Climalteranti on Set 12th 2024 Dibattito,Negazionismo
Quanto avvenuto nel dibattito fra Daniele Visioni e Franco Battaglia (si veda il precedente post) fornisce alcune indicazioni utili per chi si trova a doversi confrontare con chi nega la scienza del clima.
Capita spesso che gli organizzatori di convegni o i giornalisti chiedano un confronto fra un esperto del settore e chi nega l’influenza umana sul clima, o ne ridimensiona fortemente l’importanza. C’è purtroppo chi ritiene che, in nome di una presunta par condicio, si debba dare eguale spazio a voci contrapposte, indipendentemente dalla competenza sul tema. Si debba far sentire l’“altra campana”, in nome di una presunta equidistanza e imparzialità. È capitato non solo nei talk show di prima serata, ma anche su inserti culturali autorevoli (si veda questo post sull’infortunio capitato anni fa a La lettura).
Molti climatologi rifiutano di prestarsi a questi confronti, che rischiano di mettere sullo stesso piano persone competenti, che magari hanno dedicato la loro vita a studiare la scienza del clima,
e persone senza vere competenze sulla materia, magari esperti in altri campi settori scientifici, oppure opinionisti tuttologi o ciarlatani improvvisati.
Un primo problema di questo tipo di confronti è infatti che un confronto 1:1 potrebbe dare l’impressione che ci siano due scuole di pensiero, con tesi diverse ugualmente fondate. In realtà, il consenso scientifico sull’origine antropica del cambiamento climatico è quasi unanime fra gli esperti del settore (come ben spiegato da tante indagini statistiche e anche dall’apposita voce di Wikipedia). Quindi se si volesse un confronto democraticamente rappresentativo del peso delle diverse posizioni si dovrebbe al limite fare un dibattito fra 99 esperti del settore e 1 negazionista, più o meno come nel divertente video di Last Week Tonight with John Oliver.
Il secondo problema è che dare spazio ad argomenti infondati, anche se vengono poi confutati, può essere controproducente:
gli studi sulla comunicazione mostrano che ci sono alcuni meccanismi psicologico-cognitivi che fanno comunque ricordare come “veri” anche argomenti che vengono falsificati subito dopo, se la confutazione non è inserita in un adeguato contesto (si veda il Manuale di demistificazione scritto da John Cook e Spephan Lewandowsky e tradotto dell’Italian Climate Network). Continue Reading »
Climalteranti on Set 2nd 2024 Dibattito,Negazionisti
In un confronto con il climatologo Daniele Visioni, Franco Battaglia ha rimediato una clamorosa figuraccia, che mostra ancora una volta come se si entra nel dettaglio degli argomenti scientifici, le tesi negazioniste sono inconsistenti.
Per chi analizza come i “diversamente competenti” inquinano il dibattito sulla crisi climatica, è sicuramente di interesse valutare quanto è successo nel confronto fra Daniele Visioni, climatologo della Cornell University, Department of Earth and Atmospheric Sciences, e Franco Battaglia ex docente di chimica-fisica (qui alcuni post con cui su climalteranti abbiamo confutato i suoi argomenti).
Il dibattito online, organizzato dall’economista Michele Boldrin, disponibile qui, per una buona parte si è svolto in modo standard: il negazionista climatico ha esposto i suoi argomenti inconsistenti, basati su grafici vecchi e screditati, il climatologo ha cercato di spiegare un po’ degli errori presenti negli stessi grafici e di spiegare la realtà della scienza del clima. Niente di nuovo.
La parte che merita di essere vista inizia dopo 1h 17’, quando Battaglia si è avventurato a illustrare un grafico (vedi figura seguente) sull’assorbimento delle radiazioni da parte delle diverse sostanze presenti nell’atmosfera, per diverse concentrazioni delle stesse.

Battaglia ha sostenuto Continue Reading »
Climalteranti on Gen 30th 2024 Deliri,Temperature
Nei 15 anni di attività di Climalteranti abbiamo incontrato tante tesi infondate sul clima, tanti errori, esagerazioni, fraintendimenti sulla scienza del clima, oppure le cosiddette bufale. L’ultimo articolo pubblicato su La Verità da Franco Battaglia è invece classificabile nella categoria dei deliri. Ne parliamo perché segna la definitiva sconfitta del negazionismo climatico, ormai ridotto ad argomenti del tutto inconsistenti, palesemente assurdi. La tesi dell’articolo è che tutti i dati delle temperature globali usati dagli scienziati del clima non hanno alcun valore. Abbiamo chiesto un commento al Prof. Maurizio Maugeri, fisico dell’atmosfera e uno dei principali esperti delle serie storiche dei dati delle temperature italiane.
