Esaurimento dei combustibili fossili, riscaldamento globale e innalzamento del livello del mare
Figura 1. L’aumento del livello medio globale del mare (rispetto al 1990) osservato dal 1880 al 2009 (Church & White, 2011) e le proiezioni per il ventunesimo secolo basate sul modello semi-empirico duale (Vermeer & Rahmstorf, 2009) confrontate con quelle ottenute con i modelli climatici dell’IPCC per il rapporto del 2007 (scenari SRES). Il quarto rapporto IPCC ha anche stimato un livello massimo che include il contributo proveniente dalla fusione delle calotte polari e dei ghiacci continentali. (altro…)
Tempi preoccupanti

Il cambiamento climatico e le torri d’acqua dell’Asia
Torri di Trango,Ghiacciaio del Baltoro, Pakistan. Foto Daniele Bocchiola 2011.
I grandi sistemi montuosi coprono il 25% della superficie dei continenti (Kapos et al., 2000) e solo il 26% della popolazione mondiale è insediata nelle regioni montane o ai piedi di catene montuose (Meybeck et al., 2001). Tuttavia, le risorse indirettamente provenienti dalle zone elevate offrono sostentamento ad oltre la metà degli abitanti del globo. Il 40% della popolazione della Terra, infatti, vive in bacini fluviali che traggono origine dalle varie catene montuose (Barnett et al., 2005). I sistemi montuosi dell’Asia centrale, Tibetan plateau (TB), Hindu Kush, Karakorum and Himalaya (HKKH), sono il terzo polo dell’umanità e 1.5 miliardi di persone dipendono dalle nevi e dai ghiacci di queste catene, le water towers dell’Asia, per l’approvvigionamento di acqua potabile, che scorrono lungo i fiumi più grandi dell’Asia, Indo, Gange, Brahmaputra, Fiume Azzurro (Yangtze), Fiume Giallo (Huang He) (Immerzeel et al., 2010; Kaser et al., 2010). (altro…)Come accelerare la mitigazione dei cambiamenti climatici

Una storia positiva?

2012, annus horribilis del ghiaccio artico?

Percezione dei cambiamenti climatici: questione di scienza o di psicologia?

La prospettiva degli Inuit sui cambiamenti climatici recenti
Le metriche degli eventi estremi
Lo spostamento della media dell'istogramma indica lo spostamento della temperatura media globale e la variazione nello scarto indica come si piazzerebbero gli eventi regionali rispetto al periodo della linea di base. (Notare che la variazione dello scarto non deve essere assimilata ad un cambiamento della variabilità climatica poiché un andamento simile si troverebbe come risultato di particolari trend regionali con variabilità locale costante). Questa figura, combinata con i cambiamenti di estensione dell'area soggetta a estremi caldi di temperatura: (altro…)
Anche nelle Marche il caldo dell’estate 2012 è stato da record


Quando la scienza si piega alla politica: il negazionismo climatico nel rapporto del Dipartimento dell’Energia USA

Tira un gran brutto vento

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La storia del clima in Italia

Il momento delle scelte: un obiettivo di riduzione del -90 al 2040 per l’Unione europea

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100% di elettricità rinnovabile è possibile
