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Archive for Novembre, 2019

Mercanti di dubbi

È uscita la versione italiana di “Merchants of doubt” di Naomi Oreskes ed Erik Conway. Un libro importante per capire le radici della disinformazione sul tema dei cambiamenti climatici

Pubblicato per la prima volta nel 2010, Mercanti di dubbi è diventato subito uno dei testi di riferimento per chi si occupa di storia della scienza, della medicina e di climatologia, e resta ancora un passaggio ineludibile per capire i rapporti tra scienza, democrazia e informazione.

Secondo Naomi Oreskes ed Erik Conway, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso alcuni scienziati statunitensi hanno messo la loro autorevolezza e le loro competenze a disposizione delle industrie (le famigerate Big Tobacco, Big Chem e Big Oil) per confondere opinione pubblica e decisori politici, e per intralciare l’approvazione di quelle norme che avrebbero potuto rallentarne la crescita e far diminuire i profitti. Lo hanno fatto per motivi ideologici, per desiderio di affermazione personale o per pura e semplice avidità. È una tesi forte, ma è suffragata da un lavoro di ricerca basato su un’enorme mole documentaria (solo per il capitolo sul tabacco i due storici hanno passato in rassegna milioni di pagine di archivio), che ha superato indenne un decennio di critiche e attacchi personali e che, negli ultimi anni, è stata confermata da nuove indagini.

Dagli anni Cinquanta infatti iniziano a emergere, dapprima in maniera frammentaria e poi sempre più coerente, le evidenze sulla pericolosità del tabacco, un prodotto che fino a quel momento era addirittura consigliato da alcuni medici (che sostenevano che fumare sigarette al mentolo facesse bene per il mal di gola…). La svolta arriva nel 1964, quando il Surgeon General, preposto alla tutela della salute pubblica, rilascia il rapporto Smoking and Health, che stabilisce in maniera definitiva che il fumo è mortale. L’industria intuisce immediatamente il rischio, e decide di passare al contrattacco investendo in una gigantesca manovra di disinformazione. Continue Reading »

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Appello degli scienziati del mondo sull’emergenza climatica

Pubblichiamo la traduzione dell’appello uscito su Bioscience, sottoscritto da più di 11.000 scienziati da 153 paesi (elenco qui). Una sintesi efficace delle tante solide conoscenze scientifiche sul tema del cambiamento climatico, riassunte in una serie di grafici che mostrano l’inequivocabile andamento degli effetti delle attività umane e delle risposte del sistema climatico.

Gli scienziati hanno l’obbligo morale di avvertire chiaramente l’umanità di ogni minaccia catastrofica e di dire le cose come stanno. Sulla base di questo obbligo e degli indicatori grafici presentati di seguito, insieme a oltre 11.000 scienziati firmatari da tutto il mondo, dichiariamo in modo chiaro e inequivocabile che il pianeta Terra sta affrontando un’emergenza climatica.

Esattamente 40 anni fa, scienziati di cinquanta nazioni si incontrarono alla Prima Conferenza mondiale sul clima (nel 1979 a Ginevra) e concordarono che, nei cambiamenti climatici, tendenze allarmanti richiedevano di agire d’urgenza. Da allora, allarmi simili sono stati lanciati con il Vertice di Rio nel 1992, il Protocollo di Kyoto nel 1997 e l’Accordo di Parigi nel 2015, così come messaggi da decine di altri incontri mondiali e da parte di svariati scienziati hanno avvertito che i progressi erano insufficienti (Ripple et al. 2017). Tuttavia, le emissioni di gas serra (GHG) continuano ad aumentare rapidamente, con effetti sempre più dannosi per il clima terrestre. Serve incrementare immensamente gli sforzi per conservare la nostra biosfera, per evitare che la crisi climatica provochi sofferenze indicibili (IPCC 2018). Continue Reading »

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L’esperto di energia che fa errori madornali sul cambiamento climatico

Da un autore di molti studi su questioni energetiche ed ambientali ci si aspetterebbe la conoscenza delle basi del ciclo del carbonio e dei cambiamenti climatici. E invece…

Fra i tanti (troppi) che sui quotidiani e in televisione hanno scritto e detto errori e falsità sul tema dei cambiamenti climatici, uno dei casi più strani è quello di Davide Tabarelli, fondatore e Presidente di NE – Nomisma Energia, società di ricerca sull’energia e l’ambiente, membro dell’Advisory Board dell’ENI sulla transizione energetica, consulente e membro in passato di molte commissioni ministeriali e docente del “Laboratory of environmental engineering and energy economics” all’Università di Bologna.

Visto il curriculum  ci si aspetterebbe la conoscenza delle basi; invece nell’articolo “Clima, serve una svolta senza catastrofismi” pubblicato su Il Mattino del 29 settembre 2019, nonché in un’intervista alla trasmissione Frontiere di RAI1 del 21 ottobre, Tabarelli ha scritto e detto una serie di errori madornali su aspetti basilari dei cambiamenti climatici.

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