Notizie e approfondimenti sul clima che cambiaPosts RSS Comments RSS

Archive for the 'Bufale' Category

Un’irresponsabile e ostinata ciclomania

Sembrerà incredibile, ma proprio nelle settimane in cui l’Italia e l’Europa sono state colpite da lunghe e pesanti ondate di calore, che per l’ennesima volta hanno frantumato record storici e provocato  migliaia di morti, sui giornali e in televisione hanno trovato spazio scienziati che negano l’influenza umana sul surriscaldamento globale.

Persone ben note ai lettori di Climalteranti hanno rimediato altre interviste proponendo le solite tesi strampalate, secondo le quali sarebbero i cicli di attività solare e delle maree, nonché delle congiunzioni dei pianeti, a causare l’aumento delle temperature globali sulla Terra. Oppure che fa caldo, ma è sempre successo e non è poi detto che il caldo faccia male. E davanti al dramma causato dal distacco di una parte del ghiacciaio della Marmolada, hanno affermato che i ghiacciai vanno e vengono e hanno definito “sciacalli dei ghiacci” (Il Giornale, in prima pagina) chi ha collegato alte temperature, fusione dei ghiacci e la valanga di ghiaccio sulla Marmolada).

Lasciando perdere giornalisti ed opinionisti, due persone con una passata o presente attività scientifica che più meritano di essere menzionate per le inesattezze dette o scritte sono Franco Prodi e Nicola Scafetta.

 

Di chi è la proprietà dei fotoni solari?

Come abbiamo già avuto modo più volte di scrivere, prima di andare in pensione quasi quindici anni fa, Franco Prodi ha studiato la microfisica delle nubi, ma non si è mai occupato nella sua carriera del clima globale e, in tale ambito, non è mai stato autore o co-autore di alcuna pubblicazione scientifica. Eppure, Continue Reading »

37 responses so far

La transizione energetica a Piazzapulita: l’inattivismo fra errori, falsità e brum-brum (seconda parte)

 

La seconda puntata di Piazzapulita che si è occupata della transizione ecologica, il 30 settembre, ha iniziato ad affrontare il tema dopo 2h 15’ 40’’. Come nella prima puntata, l’introduzione ha proposto un frame negativo, se non derisorio.

 

Una grande impostura?

Il conduttore Corrado Formigli si rivolge all’autore e critico televisivo Carlo Freccero, dicendo “C’è chi la pensa come te, c’è chi pensa che la transizione ecologica sia una grande impostura.. e come la pandemia sia un pretesto…

Freccero si sovrappone in modo piuttosto esagitato spiegando che il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) si inserirebbe nel disegno di un grande “reset” di cui aveva parlato in precedenza.

Riprende Formigli “Guardate che sull’auto elettrica ci hanno massacrato perché abbiamo fatto qualche critica.

Interviene l’esperto virologo prof. Crisanti “Io ce l’ ho l’auto elettrica, mi devo sentire in colpa?

Formigli “No no, per niente, si deve guardare il blocco pure Lei, perché è eccezionale

Prima della pubblicità parte quindi un servizio con il rumore di brum-brum di un’auto sportiva rossa, con un signore sorridente alla guida a cui la giornalista di PiazzaPulita grida (per sovrapporsi al forte rumore del motore) “Sembra di stare su una pista di decollo… ogni sgasata c’è una Greta Thumberg o un’ecologista che muore”. Continue Reading »

14 responses so far

La transizione energetica a Piazzapulita: l’inattivismo fra errori, falsità e brum-brum (prima parte)

Due puntate della trasmissione Piazzapulita hanno mostrato come le difficoltà della transizione energetica siano anche dovute al ritardo culturale del giornalismo italiano, all’incapacità di costruire un racconto e un dibattito su un tema complesso che non sia caratterizzato da confusione, approssimazione e una quantità davvero eccessiva di fake news. E viziato da un frame inattivista.

 

La prima delle due puntate della trasmissione Piazzapulita che ha affrontato il tema della transizione energetica (23 settembre, si può rivedere qui), ha avuto come ospite il ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani, ed è stata caratterizzata da alcune informazioni utili agli spettatori, condite con una quantità molto elevata di errori e vere e proprie bufale. Prima di esaminarli, riportando le affermazioni e le necessarie correzioni, è però necessario valutare il modo con cui è stato introdotto il tema della transizione ecologica.

