RecordStatisticheTemperature

2016, terzo – e straordinario – record consecutivo delle temperature

Iniziamo il nuovo anno proponendo come consuetudine l’analisi delle temperature medie globali dall'analisi dei dati grezzi e grigliati NCEP/NCAR relativi alle temperature all'anno appena terminato. Il 2016 straccia tutti i record e risulta per il terzo anno di fila l'anno più caldo dall'inizio delle misure. È un risultato ampiamente previsto da diversi mesi, e rappresenta un record straordinario favorito anche dall'intenso episodio di El Niño, che pur nella sua parabola discendente ha influenzato nettamente i valori termici della prima parte dell'anno. Il valore dell'anomalia complessiva è pari a +1,3°C rispetto al periodo 1880-1909, il più vicino al periodo pre-industriale.

Due anni fa, in questi giorni, l'analisi dei dati rivelava come, “finalmente”, il 2014 fosse risultato l'anno più caldo dall'inizio delle misure. Diciamo “finalmente” perché in questo modo si poneva una pietra sopra l'annosa ed insulsa querelle sulla presunta “fine” del riscaldamento globale. Un anno fa, tra lo sbigottimento generale dei non addetti ai lavori, il 2015 risultò per la seconda volta consecutiva l'anno più caldo. I climatologi, in realtà, erano preparati da mesi al secondo record consecutivo, in quanto avevano previsto il ruolo di feedback positivo del fenomeno El Niño, esploso in tutta la sua potenza nel corso dell'anno. Il record era parso ormai ineludibile già a fine autunno 2015, vista l'enorme anomalia termica positiva accumulata nei primi nove mesi dell'anno. Ma il valore numerico continuò a crescere fino al termine dell'anno, con anomalie rilevanti anche nei mesi invernali, e il computo complessivo, rapportato all'inizio del secolo, portò all'incredibile valore di circa +1 °C. Praticamente metà della soglia di 2°C considerata per tanti anni dalle politiche del clima e due terzi del valore massimo di 1,5°C introdotto dall’Accordo di Parigi. (altro…)

MitigazioneProtocollo di KyotoRecensione

Return of the river: l’epopea del fiume Elwha e delle sue dighe

Ambientato nello stato di Washington, USA, il documentario racconta l’epopea del fiume Elwha, imbrigliato da impianti idroelettrici fin dai primi del ‘900 e il lavoro di scienziati, politici e comunità locali per restituirlo alla condizione originale. Interessante per riflettere sui conflitti fra i diritti umani, la salvaguardia dell’ambiente e il necessario aumento della produzione di energia rinnovabile.

Il film Return of the River segue per quattro anni il progetto di rimozione di due impianti idroelettrici (dam removal) sul fiume Elwha, iniziato nel 2011 con l’abbattimento della diga di Elwha e terminato nel 2014, con quello della diga del Glines Canyon. Prodotto da Sarah Hurt, per la regia di John Gussman e Jessica Plumb, è ora disponibile in HD e può essere acquistato in DVD o affittato per la visione singola.

La storia. Il fiume Elwha è situato nel Parco della Olympic Peninsula, nello stato di Washington, pochi km a nord di Seattle. Nel tardo ‘800, la conquista dell’ovest e la necessità di legna per costruzione e di energia spinse i coloni americani ad occupare l’area della penisola, di fatto invadendo l'habitat della tribù indiana degli Elwha Klallan, stanziali del posto. Già nel 1910 la costruzione della diga di Elwha (seguita nel 1926 dalla diga di Glines Canyon) portò alla regimazione del fiume, con il successivo utilizzo delle acque per scopi idroelettrici. Le dighe portarono ad un rapido sviluppo della popolazione locale, ma il prezzo ambientale e sociale da pagare fu da subito chiaro. Gli sbarramenti fluviali bloccarono le migrazioni dei salmoni, interruppero il flusso di sedimenti e legna, oltre a provocare la sommersione di abitazioni e siti sacri per le tribù locali.   (altro…)

FilmRecensione

Before the flood, un film da vedere

L’attore e produttore Leonardo di Caprio e il regista Fisher Stevens hanno realizzato un bel film-documentario sul tema del cambiamento climatico, intitolato “Before the flood - Punto di non ritorno”, che può essere visto gratuitamente qui in italiano  (e qui in inglese), noleggiato o acquistato su diverse piattaforme (qui). 

Il film-documentario racconta il viaggio di Di Caprio come ambasciatore delle Nazioni Unite sul tema del cambiamento climatico, un racconto interessante, ricco di contenuti ma soprattutto di immagini mozzafiato: un collage di riprese eccezionali sui ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide, sulle alluvioni, sulla distruzione delle barriere coralline. Ma anche sui villaggi indiani poveri di energia, sulla Gigafactory Tesla, sulle assemblee dell’ONU. (altro…)

AccordoCOPINDCNegoziazioni

I risultati di Marrakech

Fronte politico unito alla COP22 sull’irreversibilità dell’azione climatica, con alcuni progressi nei negoziati tecnici.

