Senza precedenti
Nel rigurgito di negazionismo climatico che si è visto sui media italiani nel luglio-agosto 2023, peraltro mesi caratterizzati dalla continua caduta di record meteo-climatici, l’argomento più utilizzato è che le attuali variazioni nelle temperature e nelle precipitazioni intense non sarebbero anomale, rientrerebbero in cicli naturali. “Il clima è sempre cambiato”, hanno scritto e detto giornalisti, opinionisti e politici, “in estate ha sempre fatto caldo”.
La conseguenza che si vorrebbe far derivare da questa (errata) tesi è che la crisi climatica non esisterebbe, o non sarebbe importante, e quindi le ambiziose politiche sul clima decise a livello europeo non sarebbero necessarie.
Ad esempio, Marcello Veneziani ha ricordato che nella sua infanzia, prima che ci fosse l’emergenza climatica, faceva molto caldo, da cui l’ironia “che strano, eppure allora non c’era il surriscaldamento del pianeta”. Giuliano Ferrara, ha sostenuto di aver veduto e toccato “una certa regolarità dei fenomeni, una loro naturale, ripetitiva, monotona autonomia dalla mano umana, dal sistema economico e sociale e ambientale”, incappando quindi nella sfortunata previsione “a metà agosto l’aria comincerà a rinfrescarsi”. Il Ministro delle infrastrutture dei trasporti ha dichiarato “D’inverno fa freddo; d’estate caldo… quando vai sull’Adamello e sul Tonale e vedi i ghiacciai che si ritirano anno dopo anno ti fermi a pensare, poi studi la storia e vedi che sono cicli”. Tutti interventi accomunati da due caratteristiche: da un lato la volontà di fare gli spiritosi, con la frase ad effetto e la battuta piaciona; dall’altro evitare accuratamente ogni citazione o riferimento a qualche straccio di dato, a supporto delle proprie affermazioni.
Invece, Continua a leggere…
Tags: IPCC |
45 commenti |