Fa caldo sul Serio: l’aumento della temperatura nei fiumi alpini
Un incremento delle temperature nei torrenti e fiumi alpini, in risposta alle elevate temperature dell’aria, mette a repentaglio le specie fluviali più delicate, soprattutto i salmonidi. Si riporta qui il caso del Serio, fiume bergamasco studiato dal personale del Climate-Lab del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Università degli Studi Milano-Bicocca.
Nei fiumi e nei torrenti montani, gli ecosistemi sono potenzialmente soggetti a rischi in risposta ai cambiamenti climatici.
Da un lato, la potenziale variazione dei deflussi in alveo, in risposta alle variazioni climatiche, può contribuire a modificare la qualità degli habitat fluviali.
Dall’altro, il probabile aumento delle temperature potrebbe condurre a regimi idro-termici non sostenibili per la fauna ittica ed in generale per tutti gli organismi acquatici.
Alcuni studi recenti hanno indagato gli effetti che la temperatura dell’acqua può avere sugli organismi acquatici, sullo sviluppo embrionale, sulla capacità di nutrirsi, di crescere e di vivere.
Da un lato, i limiti di temperatura regolano la sopravvivenza e distribuzione delle specie. Gli individui di ogni specie ittica sopravvivono entro un range di temperatura, delimitato da soglie superiori ed inferiori. Tali limiti non sono in genere definiti da una temperatura fissa, ma da una temperatura di acclimatamento dipendente dalle condizioni locali. Tuttavia, valori superiori ai 20 °C sono in genere da considerare critici.
Dall’altro lato, malattie specifiche possono essere collegate alle alte temperature. Nelle Alpi europee si sta diffondendo rapidamente la malattia proliferativa renale, meglio conosciuta come PKD (Proliferative Kidney Disease). Innescata da parassiti presenti nei macro-invertebrati acquatici predati dai Salmonidi, viene considerata una delle più serie e dannose patologie dei Salmonidi stessi, in Europa e Nord America. Si tratta di una malattia sistemica ad andamento stagionale, caratterizzata da un anomalo ingrossamento del rene e della milza, spesso mortale per il pesce. Continue Reading »