La COP22, la 22° sessione della Conferenza della Parti della Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici che si è svolta a Marrakech dal 7 al 18 novembre, ha visto un leggero calo del numero di partecipanti ed ha riscosso inevitabilmente meno interesse mediatico della precedente COP21, culminata dall’Accordo di Parigi.

La COP22 ha visto l’approvazione dell’Alleanza di Marrakech per l’azione climatica globale, della una Dichiarazione dei Capi di Stato ma anche moltissimi altri documenti (25 documenti della COP22 propriamente detta, derivante direttamente dalla Convenzione Quadro, 8 della CMP – il meeting delle parti del Protocollo di Kyoto e 2 del CMA - il meeting delle parti dell’Accordo di Parigi, riunito per la prima volta). Tutti testi difficilmente comprensibili per chi non segue nel dettaglio il negoziato. (altro…)

NegoziatoScenari

L’effetto-Trump sulle politiche sul clima

Secondo alcune voci ed alla luce di quanto dichiarato in campagna elettorale, il Presidente-eletto Donald Trump sarebbe pronto a silurare pubblicamente l’Accordo di Parigi. Ma può effettivamente abbandonarlo? E soprattutto, conviene agli USA? Donald TrumpNegli ultimi giorni molto si è discusso circa le potenziali conseguenze sull’Accordo di Parigi derivanti dall’elezione di Donald Trump come prossimo Presidente degli Stati Uniti; e alla COP22 di Marrakech, conclusasi il 19 novembre, si sono rincorse voci secondo cui Trump sia pronto ad annunciare al mondo il prossimo “abbandono” dell’Accordo da parte degli USA. Ma può veramente farlo? Sia chiaro, fornire una risposta lineare a tale quesito è tutt’altro che semplice. Ciononostante, è possibile affrontare la questione ragionando su due livelli: il primo, quello prettamente legale dell’Accordo; il secondo, quello “pratico”, relativo agli impegni. Per comprendere appieno gli scenari, è però necessaria innanzi tutto una premessa circa la natura dell’Accordo di Parigi: trattasi infatti di un accordo internazionale, legalmente vincolante, entrato ufficialmente in vigore e ratificato ad oggi da 113 Paesi; inoltre, l’Accordo si colloca all’interno della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, ovvero il Trattato originatosi dalla Conferenza di Rio del 1992 ed entrato in vigore nel 1994. (altro…)
DibattitoNegazionismo

Le obiezioni legittime, e quelle illegittime

Paolo Mieli ha scritto sul Corriere della Sera del 7 novembre 2016 un editoriale (I dati, i dubbi e gli eccessi sul cambiamento climatico) davvero strano. Nella prima parte ci sono diverse affermazioni sensate (ad esempio: “è del tutto ragionevole che, sia pure a titolo precauzionale, vengano prese misure anche drastiche per combattere il global warming”); nella seconda parte ci sono molte inesattezze, ragionamenti fallaci e fatti non veri.

Qui di seguito ci concentriamo solo su alcuni dei passaggi (in seguito in corsivo) più infondati dal punto di vista scientifico, e rimandiamo ad altre analisi (su Oca Sapiens e Valigia Blu) per disamine più complete. Vogliamo pensare che Paolo Mieli sia semplicemente poco preparato nel campo, e speriamo che quanto scriviamo di seguito possa essergli utile.

“È invece irrazionale dar retta ai sostenitori della tesi che questo sia un campo delle certezze assolute (tra loro molti attori cinematografici, spiccano per spirito militante Leonardo DiCaprio e Arnold Schwarzenegger).” (altro…)

GhiacciImpatti

Due ghiacciai d’alta quota collassano in Tibet: nuovi effetti del cambiamento climatico?

Il ritiro dei ghiacciai d’alta quota per fusione della parte terminale è un fenomeno ampiamente diffuso a livello globale. Durante l’estate sono però avvenuti in Tibet i collassi catastrofici di due ghiacciai adiacenti. Ed hanno sorpreso tutti.

Lo scorso 17 luglio era probabilmente un giorno estivo come tanti altri sugli aridi pascoli d’altissima quota nei pressi del lago Aru nella parte nord-occidentale del plateau Tibetano, in Cina (Fig. 1).

 

Fig. 1 Mappa dell’altopiano tibetano con la posizione del lago Aru indicata dal segnaposto rosso (fonte: Google maps). (altro…)

AdattamentoCatastrofismoRecensione

Tra Enciclica e Accordo di Parigi: addio ai fossili, benvenuta resilienza

L’ultimo, già premiato, libro di Luca Lombroso apre il dibattito a temi nuovi, dando una spallata al passato.

