2015, nessun picco di riscaldamento previsto
Un articolo di Repubblica contiene in un box redazionale due errori di segno opposto sul futuro del clima del pianeta.
Su Repubblica di venerdì 4 maggio 2012 è stato pubblicato un interessante articolo del corrispondente dagli Stati Uniti, Federico Rampini, intitolato “Il complotto del clima”
L’articolo ha avuto una grande visibilità, con attacco in prima pagina di spalla (titolo “Il complotto per negare l’allarme clima”), e tre pagine intere dell’inserto R2, che ospitava anche un articolo di Mark Hertsgaard intitolato “Pensano solo ai profitti e non al futuro dell’umanità”.
L’articolo è la recensione di un libro appena uscito negli USA (non ancora in Italia, purtroppo), “Private empire”, in cui l’autore Steve Coll racconta con una approfondita inchiesta “il ruolo sistematico del gruppo petrolifero nel falsificare per anni la scienza sul cambiamento climatico, finanziare ogni sorta di teorie negazioniste, influenzando l’opinione pubblica e interferendo sul dibattito politico americano”.
La frase sopra riportata è presente nell’articolo di Rampini, e va intesa nel senso che la scienza del clima proposta da ExxonMobile era falsa; a scanso di equivoci, è meglio ricordare che la scienza del clima vera, cioè quella sintetizzata nei rapporti IPCC, non è stata falsificata, nonostante gli sforzi e i finanziamenti delle lobby petrolifere.
Non è una notizia particolarmente nuova, in quanto l’azione delle lobby USA per cercare di confondere l’opinione pubblica sui pericoli del pianeta era già stata raccontata in libri, film, rapporti e specifici siti web; ma questa corposa indagine è senz’altro benvenuta e ancora utile. Continue Reading »