Tra le tante strampalate argomentazioni proposte dai negazionisti per affermare che non vi siano cambiamenti climatici in atto, quella proposta da Franco Battaglia in un articolo pubblicato sul quotidiano La Verità il 18 gennaio 2024, intitolato “Il mito temperatura media globale non ha nessun valore scientifico”, merita sicuramente una menzione. Essa riesce infatti a collocarsi in una posizione di assoluto rilievo nella graduatoria delle argomentazioni più assurde.
L’idea di fondo dell’articolo è quella di affermare che il concetto di temperatura media planetaria dell’aria non abbia senso e che non abbia quindi senso parlare di un suo cambiamento.
Come spesso accade per i negazionisti, anche in questo caso Franco Battaglia parte da premesse che possono avere una propria ragionevolezza. Egli afferma, infatti, che quando si opera una media tra diversi numeri occorre farlo in modo corretto e aggiunge che la media esprime solo parzialmente le caratteristiche di una serie di numeri che possono essere meglio descritte da un insieme più ampio di indicatori statistici. Ma è completamente assurdo che da queste premesse l’autore arrivi poi a dire che non abbia senso mediare le temperature, prima nel tempo, per arrivare dai valori istantanei a delle medie giornaliere, mensili e annuali, e poi nello spazio, per arrivare da valori locali a valori rappresentativi di aree più vaste che possono andare da singole aree geografiche a intere nazioni o continenti o anche all’intero Pianeta. Questa operazione va naturalmente fatta in modo critico e rigoroso, e occorre evitare errori in ogni passo della procedura, ma è quanto fanno da molti decenni i climatologi di tutto il mondo (e non solo sui dati delle temperature) per fornire informazioni di grande importanza per la scienza del clima.
Un esempio riguarda la possibile non completezza delle serie di dati che si usano Continue Reading »
Climalteranti on Gen 23rd 2023 Errori,Fenomenologia,Negazionisti
Come sanno i lettori di Climalteranti, Franco Battaglia è uno dei negazionisti climatici italiani più ostinati e prolifici. Raggiunta la pensione, dopo una produzione scientifica inesistente per quanto riguarda i temi del clima e dell’ambiente, ora scrive per La Verità e il blog del giornalista Nicola Porro. Per lo più intervista altri negazionisti climatici nazionali e internazionali, ripete le stesse tesi infondate sul clima, quasi sempre ridotte a discorsi da bar. Da tempo Climalteranti ha deciso
di ignorare questo chiacchiericcio, che si rivolge solo a qualche migliaio di adepti, alcuni dei quali commentano entusiasti sul blog o sui social.
Nel testo pubblicato su blog di Porro il 12 gennaio 2023 “Effetto serra, tutti gli errori dell’Ipcc”, Battaglia ha invece scelto un approccio all’apparenza più scientifico, avventurandosi in una spiegazione di fenomeni fisici, usando 8 equazioni. Per chi si occupa di clima e fisica dell’atmosfera, l’articolo a dir poco si può definire imbarazzante. La tesi sarebbe che tutti i climatologi del mondo non conoscono la fisica di base del funzionamento del sistema climatico, e commettono errori da pivelli.
In estrema sintesi, Battaglia cerca di calcolare la sensibilità climatica dovuta alla CO2, cioè di quanto si innalzerebbe la temperatura dell’atmosfera se la CO2 presente nell’aria raddoppiasse. Per farlo utilizza un modello estremamente semplificato del sistema Terra, composto da una sola equazione (utilizzata in modo errato), da cui ricava che la sensibilità climatica sarebbe di soli 0,7 gradi, molto lontano da 3°C e 2,5-4°C indicati rispettivamente come miglior stima e intervallo probabile dall’IPCC AR6 WGI. Quindi analizza la possibilità che questa discrepanza sia dovuta ad una variazione dell’albedo (la frazione di luce riflessa dalla Terra), e giustamente lo esclude. Infine, esamina la spiegazione fornita dai climatologi, cioè che esistono dei fenomeni (feedback positivi) che amplificano il riscaldamento, di qualsiasi natura sia, Continue Reading »
Climalteranti on Lug 26th 2022 Bufale,Disinformazione,Negazionismo
Sembrerà incredibile, ma proprio nelle settimane in cui l’Italia e l’Europa sono state colpite da lunghe e pesanti ondate di calore, che per l’ennesima volta hanno frantumato record storici e provocato migliaia di morti, sui giornali e in televisione hanno trovato spazio scienziati che negano l’influenza umana sul surriscaldamento globale.
