Notizie e approfondimenti sul clima che cambiaPosts RSS Comments RSS

Archive for Settembre, 2012

I distacchi rocciosi in alta montagna e il ruolo dei cambiamenti climatici

In attesa di capire se anche il recente crollo della croce dell’Ortles a 3905 m sia una conseguenza diretta dei cambiamenti climatici, e prendendo dunque spunto dalla notizia, vorrei fornire alcune indicazioni sulle ricerche scientifiche attualmente in corso in questo ramo relativamente nuovo della geomorfologia. Ho avuto l’occasione di partecipare ad un’interessante conferenza tenuta lo scorso 23 Agosto ad Argentière, sul versante francese del Monte Bianco, ironia della sorte proprio durante una delle settimane più calde mai sperimentate in loco (temperature massime di 35°C a 1000 m di altezza).

Ludovic Ravanel, giovane ricercatore francese esperto di geomorfologia, nonché guida alpina, studia il permafrost in ambiente montano, ovvero tutto il materiale litosferico la cui temperatura permane inferiore agli 0°C per almeno due anni. Questo concetto si applica dunque non solo al terreno, cosa forse più familiare ai non esperti del settore, bensì anche alla roccia, ed in particolare alle ripide pareti in alta montagna. La soglia degli 0°C è naturalmente legata allo stato fisico dell’acqua potenzialmente presente, ed in particolare al fatto che, quando si parla di presenze interstiziali tra strati di roccia, il ghiaccio assolve alla funzione di collante tra gli stessi, mentre l’acqua al contrario ne può causare il distacco e/o lo scivolamento relativo. Continue Reading »

5 responses so far

Assegnato il premio “A qualcuno piace caldo” 2011

In seguito alla votazione effettuata dai membri del Comitato Scientifico di Climalteranti.it, i vincitori del premio “A qualcuno piace caldo” per l’anno 2011 sono risultati essere Luigi Vigliotti e la rivista Sapere.
Il premio che sarà inviato dal Comitato Scientifico ai premiati è una copia del libro “Il pianeta che scotta. Capire il dibattito sui cambiamenti climatici“, di Luca Fiorani e Antonello Pasini.

 

 PREMIO “A QUALCUNO PIACE CALDO” 2011

 

Luigi Vigliotti e

 

Motivazione

Per aver rispettivamente scritto e pubblicato (nel numero di febbraio 2011) un incredibile articolo intitolato “Un futuro con ghiaccio e seltz”, contenente numerosi errori, notizie e argomenti infondati sulla scienza del clima, a partire dal sottotitoloL’allarme “Global Warming ha motivazioni in buona parte culturali e potrebbe distoglierci dall’eventualità, questa sì scientificamente certa, di una prossima glaciazione”. Continue Reading »

21 responses so far

Dal suolo arido al grande caldo

I dati dell’estate 2012 mostrano come esista un intreccio fra la scarsità di precipitazione e il ripetersi di ondate di calore, ma anche una sorta di reazione a catena che porta l’atmosfera in condizioni sempre meno favorevoli ai temporali estivi. Se questo comportamento dovesse proseguire, come peraltro indicato negli scenari di cambiamento climatico per la zona Mediterranea, gli impatti sull’agricoltura in pianura padana potrebbero essere pesanti.

Come anticipato alla fine del precedente post, parallelamente all’aumento della temperature massime estive, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo declino dell’umidità del suolo, soprattutto nei terreni della pianura padana. Questo risulta chiaro dall’analisi dei dati dei sensori installati nel terreno che nell’estate 2012 hanno registrato valori inconsueti in Emilia Romagna. Per valutare a titolo esemplificativo il rapporto fra umidità del suolo e temperatura dell’aria abbiamo scelto la stazione meteorologica di  S.P. Capofiume (BO), appartenente ad ARPA-SIMC, che essendo situata in aperta campagna e libera da influenza di edifici, ben rappresenta le condizione tipiche della pianura Padana centrale. Inoltre, essendo spesso luogo di campagne di misura e di radiosondaggio, possiede anche una ricca serie di sensori anche nel terreno. Nel grafico di figura 1 viene mostrato per esempio l’andamento dell’umidità del suolo negli ultimi 12 anni, simulato su questa stazione, con il modello di bilancio idrico CRITERIA. Si nota come dal 2011 l’umidità nei primi due metri di terreno sia in continua decrescita a fronte delle scarse precipitazioni, e come questa stia raggiungendo livelli minimi, peggiori anche delle recente e severa siccità del 2007. Continue Reading »

22 responses so far

Un’altra estate rovente e siccitosa sull’Emilia-Romagna

Dopo l’estate del 2003, attribuita all’eccezionale persistenza di un promontorio anticiclonico sul Mediterraneo, siamo oggi di nuovo alle prese con condizioni simili e del tutto anomale rispetto al clima del passato.

Si sa in Italia d’estate fa caldo, ma l’estate 2012 è, meteorologicamente parlando, speciale. Abbiamo assistito al susseguirsi di forti ondate di caldo intervallate da periodi relativamente più freschi  ma con temperature massime quasi sempre superiori alla media climatologica. E’ ormai da qualche anno che le ondate di caldo sulla nostra regione, e sul Fig. 1Nord-Italia, si stanno intensificando. Come si può vedere dalla figura 1, è evidente un progressivo aumento delle temperature estive sull’Emilia-Romagna ad iniziare dagli anni 1980, con una decisa accelerazione dalla metà degli anni 90’.

Figura 1: Anomalia della media delle temperature massime estive (Giugno, Luglio, Agosto) rispetto alla climatologia di riferimento 1961-1990

 

 

 

 

 

Quest’anno però abbiamo assistito ad un’ulteriore impennata, con temperature in alcune zone  comparabili con quelle del 2003 (figura 2).

Continue Reading »

5 responses so far


Translate