Se nel suo precedente “Dipende da Te, 101 cose da fare per salvare il pianeta e vivere meglio” il meteorologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso mostrava come sia possibile “coltivare il proprio giardino”, anche in assenza di grandi accordi internazionali, nel nuovo libro “Ciao fossili. Cambiamenti climatici: resilienza e futuro post carbon”  (Edizioni Artestampa, 256 pagine) Lombroso descrive invece il cielo che si sta sgombrando tra Enciclica, Accordo di Parigi e modifiche di fondo dello scenario economico-sociale.

Sempre con capitoletti brevissimi di 1-2 pagine, che alternano ragionamenti a slogan di sintesi. Non senza posizioni originali che sollecitano il dibattito. (altro…)

AccordoNegoziazioni

Settimane importanti per il clima

Nelle ultime settimane sono avvenuti tanti fatti importanti, se non di portata storica, per le politiche sul clima. Un breve riassunto.   Limiti alle emissioni dell’aviazione Il 27 settembre è stato raggiunto il primo accordo di limitazione delle emissioni dei trasporti aerei internazionali, approvato nell’assemblea ICAO (l’organizzazione internazionale dell’aviazione civile). L’accordo è basato su uno schema di riduzione e compensazione delle emissioni, chiamato CORSIA, che prevede di stabilizzare ai livelli del 2020 le emissioni di CO2 di questo settore in forte crescita. Dettagli qui e qui. (altro…)
DisinformazioneNegazionismo

L’Agente Betulla contro l’Accordo di Parigi

Sono questi giorni cruciali per il negoziato internazionale sul clima. Dopo la ratifica dell’Accordo di Parigi da parte dell’India e quella ormai probabile, il prossimo venerdì, da parte dell’Unione Europea, sarà raggiunta la quota minima di emissione (55%) che sancisce l’entrata in vigore l’Accordo di Parigi (il numero di paesi sono già più di 55). L’articolo 21 dell’Accordo prevede infatti che l’accordo “entri in vigore a trenta giorni dalla data di avvenuta ratifica da parte di almeno 55 Parti della Convenzione, le cui emissioni di gas climalteranti rappresentino almeno il 55% delle emissioni globali” (tradurre); quindi l’entrata in vigore formale sarà il 6 novembre, il giorno di inizio della COP22 a Marrakech. È un altro grande successo del negoziato sul clima, da festeggiare adeguatamente, e su cui torneremo in un prossimo post.   Che questo sia questo un momento storico lo si può capire anche dall’apertura di prima pagina e dalle due intere pagine dedicate alla ratifica dell’Accordo di Parigi da un quotidiano nazionale, Libero. Tre articoli di chiaro stampo negazionista e contrari alle politiche sul clima, firmati da Renato Farina, Marco Gorra e Tommaso Montesano. Articoli spazzatura come non se ne leggevano da tempo, con errori, falsità e dati inventati. (altro…)
Come comunicare la crisi climatica ai disimpegnati
Comunicazione

Come comunicare la crisi climatica ai disimpegnati

Una guida realizzata nell’ambito del progetto europeo NoPlanetB fornisce utili suggerimenti su come sensibilizzare sul cambiamento chi oggi lo considera un tema secondario.   Diversi segnali suggeriscono come negli ultimi anni la scienza in generale sia stata messa sempre più in discussione, sia da parte dell’opinione pubblica che da alcuni settori politici e mediatici, sulla scia di una generale messa in discussione di alcuni valori ai quali eravamo abituati, fra cui inclusione, democrazia, un ruolo super partes delle istituzioni pubbliche....
Immaginre sulla Neutralità climatica 100%
EnergiaMitigazione

100% di elettricità rinnovabile è possibile

Un rapporto mostra in 40 punti come la decarbonizzazione del sistema elettrico solo con energia rinnovabile non solo sia possibile, ma può essere realizzata in diversi modi, caratterizzati da alcuni elementi comuni.   È stato recentemente presentato Il Rapporto “Elementi per un’Italia 100% rinnovabile”, promosso dalla Rete 100% Rinnovabili, preparato e sottoscritto da 25 docenti e ricercatori italiani, che mostra come sia possibile e conveniente decarbonizzare la produzione di elettricità utilizzando unicamente fonti energetiche rinnovabili. Il documento discute le leve...
Copertina di "Manuale di psicologia"
Psicologia

Il manuale di psicologia climatica: una guida per affrontare l’impatto psicologico della crisi climatica ed ecologica

Negli ultimi anni, la crisi climatica ed ecologica è passata da questione scientifica e politica ad una vera e propria emergenza di salute pubblica. L’aumento degli eventi estremi e delle loro conseguenze disastrose ha effetti su scala globale, con gravi ripercussioni sulla salute fisica (Filippini et al., 2024) e mentale (IPCC, 2022; Charlson et al., 2021: Cianconi et al. 2023).   Il Manuale Oltre all’aumento di disturbi psichiatrici come il disturbo post-traumatico da stress e la depressione maggiore dopo eventi...
Convegni

