L’inutile confutazione di un allarmismo inventato
Una tecnica ormai molto sfruttata nel dibattito climatico è piuttosto semplice: consiste nel confutare delle balle spaziali, attribuendole in modo generico agli “allarmisti”, evitando di discutere dei problemi veri.
Un bell’esempio è presente nell’articolo “La terra si scalda ? Una bufala. Lo dimostra il ghiaccio del Polo “.
L’intervistato, Elio Sindoni, confuta la tesi dell’imminente (5 anni !) arrivo del mare a Cortina.
Ma chi avrà mai detto o scritto che “in capo a 5 anni il mare arriverà a Cortina” ? La notizia è nuova e anche sul web non se ne trova traccia. È molto improbabile che una tesi del genere sia stata pubblicata su una qualsiasi rivista anche lontanamente tecnico-scientifica.
Il punto è che Cortina d’Ampezzo si trova a 1200 metri sul livello del mare. La fusione completa di tutti i ghiacci dell’Artico e dell’Antardide potrebbero alzare il livello del mare di circa 70 metri, da dove potrebbe arrivare l’acqua per gli altri 1130 metri ?
La tesi è quindi palesemente infondata, per confutarla non servono i risultati del progetto EPICA , basta la geografia, o forse solo il buon senso.
Come si diceva, l’inutile confutazione di un allarmismo inventato permette di evitare di discutere dei problemi veri, delle vere questioni che potrebbero costituire un allarme.
Non solo perché è una cosa molto seria il problema dell’innalzamento del livello del mare, come se ne parla in questa traduzione di RealClimate disponibile su Climalteranti.it.
Pur se i maestri di sci di Cortina non devono temere di dover insegnare immersioni fra cinque anni, delle previsioni della copertura nevosa a Cortina nei prossimi decenni, sì, forse di questo potrebbero un poco preoccuparsi….
Testo di: Stefano Caserini