideologica, in un momento storico in cui non ce la possiamo permettere. Siamo troppo indietro sulla potenza rinnovabile installata, e se anche il tema del cambiamento climatico non interessa, è ormai una questione di sopravvivenza del sistema economico italiano, che con le scelte “strategiche” di puntare sul gas si è legato un cappio al collo.

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Di: David Fiacchini https://www.climalteranti.it/2022/08/13/se-anche-il-club-alpino-italiano-si-schiera-contro-le-rinnovabili-2/#comment-607860 Sun, 14 Aug 2022 10:30:23 +0000 https://www.climalteranti.it/?p=11514#comment-607860 D’accordissimo con il testo di Mario Grosso. Il CAI, per voce del suo presidente uscente e per il tramite della CC-TAM, si schierano apertamente contro l’eolico in montagna: in alcuni casi specifici sono stati presi di mira progetti e impianti che, di sostenibile, avevano solo la parola “eolico” (perché realizzati o in fase di progettazione in aree dove di vento, dati alla mano, non ce n’è e l’impresa era possibile grazie ai contributi statali).
Quindi: attenzione, anche come “Climalteranti”, a criticare tout court una posizione estrema, quella del CAI, che per alcune vicende (poi finite anche davanti alla magistratura per infiltrazioni mafiose, ma… si sa, dove ci sono soldi pubblici e ritorno economico…) ha pienamente ragione.
Io, invece di scrivere (o in aggiunta a) questi articoli, chiederei un sano e concreto incontro con i vertici del CAI e della CC-TAM per fare fronte comune su obiettivi condivisibili.
Un saluto
David Fiacchini – Biologo

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