Persone ben note ai lettori di Climalteranti hanno rimediato altre interviste proponendo le solite tesi strampalate, secondo le quali sarebbero i cicli di attività solare e delle maree, nonché delle congiunzioni dei pianeti, a causare l’aumento delle temperature globali sulla Terra. Oppure che fa caldo, ma è sempre successo e non è poi detto che il caldo faccia male. E davanti al dramma causato dal distacco di una parte del ghiacciaio della Marmolada, hanno affermato che i ghiacciai vanno e vengono e hanno definito “sciacalli dei ghiacci” (Il Giornale, in prima pagina) chi ha collegato alte temperature, fusione dei ghiacci e la valanga di ghiaccio sulla Marmolada).
Lasciando perdere giornalisti ed opinionisti, due persone con una passata o presente attività scientifica che più meritano di essere menzionate per le inesattezze dette o scritte sono Franco Prodi e Nicola Scafetta.
Di chi è la proprietà dei fotoni solari?
Come abbiamo già avuto modo più volte di scrivere, prima di andare in pensione quasi quindici anni fa, Franco Prodi ha studiato la microfisica delle nubi, ma non si è mai occupato nella sua carriera del clima globale e, in tale ambito, non è mai stato autore o co-autore di alcuna pubblicazione scientifica. Eppure, Continue Reading »
Climalteranti on Mag 31st 2022 Consenso,Convegni,Didattica,Negazionisti
Riceviamo segnalazioni costernate di un incontro sul tema del cambiamento climatico che si dovrebbe tenere al liceo A. Rosmini di Grosseto il 1° giugno del 2022, intitolato “Conoscenza e consapevolezza scientifica per le nuove generazioni”, i cui relatori sono tristemente noti ai frequentatori di Climalteranti per essersi distinti nella negazione del cambiamento climatico, sostenendo tesi più o meno strampalate dal punto di vista scientifico , con argomenti caratterizzati da una assoluta e ampiamente documentata faziosità.
Dal programma sembrerebbe addirittura che i relatori dovrebbero giudicare il rigore scientifico dei lavori svolti dai ragazzi.
Il rigore scientifico delle tesi sostenute dai relatori (qui alcune informazioni utili) sul tema del cambiamento climatico è variabile fra l’inesistente e il molto scarso.
Quasi tutti i relatori non sono autori di pubblicazioni scientifiche sul tema del cambiamento climatico, ma solo di libretti autoprodotti in cui hanno raccontato opinioni ampiamente sconfessate dai dati scientifici, dae pubblicazioni su riviste ad alto impatto e dai rapporti IPCC, e a tratti persino ridicole (ad esempio si veda “L’illusione dell’energia dal sole” di Franco Battaglia).
Solo uno dei relatori, Nicola Scafetta, risulta autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali sul tema del cambiamento climatico, molte delle quali pubblicate su riviste di second’ordine, pesantemente criticate dagli esperti del settore per la quantità di errori presenti (si veda qui per l’ultima pesante stroncatura). Nessuna delle recenti tesi del prof. Scafetta è presa in considerazione dal Sesto rapporto di valutazione dell’IPCC.
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Climalteranti on Feb 1st 2021 Comunicazione,Errori,Mitomania
Un’indagine bibliometrica recentemente pubblicata mostra come, nonostante l’assidua presenza mediatica, i promotori e firmatari delle petizioni che negano l’origine antropica del riscaldamento globale sono generalmente autori di un numero estremamente basso di pubblicazioni nel settore della climatologia; una produzione scientifica che nel complesso può essere considerata irrisoria rispetto all’enorme lavoro condotto dagli scienziati del clima negli ultimi 10 anni.