  Continue Reading »

5 responses so far

L’ex-ambientalista che non ha ancora capito cos’è la crisi climatica

Nel libro “Elogio della crescita felice: contro l’integralismo ecologico”, Chicco Testa condisce un pastone di luoghi comuni sull’ambientalismo integralista con alcuni svarioni sul tema del cambiamento climatico, di cui sembra ignorare gli ultimi dieci anni di evidenze scientifiche, e di cui non riesce a cogliere la gravità.

 

Portare ottimismo e positività nella lotta al cambiamento climatico e in generale ai diversi problemi ambientali può essere una cosa utile e benemerita. Il libro di Chicco Testa, “Elogio della crescita felice: contro l’integralismo ecologico” non raggiunge l’obiettivo, a causa di un’analisi superficiale e spesso supponente in cui il “serio riformismo ambientalista” si riduce ad una minimizzazione della gravità dei problemi stessi, in nome di una fiducia irrazionale nei poteri taumaturgici dell’innovazione tecnologica.

Il libro tratta moltissime questioni ambientali, dalla gestione dei rifiuti all’inquinamento dell’aria, dagli OGM al glifosato, dall’elettrosmog all’energia nucleare, dalla Xylella alla plastica. Ci limitiamo qui a commentare come il libro affronta la questione dei cambiamenti climatici: un approccio vecchio di almeno 20 anni, in cui risuonano molte delle falsità e delle argomentazioni minimizzatrici della crisi climatica già sentite su Il Foglio, da parte degli ambienti liberisti (es. l’Istituto Bruno Leoni) che fino a ieri negavano l’esistenza del problema climatico. E con alcune tesi inedite. Continue Reading »

12 responses so far

Raggi cosmici oscillazioni zonali come fosse antani

Nell’intervento in un TedX a Bologna, Teodoro Georgadis ha affermato che nei prossimi 30-35 anni le temperature potrebbero diminuire a causa della variazione dell’intensità dei raggi cosmici che raggiungono la terra. La tesi è priva da tempo di credibilità scientifica, ma è l’unico appiglio per un discorso confuso e retorico, il cui scopo sembra quello di propagandare la presenza di diverse teorie sull’attribuzione del riscaldamento globale in corso.

 

“Riscaldamento Globale di Natura Antropica?”, questo il titolo dell’intervento di Teodoro Georgiadis, Primo Ricercatore all’Istituto di Bioeconomia del CNR di Bologna, al TEDxBologna del novembre 2019.

Non sorprende il punto di domanda nel titolo, che mette in discussione la responsabilità delle attività umane sul riscaldamento globale. Georgiadis già in passato aveva proposto dubbi su aspetti importanti della scienza del clima, sostenendo l’esistenza di presunti errori nell’elaborazione dei dati delle temperature globali, grazie ai quali il riscaldamento globale potrebbe non esserci stato, o addirittura sull’inaffidabilità della “rete climatica globale”, o rivolgendo critiche generiche alla modellistica climatica.

Siamo quindi andati a vedere le argomentazioni di tipo scientifico proposte in questo intervento.

“Maggior parte” o “quasi totalità”?

All’inizio si trovano diverse affermazioni un po’ generiche sulla scienza del clima, ad esempio “si è sviluppata una disciplina che non è la scienza del clima ma è la scienza del cambiamento climatico…”,  “…qualcuno dice che è una religione…”, “è una scienza se ha delle parametrizzazioni, delle formule”. Continue Reading »

19 responses so far

La ricetta verde di Trump non esiste

Dopo tanti anni a disinformare sulla scienza del clima, ora l’Istituto Bruno Leoni vorrebbe convincerci che tutto si aggiusterà solo con l’innovazione tecnologica guidata dal libero mercato del quale fidarsi ciecamente, l’unico in grado di risolvere la crisi climatica. Una tesi priva di fondamento.

 

L’articolo di Alberto Mingardi su La Stampa del 24 gennaio 2020 “La ricetta verde di Trump” è un esempio di quale siano oggi gli argomenti di chi vuole impedire le azioni contro il cambiamento climatico, dopo aver passato tanto tempo a negare l’esistenza stessa del problema, o le responsabilità umane.
Alberto Mingardi è Direttore Generale dell’Istituto Bruno Leoni, think-thank liberista che per tanti anni ha diffuso disinformazione sul tema del cambiamento climatico, e già autore in passato di interventi deliranti in materia (ad esempio “È il clima il nuovo oppio dei popoli- Una nuova superstizione pare pronta a capitalizzare come mai nessuna sulla credulità del mondo. Il riscaldamento globale”). Continue Reading »

63 responses so far

L’esperto di energia che fa errori madornali sul cambiamento climatico

Da un autore di molti studi su questioni energetiche ed ambientali ci si aspetterebbe la conoscenza delle basi del ciclo del carbonio e dei cambiamenti climatici. E invece…

Fra i tanti (troppi) che sui quotidiani e in televisione hanno scritto e detto errori e falsità sul tema dei cambiamenti climatici, uno dei casi più strani è quello di Davide Tabarelli, fondatore e Presidente di NE – Nomisma Energia, società di ricerca sull’energia e l’ambiente, membro dell’Advisory Board dell’ENI sulla transizione energetica, consulente e membro in passato di molte commissioni ministeriali e docente del “Laboratory of environmental engineering and energy economics” all’Università di Bologna.

