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Archive for the 'Riscaldamento' Category

Riscaldamento globale e contenuto di calore degli oceani

Traduciamo un post di Gavin Schmidt, su Real Climate, che spiega perché il riscaldamento degli oceani è una buona misura dello squilibrio energetico del pianeta, e un utile complemento alle serie storiche delle temperature alla superficie.

Noi di Real Climate abbiamo trattato l’argomento diverse volte, per esempio nel 2005, 2008 e 2010 [Su Climalteranti avevamo segnalato qui tre post sul tema di Antonello Pasini, ndt]. Tuttavia, negli ultimi mesi sono usciti diversi nuovi articoli su questo legame, che forniscono alcune interessanti prospettive sull’argomento che di certo rimarrà di attualità ora che i modelli in CMIP5 cominciano ad essere analizzati.

L’articolo più recente è stato un nuovo studio, pubblicato dal NCAR a fine settembre, che esaminava cosa succede nei modelli climatici all’OHC, quando si verificano occasionali periodi di 10 anni senza trend nelle temperature superficiali globali [Meehl et al, 2011].

E’ noto – o almeno dovrebbe esserlo – che le simulazioni della fine del 20° secolo e dell’inizio del 21° non producono incrementi termici monotònici a scala temporale annuale o decennale. Continue Reading »

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L’ Artico senza ghiaccio

Il ghiaccio estivo nell’oceano artico diminuisce rapidamente e molti ne prevedono la scomparsa nel giro di pochi decenni. I dati recenti e le ricostruzioni del passato sembrano confermare questa ipotesi.

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Parlare di Artico senza ghiaccio causa spesso reazioni indignate e accuse di catastrofismo. Eppure, tutti sappiamo che è già successo di avere l’Artico senza ghiaccio estivo nel passato. Sappiamo che è possibile, resta da capire quali sono le condizioni che possono portare a questo evento.
Ci sono chiare indicazioni (Polyak et. al 2010) che lo stato attuale, caratterizzato da ghiaccio artico permanente, si è instaurato all’inizio del Pleistocene, circa tre milioni di anni fa. L’alternanza di periodi glaciali e interglaciali, dovuti ai cicli orbitali, si riflette sull’estensione del ghiaccio artico marino. Durante alcune fasi interglaciali, infatti, la temperatura media globale è stata anche diversi gradi superiore a quella attuale, la qual cosa ha prodotto la scomparsa del ghiaccio estivo.

La causa principale delle espansioni e ritiri dei ghiaccio marino nell’artico si pensa sia l’insolazione estiva alle alte latitudini, anche se effetti regionali, come ad esempio la presenza di grandi ghiacciai terrestri, possono produrre disuniformità geografiche e spostamenti temporali all’interno della stessa regione artica (Kaufman et al 2004). L’ultimo massimo di insolazione dell’emisfero nord è avvenuto circa diecimila anni fa. Il clima era generalmente più caldo di quello attuale, anche se non uniformemente, e la temperatura a nord di 60° di latitudine (emisfero nord) era un paio di gradi superiore alla media del ventesimo secolo (Kaufmann 2004). Continue Reading »

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Alla ricerca dell’energia nascosta

Antonello Pasini ha scritto sul blog Il Kyoto fisso tre post di grande chiarezza e interesse.
Il tema è quello del bilancio energetico del pianeta Terra, un tema diventato oggetto di dibattito pubblico verso la fine del 2009, dopo che in una delle mail trafugate presso i server dell’Est Anglia uno dei più grandi esperti del settore, Kevin Trenberth, aveva scritto «Non possiamo spiegare l’assenza di riscaldamento in questo momento storico».
L’assenza di riscaldamento” di cui si parlava nella mail era slang scientifico per indicare l’incapacità di descrivere la variabilità annuale del riscaldamento: il pianeta si scalda, ogni decennio è più caldo del precedente, ma come e perchè un anno o l’altro può essere più o meno caldo, non è ancora spiegato. Questa non è una novità, si sapeva da tempo, tanto che mentre scriveva quella frase lo scienziato allegava alla email l’ultimo suo articolo pubblicato su una rivista scientifica per discutere il tema (e questo non è certo il modo migliore per nascondere un problema, o per truccare i dati).
Un interesante problema scientifico venne montato ad arte per farlo sembrare una presunta prova della malafede degli scienziati e della macchinazione mondiale del riscaldamento globale, per la felicità di quanti erano e sono ancora convinti che il riscaldamento del pianeta non sia in corso o si sia interrotto tempo fa (l’ultimo esempio è qui).
Ne riparliamo perché la spiegazione di Antonello Pasini, divisa in tre parti, rimette le cose al loro posto e porta molti elementi di riflessione.
Invitiamo a leggerla.

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Cambiamenti climatici: alla ricerca dell’energia nascosta

Prima parte

Seconda parte

Terza parte

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