Nel giugno 2019, 91 persone autodefinitesi “uomini di scienza” (8 promotori e 83 sostenitori, fra cui 10 donne), hanno sottoscritto ed inviato una petizione contro l’origine antropica dei cambiamenti climatici al Presidente della Repubblica, della Camera e del Senato e al Consiglio dei ministri italiano. La petizione è stata resa pubblica nel maggio 2019 sul sito dell’Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana (ASTRI). Nel testo viene negata sia l’origine antropica del cambiamento climatico sia la necessità di urgenti contromisure, e si invitano i politici a non aderire “a politiche di riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera con l’illusoria pretesa di governare il clima”. Tuttavia, i contenuti della petizione non sono di produzione interamente autoctona. Infatti, sono state riprese alcune tesi della “Petizione Oregon” lanciata in USA nel 1998 e nuovamente nel 2007, la prima a chiedere a un governo di ignorare le ricerche sul clima che aveva commissionato. Queste stesse tesi erano già state utilizzate da una precedente iniziativa statunitense, la Dichiarazione di Lipsia del novembre 1995.
Le stesse tesi – e gli stessi firmatari della petizione italiana – si ritrovano nella “Dichiarazione europea sul clima – Non c’è emergenza climatica” (in seguito diventata una “Dichiarazione Mondiale”), inviata nel settembre del 2019 al Segretario generale dell’ONU e alla Segretaria generale dell’UNFCCC, nonché ai governi europei. Mentre l’originale petizione italiana è stata sostanzialmente ignorata dai mezzi di informazione in Italia e all’estero, l’iniziativa europea è stata ripresa dai media locali e globali, inclusi ABC in Australia, The Washington Times negli Stati Uniti, The Times in Inghilterra, CBC in Canada ed altri. Continue Reading »
Climalteranti on Ott 7th 2019 Disinformazione,Errori,Mitomania,Televisioni
Nella puntata di Otto e mezzo del 28 settembre, il presunto esperto Prof. Franco Battaglia è riuscito a proferire 24 fra falsità e dati sbagliati sul tema dei cambiamenti climatici nei suoi 11 interventi durati in tutto 10’33”. In media, un errore ogni 26 secondi. Ogni volta che prende la parola in media riesce a dire almeno due cose sbagliate. Abbiamo scritto una lettera alla conduttrice.
È stata inoltre creata su Change.org una petizione “Cambiamenti climatici: nessuno spazio per posizioni antiscientifiche nei media”. Il Comitato Scientifico di Climalteranti aderisce ed invita ad aderire.
Gent. Dott.ssa Gruber,
nella puntata di Otto e mezzo del 28/9/2019 il Prof. Franco Battaglia ha prodotto un numero incredibile di affermazioni palesemente scorrette sul tema dei cambiamenti climatici, peraltro senza un contraddittorio con veri esperti della materia.
Abbiamo elencato e confutato alcune delle falsità e degli errori nell’appendice a questa lettera. Le più gravi riguardano la relazione tra clima e il principale gas serra, la CO2 (voci 1-4), relazione che il prof. Battaglia nega, in contrasto con praticamente la totalità degli studiosi dell’argomento (voce 5). Non ritenendo il problema climatico reale, arriva quindi a screditare i tentativi di affrontarlo avviati in tutto il mondo (voci 6-10).
Con franchezza le scriviamo per dire che riteniamo sia davvero sbagliato presentare come “esperto” chi non lo è. Il Prof. Battaglia non è un esperto in materie riguardanti il clima. Ha solo 2 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali negli ultimi 25 anni, un numero scandalosamente basso per un docente universitario, e nessuna delle due riguarda temi del cambiamento climatico o, in generale, dell’energia e dell’ambiente. Continue Reading »
Climalteranti on Giu 9th 2019 Errori,Mitomania
Sembrerà incredibile, ma alcuni docenti ed ex docenti universitari hanno lanciato una delirante petizione sul clima in cui si negano decenni di scienza del clima e si riciclano i soliti vecchi argomenti del negazionismo climatico.
Mentre la comunità scientifica mondiale continua a sfornare pubblicazioni di grande spessore e importanza sul riscaldamento globale in corso e atteso per il futuro (per esempio qui e qui), alcuni docenti universitari italiani hanno scritto e stanno facendo girare una petizione in cui concludono che sarebbe unicamente la natura e non l’uomo a governare il clima. Ne abbiamo ricevuto una copia, e abbiamo verificato che, ovviamente, la petizione contiene molti errori e falsità, nonché molte delle tesi senza fondamento già proposte da Franco Battaglia e Nicola Scafetta, più volte confutate anche su Climalteranti.
Nello spirito di servizio che anima questo blog, rendiamo disponibile qui la petizione con l’analisi dei principali errori. Continue Reading »
Climalteranti on Apr 24th 2019 Negazionisti,Offese
Il negazionismo ha finito gli argomenti ed è passato agli insulti: gli stessi che fino a ieri negavano l’aumento delle temperature o le responsabilità umane, oggi gettano fango e livore su Greta Thunberg.