Visto il curriculum  ci si aspetterebbe la conoscenza delle basi; invece nell’articolo “Clima, serve una svolta senza catastrofismi” pubblicato su Il Mattino del 29 settembre 2019, nonché in un’intervista alla trasmissione Frontiere di RAI1 del 21 ottobre, Tabarelli ha scritto e detto una serie di errori madornali su aspetti basilari dei cambiamenti climatici.

Continue Reading »

43 responses so far

La falsa petizione “contro le eco-bufale” del Prof. Zichichi e Il Giornale

Il 5 luglio è apparso su “Il Giornale” un articolo in cui il Prof. Antonino Zichichi ha ribadito le sue posizioni estreme sulla questione climatica, parlando di “eco-bufale”, di “terrorismo” e criticando in modo radicale la modellistica climatica; l’articolo è stato presentato da un titolo (si presume della redazione) in cui si definivano “ciarlatani” gli scienziati che ritengono che le attività umane stiano modificando il clima del pianeta.

Climalteranti ha già spiegato in un precedente post lo scarso spessore scientifico di questa ulteriore raffica di “zichicche”, nonché la stranezza della sezione intitolata “Appello della Scienza contro le eco-bufale” dove “La Scienza” sembrava rappresentata, oltre che dal prof. Zichichi in persona, dalle firme di venti scienziati.

Ora, questa cosa è parecchio strana per vari motivi. Il primo è che dei venti firmatari non ce n’è uno, che sia uno, che si occupi di clima. Sono quasi tutti fisici delle particelle o fisici teorici. La seconda stranezza è che non si capisce bene dall’articolo de “Il Giornale” che cosa queste persone abbiano firmato. Di quali “eco-bufale” si tratta, esattamente?

Così, abbiamo pensato di contattare direttamente i firmatari, chiedendo loro gentilmente se potevano darci qualche delucidazione su cosa avessero firmato e se fossero d’accordo con le idee di Zichichi. La lettera è stata firmata da 37 studiosi che in diverso modo lavorano nel settore dei cambiamenti climatici.

I risultati sono stati interessanti. Dei venti firmatari, cinque ci hanno risposto esplicitamente che non hanno firmato niente del genere e che NON sono assolutamente d’accordo con le opinioni di Zichichi e nemmeno con l’idea di chiamare “ciarlatani” e “terroristi” quelli che si occupano di clima. Degli altri 15, nessuno ha confermato che ha firmato sapendo cosa firmava e che è d’accordo con Zichichi. Continue Reading »

41 responses so far

L’impossibile smentita delle zichicche

Su il quotidiano Il Giornale è stato pubblicato l’ennesimo delirio sul clima del prof. Zichichi, seguito da un appello contro presunte bufale sul clima e una richiesta di smentita: ma a ben guardare, la tesi di Zichichi è talmente priva di senso da non poter essere neppure smentita.

 

Di solito leggiamo gli articoli sul clima che il Prof. Antonino Zichichi scrive su Il Giornale con spensieratezza se non divertimento, più o meno come assistiamo in televisione alle sue imitazioni da parte del comico Maurizio Crozza. Ci sembra evidente che la credibilità dell’anziano fisico delle particelle sui temi della climatologia sia nulla, che sia palese l’inconsistenza delle sue critiche alla scienza del clima, nonché la presenza di numerose castronerie.

Per questi motivi, negli ultimi anni abbiamo steso un velo pietoso e raramente replicato (qui un vecchio post del 2009: “Zichicche (n+1): i batteri dormiglioni”), archiviando gli articoli nella categoria del cabaret.

Quello del 5 luglio “L’inquinamento L’inquinamento va punito come reato, ma è da ciarlatani dire che modifica il clima” merita un’eccezione, in quanto alla fine dello scritto, Zichichi ha pubblicato una sorta di appello contro “il terrorismo ambientalista” e “le bufale che vengono fatte circolare sul clima”, firmato da “20 professori provenienti da università e centri di ricerca di tutto il mondo”, fra cui gli italiani Alessandro Bettini (Università di Padova), Federico Antinori (Università di Padova), Giorgio Benedek (Università di Milano-Bicocca) e Cristiano Galbiati (Università di Princeton).

