Notizie e approfondimenti sul clima che cambiaPosts RSS Comments RSS

Archive for the Tag 'COP'

Un altro passo in avanti verso l’accordo di Parigi

La sessione del negoziato UNFCCC che si è svolta a Bonn da 19 al 23 ottobre è stato un altro momento importante per la costruzione del nuovo accordo di Parigi. Seppur meno note delle COP, è in queste sessioni intermedie che si affrontano i punti critici del negoziato, ed è evidente che le decisioni prese a meno di 40 giorni dall’inizio della COP sono fondamentali.
Come già spiegato in altre occasioni, cosa è successo a Bonn si può desumere dai precisi riassunti dell’IISD, nonché dalle newsletter ECO e in altri articoli disponibili sul web (i giornali italiani non se ne occupano). Su twitter l’hashtag #ADP2 (ADP sta per Ad Hoc Working Group on the Durban Platform for Enhanced Action, è il tavolo negoziale avviato con la COP17 di Durban) è lo strumento per seguire il negoziato e recuperare le impressioni di addetti ai lavori ed osservatori.

Il risultato principale della sessione negoziale di Bonn è una nuova bozza dell’accordo, disponibile sul sito dell’UNFCCC qui. Analizzando il documento finale, di 51 pagine, si evidenzia come questo negoziato intermedio abbia fatto effettivamente registrare progressi positivi, con il reinserimento nel testo di numerosi aspetti e principi che al contrario lo scarno “non-paper”, rilasciato ad inizio ottobre dai Co-chair come base per le discussioni a Bonn, aveva pericolosamente omesso o ridimensionato. Continue Reading »

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Il pressing del G7 per l’accordo per il clima

Il comunicato conclusivo dei lavori del G7 di Schloss Elmau del 7-8 giugno, ha ribadito la necessità di un accordo in materia di cambiamenti climatici. Ma ci sono vere novità ?

 

 

Aumento temperature: il limite “+2°C” non è una novità.

 

titoloGrande enfasi ha avuto sui media l’impegno, contenuto nel comunicato del G7, a limitare l’aumento massimo delle temperature a +2°C (rispetto al livelli medi delle temperature nel periodo pre-industriale): “Forte determinazione ad adottare un protocollo (o altro strumento con forza legale) nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che sia ambizioso, solido, inclusivo e rifletta l’evoluzione delle circostanze nazionali, e che sia infine consistente con l’obiettivo globale di mantenere l’aumento di temperatura al di sotto dei 2°C”.

 

Questo impegno in realtà è da anni alla base del negoziato internazionale sul clima, ed era presente già nel G8 del 2009 a L’Aquila, Continue Reading »

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Il vertice di Durban e i media: notizie a confronto

Ospitiamo un’analisi, effettuata da alcuni studenti del Master di comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste, di come i quattro principali quotidiani e la blogosfera hanno seguito la conferenza di Durban: poca attenzione, alcuni buoni articoli, molte lacune. È andata meglio sul web.

Introduzione

Giudizio sui suoi risultati a parte, il vertice di Durban resta un passaggio fondamentale per capire com’è affrontato il problema dei cambiamenti climatici. Altrettanto importante è capire in che modo i media e la blogosfera raccontano queste vicende – quale percezione restituiscono al pubblico: per fare questo abbiamo analizzato i principali quotidiani e alcuni blog, cercando di evidenziare i punti di vista prevalenti, l’attenzione dedicata o meno al vertice e in quali specifiche modalità.

La Repubblica

I primi articoli dedicati al vertice (“E sul clima arriva il tradimento Usa. La legge di Obama frenata dal Senato” – 29 novembre, p. 23) presentano due elementi di interesse: per quanto riguarda la riuscita del vertice le aspettative sono tendenzialmente negative. Secondo quanto riportato, diversi fra i Paesi coinvolti – Stati Uniti, Canada, Russia e Giappone in particolare – non sembrano intenzionati a voler sottoscrivere accordi vincolanti in grado di proseguire il cammino cominciato con il protocollo di Kyoto. Inoltre un’intervista con Corrado Clini che presenta sia il vertice di Durban che il neo-ministro per l’ambiente – in carica da poche settimane – e con lui le posizioni politiche del nuovo governo sui temi ambientali. Continue Reading »

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L’importanza degli accordi di Durban

Molti articoli sull’esito della conferenza di Durban pubblicati sui quotidiani italiani mostrano come numerosi giornalisti e opinionisti sappiano poco dei negoziati internazionali sul clima.
I negoziati sul clima hanno una storia e una scomoda complessità, da cui bisogna partire per comprendere l’importanza di quanto approvato dalla COP17 a Durban.
Un post un po’ più lungo del solito, per augurare al meglio un buon 2012.


Le opinioni sono, ovviamente, tutte legittime. Ma devono tener conto dei fatti, di quanto è successo. Possiamo pensarla diversamente sul futuro delle politiche climatiche o su quanto grave sia il ritardo della politica. Possiamo ritenere che un vertice del genere sia una sceneggiata che lascia intatti gli interessi fossili costituiti. Ma quanto si è deciso o non deciso a Durban dovrebbe essere un fatto condiviso.
Se un giornalista (Massimo Gaggi, Corriere della Sera del 11 dicembre) scrive che quello di Durban è stato più un megaconvegno sulle sfide che attendono il genere umano che un vero negoziato…, non esprime una legittima opinione, ma disinforma su quanto è successo per due settimane. Non essendo presente, probabilmente immagina una riunione in cui molti partecipanti, dopo aver fatto capire che non volevano mettersi d’accordo, se ne sono andati in giro o in safari, e qualcuno rimaneva a raccontarsi storie sul futuro del pianeta.
A Durban invece ci sono state trattative lunghe e complesse: chi vi ha assistito o partecipato e ha fatto notte per discutere, un po’ si arrabbia a leggere quelle affermazioni. Continue Reading »

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E’ la volta di Radio Maria: le vie della disinformazione sono infinite

A non sapere che si tratta di missionari, verrebbe da immaginarseli tutti schierati davanti alla CNN pronti a stappare una bottiglia di spumante per ogni segnale di possibile fallimento del summit di Copenhagen.
Mi riferisco alla redazione di AsiaNews, l’agenzia del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) nata nel 1986 e specializzata sull’Asia: pubblicano una rivista, gestiscono un sito internet e curano una rubrica informativa su Radio Maria; dovrebbero occuparsi di “società, culture e religioni” ma da questa estate hanno iniziato ad interessarsi anche alle tematiche climatiche, tanto è vero che lo scorso 7 dicembre si sono dedicati in grande stile all’apertura della COP15, dedicandole sia una trasmissione radiofonica sia un articolo sul sito.
Rispetto all’articolo la trasmissione radiofonica era molto più ricca di dettagli e di acute asserzioni ad ampia portata, ma il tono e il senso dell’intervento è in ogni caso ben rappresentato da quanto si può ancora leggere sul sito, a partire dal titolo: “Apre la Conferenza di Copenhagen sul clima, fra business e manipolazioni“. Quello che inizia come un tranquillo articolo di cronaca internazionale si trasforma molto rapidamente in un allarmato resoconto di come a Copenhagen i grandi della terra stiano iniziando a mercanteggiare sulla pelle dei Paesi in via di sviluppo… proprio quello sviluppo che potrebbe proprio essere frenato dai tagli alle emissioni di CO2. Continue Reading »

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