Il grande aumento dell’interesse dei giovani e dei media per la questione climatica ha portato molti commentatori a discutere sulla giovane attivista svedese Greta Thunberg, che è riconosciuta come l’ispiratrice delle manifestazioni di “Fridays for future, Strike4 Climate e “Extinction Rebellion” avvenute in tutto il mondo, in cui si chiede di agire in modo deciso e rapido contro il riscaldamento globale. È interessante notare come le reazioni di insofferenza e fastidio sono arrivate in larga parte da parte di quanti, in passato, hanno negato l’esistenza del problema (“le temperatura non sta aumentando”…), la gravità dei cambiamenti attuali (“il clima è sempre cambiato”…), o le responsabilità delle attività umane (“è colpa del sole… dei raggi cosmici… ecc”). Molti dei nomi noti per chi segue Climalteranti sono ricorsi agli insulti.
Molti ormai non negano più l’esistenza del problema, o la sua gravità. Ma non possono accettare che diventi così importante e prioritario, e che sia una ragazzina sedicenne a spiegare in modo schietto come stanno le cose: per chi per tanti anni ha raccontato frottole o minimizzato i rischi legati ai cambiamenti climatici, le parole di Greta Thunberg sono degli schiaffi (meritati). Il trash logico e morale che descriveva un complotto degli scienziati mondiali intento a propagandare la bufala del riscaldamento globale ha lasciato spazio al complottismo sui secondi fini della sedicenne attivista svedese, di sua madre, dei suoi presunti “manipolatori” o dei suoi supporter. Il tutto condito con il solito disprezzo per i fatti, tanto paternalismo e parecchia misoginia. Vediamo alcuni esempi. Continue Reading »
Climalteranti on Nov 12th 2018 Convegni,Disinformazione,Negazionismo
Per chi ormai sentisse la mancanza di quella specie in via di estinzione che sono ormai i negazionisti climatici, siamo in grado di annunciare un nuovo evento che si svolgerà martedì 13 novembre a Roma pomeriggio presso l’Università La Sapienza.
A nove anni dalla mozione negazionista in Senato e dal convegno sul clima senza climatologi in locali della Camera dei Deputati durante il governo di centrodestra, dal titolo dell’evento e dai partecipanti si può ritenere che sarà un’occasione per dare spazio all’anti-scienza e alla disinformazione sul clima.
L’incontro prevede infatti la partecipazione solo di relatori ben conosciuti su Climalteranti per aver già espresso tante tesi sbagliate sul cambiamento climatico. Sono più o meno sempre loro, un po’ invecchiati, riuniti per promuovere l’imbarazzante libretto “Clima, basta catastrofismo. Riflessioni scientifiche sul passato e sul futuro”, recentemente pubblicato dalla minuscola casa editrice XXImoSecolo, una raccolta di saggi scritti dagli stessi relatori: Continue Reading »
Climalteranti on Feb 15th 2018 Comunicazione,Disinformazione,Negazionismo
Due studiosi americani, i fratelli Mark and Chris Hoofnagle, hanno stilato un elenco di cinque caratteristiche condivise da tutti i negazionismi: Falsi esperti, Logica fallace , pretese Impossibili, Cherry picking, Complottismo. Queste tattiche sono già state discusse su Climalteranti nel contesto del corso online sul negazionismo climatico “Denial 101x”, dove sono riassunte dall’acronimo FLICC (vedi immagine).

Fonte immagine
I “negazionismi” non sono tutti uguali. Ci sono molte differenze tra un negazionista climatico, uno dell’Olocausto e uno dell’utilità dei vaccini. Queste cinque caratteristiche, sono però condivise da un ampio spettro di negazionisti, e forniscono una chiave di lettura comune per opinioni negazioniste su molte questioni diverse. La base di ogni negazionismo sta nell’usare argomentazioni fuorvianti per convincere gli altri che un fatto storicamente o scientificamente accertato sia in realtà falso o discutibile.