Siccome combattere le bufale sul cambiamento climatico è uno degli scopi di questo blog, e visto la richiesta finale in fondo all’appello “aspettiamo smentite”, abbiamo provato a valutare la confutazione delle tesi di Zichichi. Continue Reading »

24 responses so far

I climatologi negano l’esistenza di Donald Trump

Pubblichiamo la traduzione di questa interessante notizia apparsa su un blog in Belgio.

 

Oltre 500 climatologi, geologi e scienziati vari si sono riuniti la scorsa settimana a Parigi per un vertice speciale, dedicato a discutere l’esistenza di Donald Trump, presunto 45° Presidente degli Stati Uniti. Benché il fenomeno politico abbia avuto ampio risalto nei media negli ultimi anni e, secondo numerose fonti, sia stato “osservato” anche in Europa, molti prestigiosi specialisti rimangono scettici circa la reale esistenza dell’uomo Donald Trump.

Sin da quando ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi, i ricercatori del clima e gli esperti politici hanno vivacemente discusso dell’effettiva esistenza di Mr. Trump.

Continue Reading »

17 responses so far

Una “ola” per Federico Rampini

Nella puntata di “8 e mezzo”, sabato 10 giugno, la giornalista de Il Tempo e Libero Paola Tommasi, capo della segreteria tecnica del presidente del gruppo Forza Italia della Camera dei Deputati, ha concentrato in pochi secondi un campionario di sciocchezze sul tema dei cambiamenti climatici in grado di insidiare i precedenti record di Franco Battaglia e Annalisa Chirico.

Argomenti già sentiti, come “gli scienziati sono divisi” “i cambiamenti climatici ci sono sempre stati”, oppure “da 15 anni la temperatura globale media è rimasta invariata” (argomento in voga 5 anni fa, ormai ridicolo viste le temperature record degli ultimi tre anni), con la chicca del “gli studi scientifici ci dimostrano che anche su Marte ci sono i cambiamenti climatici e lì non c’è vita” (una bufala nota da anni). Continue Reading »

18 responses so far

Gli amici della serra

Un’associazione che si autodefinisce ambientalista continua a proporre tesi tendenziose e strampalate che mettono in discussione i risultati della scienza del clima.

Fanno ormai quasi tenerezza i tentativi, fortunatamente sempre più rari, di chi cerca di mettere in discussione i capisaldi della scienza del clima, e la serietà del lavoro degli scienziati che lavorano ai rapporti IPCC. Se non sorprende leggere questi argomenti su quotidiani come Il Giornale o Il Foglio, stupisce leggerli sul notiziario di un’associazione che si chiama “Amici della Terra” e si definisce ambientalista*.

Negli ultimi anni su L’Astrolabio sono stati proposti molti interventi finalizzati a mettere in discussione la scienza del clima, e le conseguenti preoccupazioni. Con argomenti deboli se non infondati, alla faccia della pretesa di mantenere un “alto standard scientifico-tecnico” o addirittura di essere portavoce di un ambientalismo intelligente” che utilizza un “approccio razionale”, e che ha la capacità di “smontare suggestioni e falsi miti. Continue Reading »

24 responses so far

Le previsioni “possibili” nel federalismo del meteo – seconda parte

Pubblichiamo la seconda parte del post in cui sono spiegati gli errori e le tesi infondate proposte dal prof. Franco Prodi, nell’articolo-intervista apparso sul Corriere della Sera del 2 marzo 2016, a firma di Gian Antonio Stella (prima parte qui).

2. La meteorologia non ha fatto passi avanti rispetto a “Bernacca”: troppe le variabili

Uscendo dal tema dei cambiamenti climatici ed entrando in quello della meteorologia, si rimane letteralmente “basiti” nel leggere nell’articolo la seguente frase del Prof. Franco Prodi: “Rispetto ai tempi del mitico colonnello Bernacca non è che siano stati fatti passi avanti definitivi. Sono troppe, le variabili”.