Scenari climatici tra decarbonizzazione spinta e punti di non ritorno

Lo scorso 2 dicembre 2024 si è svolto presso il Politecnico di Milano l’evento “Scenari climatici tra decarbonizzazione spinta e punti di non ritorno”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con climalteranti.it, dal cui comitato scientifico provengono numerosi dei relatori intervenuti. Nel seguito è riportata una sintesi di alcuni interventi. La registrazione dell’evento è disponibile qui, mentre le slide presentate dai relatori durante la conferenza sono scaricabili qui.   Segnali di ottimismo in tempi bui L’intervento iniziale di Mario Grosso...
Accordo di ParigiAcidificazioneRecordRicordiStatisticheTemperatureTipping point

Il clamoroso e preoccupante record delle temperature medie globali nel 2024

Le consuete analisi di inizio anno sui dati della NOAA/NCEP e, per confronto, su quelle relative ad altri tre database climatici, concordano sul fatto che, per il secondo anno consecutivo (ma come anche successo nel 2019 e nel 2020), l’anno appena trascorso è risultato il più caldo da quando si misurano le temperature. L’aumento di temperatura di +1,54 °C rispetto al periodo preindustriale è un dato molto preoccupante, ma ancora non implica il superamento del limite previsto dell’accordo di Parigi....
Auto elettricaTrasporti

L’auto termica green di Francesco Giavazzi non esiste

Fra gli autori delle panzane che inquinano il dibattito sulla transizione energetica, si è aggiunto lo storico editorialista del Corriere della Sera Francesco Giavazzi, che in un editoriale del 28 dicembre 2024 ha sostenuto una tesi facilmente confutabile, la presunta esistenza di auto a combustione interna in grado di emettere poche decine di grammi di CO2 per km, ossia l’80-90% in meno di quelle oggi circolanti. Il contesto è un articolo intitolato “Le scelte (utili) sui conti” in cui lo...
Auto elettrica al caricamento
Auto elettricainattivismoTrasporti

Il fuoco amico, una forma di inattivismo climatico: 2/ l’opposizione alle auto elettriche

Le emissioni di CO2 dai trasporti sono le uniche ad essere sostanzialmente aumentate in Europa nel periodo 1990-2022 (+26%). Il contributo del trasporto su strada è oggi pari al 70% delle emissioni da trasporto, e all’interno di quest’ultimo il peso delle automobili è pari al 60% (dettagli e infografiche disponibili qua). In Italia un quarto delle emissioni è dovuto ai trasporti, e le automobili italiane emettono circa 60 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, una cifra pari alle emissioni...
COPfinanzaNegoziazioni

Finanziamenti e meccanismi di supporto all’azione climatica: alcuni risultati della COP29

Moltiplicati per tre gli impegni finanziari dei paesi sviluppati per favorire l’azione sul clima, menzionati le migliaia di miliardi a cui si dovrà arrivare, approvate le basi dei meccanismi di mercato e di trasferimento internazionali dei crediti, lanciato il miglioramento della nuova piattaforma per i meccanismi non di mercato: avanzamenti utili ed importanti. In attesa del rilancio degli impegni nazionali previsto nel 2025.   La COP29 che si è svolta a Baku dall’11 al 24 novembre è stata una COP...
Eventi estremiImpatti

Cerchiamo di metterci in tempo le mani

La catastrofica alluvione che ha colpito la zona di Valencia ha costretto molti mezzi di informazione ad occuparsi del legame fra riscaldamento globale e l’aumento dell’intensità degli eventi estremi di precipitazione. Come noto, si tratta di un legame da tempo messo in luce dai climatologi (si veda ad esempio il libro Tempeste di James Hansen, pubblicato nel 2008), evidenziato chiaramente nella letteratura scientifica, e ben riassunto dall’ultimo rapporto IPCC, come già discusso qui. In diverse trasmissioni televisive (ad esempio qui...
inattivismo

Il fuoco amico, una forma di inattivismo climatico: 1/ l’opposizione alle energie rinnovabili

Climalteranti ha sempre contrastato il negazionismo climatico, sia confutando le argomentazioni più fallaci sulle cause del riscaldamento globale in corso, sia contrastando chi vuole ritardare l’azione di mitigazione dei cambiamenti climatici. Negli ultimi tempi però sta emergendo, anche tra persone attivamente schierate a favore della tutela dell’ambiente, una tendenza verso sforzi inadeguati, in grado di indebolire la già insufficiente lotta alla crisi climatica; il che costituisce una minaccia probabilmente ancora più subdola, una forma di vero e proprio “inattivismo climatico”....