Nella mia tesi di laurea sulla disinformazione nel campo dei cambiamenti climatici ho cercato di applicare le cinque caratteristiche a questo specifico negazionismo. Conoscerle può aiutarci a riconoscere notizie false e fuorvianti. Continue Reading »
Climalteranti on Gen 23rd 2018 Mitomania,Negazionisti,Temperature,Uragani
Il freddo dell’inverno nell’emisfero nord del nostro pianeta ha portato, oltre alla neve, il ghiaccio, i raffreddori e le influenze, il solito tweet di Donald Trump, malauguratamente diventato Presidente degli Stati Uniti: “La costa est degli Stati Uniti è investita da un’ondata di gelo e per la vigilia di Capodanno sono attese temperature polari. Potremmo usare un po’ di quel buon vecchio riscaldamento globale per proteggerci dal quale il nostro Paese, e non altri, sta pagando migliaia di miliardi di dollari. Copritevi bene!”
Quest’ennesima idiozia del magnate newyorkese è stata accolta da numerosi articoli, sul web e sui giornali, che hanno spiegato per l’ennesima volta l’errore basilare di Trump, la confusione fra il meteo di una zona molto piccola del pianeta e il clima globale. Interessanti anche i numerosi tweet che hanno scherzato sul tema, ad esempio “Trump twitta come un bambino che odia l’ora di scienze”, “perché c’è la fame nel mondo se io sto mangiando un BigMac?”, “perché fa freddo se il sole è caldo?”, “questa è la cosa più stupida che hai twittato nel 2017, e questo non è poco…”.
Su Il Giornale del 30 dicembre è invece andato in onda il solito distacco dalla realtà, il solito trash intellettuale e morale, ma in modo un po’ diverso dal solito. Continue Reading »
Climalteranti on Lug 17th 2016 Disinformazione,Errori,Giornali,Record,Temperature
In un libretto uscito allegato a il Giornale, il professore dell’Università di Modena ha riproposto le sue solite sciocchezze sul tema del riscaldamento globale. Un’analisi di dettaglio ha contato 112 affermazioni sbagliate, di cui 16 nel primo capitolo, nientemeno che una “Lettera al Papa”.
Nel libretto uscito nelle edicole il 6 luglio con “Il Giornale”, poche settimane dopo il “Mein Kampf”, intitolato “Mezze stagioni, mezze verità. Contro il falso mito del riscaldamento globale”, il Prof. Franco Battaglia ha stabilito un nuovo record, in grado di polverizzare tutte le precedenti prestazioni sue e di altri negazionisti climatici.
Nelle 31 pagine del testo anche questa volta non si trovano nuovi argomenti o tesi scientifiche, molte delle cose scritte sono confutate da anni, a partire dal capitolo a lui dedicato di “A qualcuno piace caldo”. La cosa interessante è anzi che sono riproposti gli stessi argomenti, senza curarsi del fatto che in molti casi sia stata la realtà, e non solo la scienza del clima, a confutarli.
Molti sono i tratti divertenti del libretto, a partire dal Capitolo 1, la “Lettera al Papa” presentata nel preambolo con “Era il giugno 2015 quando alla Casa Santa Marta ricevettero la lettera. Da Francesco a Francesco” (uno dei due Francesco è Battaglia, l’altro è solo il Papa), e che contiene frasi come “Temo, allora, che il diavolo si sia insinuato nei cuori di coloro che L’hanno consigliata” e “credo che a volte non sia stato lo Spirito Santo la Sua guida”. Notare che la versione online della lettera (che si può leggere qui), pubblicata nel settembre 2015, contiene molti numeri diversi da quella del libretto de Il Giornale, anche questi sbagliati.
Nello spirito di servizio di questo blog, ci limitiamo ad una sintetica enumerazione dei 16 evidenti errori presenti nel primo capitolo. Continue Reading »
Climalteranti on Set 24th 2013 Ghiacci,Premio
Come da tradizione, in coincidenza con l’estensione minima dei ghiacci artici (nota 1), i membri del Comitato Scientifico di Climalteranti.it hanno votato il vincitore del premio “A qualcuno piace caldo”. Per l’anno 2012 è risultato essere Antonino Zichichi.
Il premio, che sarà inviato dal Comitato Scientifico al premiato, è una copia del Sommario per i Decisori Politici e del Sommario Tecnico del Quinto Rapporto IPCC-WG1, che sarà disponibile a partire da questo venerdì e sarà stampato nelle prossime settimane.
PREMIO “A QUALCUNO PIACE CALDO” 2012
Antonino Zichichi
Motivazione
Per la perseveranza nel diffondere affermazioni errate o senza fondamento sul tema dei cambiamenti climatici, con argomenti spesso risibili e non supportati da alcuna pubblicazione scientifica sul tema.
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