È un’affermazione totalmente priva di fondamento. Per smentirla basta ricordare che oggi una previsione a 7 giorni ha la stessa qualità di una previsione a 3 giorni ai tempi di Bernacca: c’è stato un guadagno medio di 1 giorno di previsione affidabile ogni 10 anni. È sufficiente dare anche un rapido sguardo al sito del Centro Europeo per le Previsioni a medio termine (ECMWF) di Reading (vedi qui, ad esempio) per rendersi conto di ciò. In aggiunta, si richiede molto di più ad una previsione rispetto a quanto si poteva chiedere ai tempi del Col. Bernacca. Oggi non si sente più, neanche nelle TV più generaliste, parlare di “cielo poco nuvoloso con nuvolosità in aumento e possibili piogge sul Nord Italia”. Oggi si sente dire, invece: “domani sul settore occidentale della Regione Emilia-Romagna ci potrà essere una elevata probabilità di piogge in eccesso di 50 mm in 24 ore”. Che non è proprio la stessa cosa. Come dire, si rischia anche di confrontare “cose” diverse. Continue Reading »

24 responses so far

Il record di una giornalista disinformata

La giornalista Annalisa Chirico è riuscita a pronunciare 13 stupidaggini sul tema del cambiamento climatico in soli 76 secondi. Si tratta di un record per i programmi televisivi di prima serata, e non solo.

 

In un fortunato saggio di qualche anno fa, il filosofo Harry Frankfurt  photo Untitled.jpg ha spiegato nel dettaglio la differenza fra l’errore (dovuto alla mancanza di conoscenza), la bugia (una volontaria asserzione falsa), e la stronzata. Il libro si intitolava proprio Stronzate (Rizzoli edizioni), era una dotta disamina del significato di questo termine. Scriveva Frankfurt: “che chi racconta stronzate… non è né dalla parte del vero né del falso. I suoi occhi non sono rivolti ai fatti, come quelli di una persona sincera e di un bugiardo…. Non si preoccupa di come stanno le cose, ma le sceglie, o le inventa, perché si adattino ai suoi scopi”.
Questo tipo di argomentazioni è molto presente nel dibattito sul cambiamento climatico. Un esempio televisivo è stata la puntata di Otto e Mezzo di sabato 7 novembre 2015, in cui la giornalista Annalisa Chirico è riuscita a distillare in soli 76 secondi una quantità di stupidaggini e miti del riscaldamento globale come non se ne sentivano da tempo.

L’ascoltatore aveva già drizzato le antenne al minuto 6.15, quando la giornalista ha sostenuto che un segno di arretratezza del mondo ambientalista sarebbe quello di “pensare che la lotta al cambiamento climatico debba essere necessariamente il taglio delle emissioni di CO2”  (e cosa dovrebbe essere, visto che il problema sono principalmente* le emissioni di CO2?).

La vera performance è arrivata al minuto 10.36, quando la giornalista si è prodotta nel seguente monologo:

Io ero a Parigi l’altro giorno, c’erano 20 gradi, ed ero molto contenta di stare in maniche corte. Continue Reading »

46 responses so far

Gli imbrogli del prof. Pedrocchi

Il prof. Ernesto Pedrocchi ripropone errori e falsità sul tema dei cambiamenti climatici, incurante delle spiegazioni fornite. E con affermazioni senza fondamento si lamenta di due imbrogli inesistenti.

Sull’ultimo numero del Giornale dell’Ingegnere è andata in scena l’ennesima puntata della battaglia del prof. Ernesto Pedrocchi contro i dati e la scienza del clima (qui il testo).
Gli argomenti usati non sono nuovi, ma hanno avuto risalto sia per il titolo accattivante “CO2 e inquinanti, il grande imbroglio” in grande evidenza nella prima pagina del Giornale che ricevono le decine di migliaia di ingegneri iscritte all’Ordine, sia per il rilancio del blog Italians di Beppe Severgnini.
D’altronde, di questi tempi, chi non è interessato a capire i dettagli di un ennesimo imbroglio?
Come richiesto da molti, è con stanchezza e rassegnazione che mostriamo ancora una volta come non esista alcun imbroglio, che le tesi scientifiche del Prof. Pedrocchi sono dovute alla sua ignoranza della materia. D’altronde, il Prof. Pedrocchi è sì “Emerito” del Politecnico di Milano, ma si è sempre occupato di energia, e non ha alcuna competenza o pubblicazione nel settore della climatologia.
L’inizio dell’articolo è peraltro identico a quello pubblicato su Agi Notizie nel giugno del 2014: “Malgrado il continuo aumento della CO2 in atmosfera, la temperatura media globale (Tmg) della Terra da almeno una dozzina d’anni pianeta non cresce più, dopo aver un significativo aumento avvenuto dal 1980 al 2001”. Continue Reading »

35 responses so far

Next »

Translate