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Archive for the Tag 'Edizioni Ambiente'

Il mondo dopo Parigi

Un libro (versione epub) pubblicato da Edizioni Ambiente, propone 8 analisi e 12 opinioni sull’Accordo di Parigi. Pubblichiamo la nota introduttiva dei curatori, Emanuele Bompan e Sergio Ferraris.

 

Oggi la questione del cambiamento climatico definisce un’epoca. Forse nemmeno gli scienziati e gli addetti ai lavori hanno realizzato la portata storica di questa mutazione iperaccellerata della chimica del pianeta, dei suoi ecosistemi, dell’economia globale, dei nostri consumi e costumi.

La fine dell’economia fossile, l’epoca delle grandi catastrofi, l’accelerazione della storia naturale, la sfida per fermare il cambiamento climatico. Sono tutte questioni d’infinita complessità, con diramazioni difficili da definire ora, in ogni ambito della vita antropica e naturale.

In questa epoca storica, la modernità del cambiamento climatico, che posizione occuperà l’Accordo di Parigi? Sarà il fallimento che ha portato il mondo al collasso? Un rumore di fondo al ruolo delle imprese e della società civile che hanno cambiato il modo in cui viviamo consumiamo, abitiamo e ci spostiamo? O il momento storico che ha tracciato la via per le generazioni a future e limitato i danni del cambiamento climatico antropico?

In questo libro da un lato abbiamo voluto raccogliere commenti e opinioni su questo controverso accordo, approvato nel dicembre 2015 a Parigi. Idee, riflessioni, critiche dalla società civile, dalla politica e dal mondo delle imprese italiane. Che raccontano anche lo stato della riflessione nel nostro paese.

Dall’altro, professori, giornalisti e tecnici hanno contribuito con una serie di saggi tecnici sugli elementi salienti dell’accordo per realizzare uno strumento di utilità per il ricercatore, lo studente, il cittadino interessato, il politico che vuole interessarsi di come l’Accordo di Parigi cambierà le nostre vite. Continue Reading »

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10 buone notizie sul cambiamento climatico

Capita spesso, alla fine di una conferenza sui cambiamenti climatici, la richiesta di raccontare qualcosa di positivo, che possa infondere speranza e ottimismo sul futuro. Sembra emergere da una spinta liberatoria: e basta con le cattive notizie! Per questo porta sollievo, sui volti compaiono sorrisi, sguardi partecipi. 

In questi tempi in cui l’ottimismo spesso nasconde narcisismo o paura di affrontare la complessità del mondo, la richiesta si scontra con un sospetto motivato, che lo sguardo fiducioso verso il futuro sia un modo per sfuggire alla realtà, all’accettazione della gravità della situazione. 

Col tempo mi sono accorto che la domanda di positività arriva soprattutto dai giovani, da chi non ha intenzione di sfuggire alle proprie responsabilità; arriva perché chi cerca una via d’uscita ne ha bisogno per trovare nuove motivazioni ed energie. In fondo, la spinta per un cambiamento non può derivare solo dal riconoscere una minaccia, un pericolo, ma dal riuscire a scorgere un altro futuro possibile. La minaccia senza la speranza in una via d’uscita ha effetti ridotti e controproducenti: porta a un pessimismo cupo che rende difficile la scoperta, l’analisi e il sostegno alle alternative possibili. Porta alla logica dell’emergenza, e nell’emergenza prevalgono le soluzioni spicce, spesso non le migliori.

Ho provato dunque a raccogliere gli aspetti positivi che si possono intravedere nella complicatissima e maledettamente grave faccenda del riscaldamento globale; sul lato delle evidenze scientifiche sulla situazione attuale e gli scenari futuri, su quanto si sta facendo o si potrebbe fare nei prossimi anni per contrastarlo. 

Fatti che possano essere catalogati fra le buone notizie. Continue Reading »

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