Che vi prende, gente?
Pubblichiamo la traduzione di un testo di Bill Maher pubblicato sul blog del Huffington Post
Un modo irriverente per presentare un tema serio di cui si è già parlato, la presunta esistenza di due tesi contrapposte sul riscaldamento globale, e i sondaggi che segnalano molte persone non convinte dell’esistenza del riscaldamento globale (in realtà la fondatezza di molti sondaggi è discutibile, come è spiegato in questo articolo).
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Nuova regola: Al Gore deve fare il sequel del suo film sul cambiamento climatico e intitolarlo “Una verità sconveniente 2: che c**** vi prende, gente?”
Una manciata di sondaggi deprimenti rivelano che un sacco di gente comincia a credere che il riscaldamento globale è una truffa – e questa volta non siamo soltanto noi. Sono sempre accusato di odiare l’America e di darle della stupida, quindi questa sera prendo il tempo di odiare l’Inghilterra e di darle della stupida. Perché adesso gli inglesi non credono al riscaldamento globale neanche loro. Li pensavo più intelligenti, nel paese di Newton e di Darwin. E li lasciamo costruire le nostre piattaforme petrolifere esplosive!
I motivi per cui la gente non crede al riscaldamento globale fanno ancora più paura. Uno dei principali, stando ai sondaggi, è che l’inverno è stato molto freddo e nevoso. Come dire che il sole non c’è perché ieri sera è venuto buio. O che la mia macchina non c’è perché non trovo più le chiavi. Il problema è la nostra smania di voler sempre mettere sullo stesso piano i due lati della questione, tanto più se un lato ha molti soldi. Significa che dobbiamo sempre far finta che le verità siano due, e che il lato che non sa niente abbia qualcosa da dire. Da questo lato del dibattito: tutti gli scienziati del mondo; dall’altro il signor Testadirapa.
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Qui il dibattito non c’è, soltanto scienziati contro non scienziati, e siccome si parla di scienza i non scienziati non possono votare. Non possiamo decidere tutto con sondaggi di massa. Il fatto che la maggioranza della gente creda a una cosa non la rende vera. E’ una fallacia detta argomentum ad numeram, l’idea che una cosa è vera perché sono più numerosi quelli che ci credono. Come in: mangiate merda che 20 trilioni di mosche non possono sbagliare.
O prendiamo un recente titolo di giornale “gli annunciatori del bollettino meteo in TV sono divisi sul riscaldamento globale”. Chi se ne frega! La mia annunciatrice è un tipa con grosse tette che prima recitava in una soap opera di Telemundo. Media, per favore, potete smetterla di schierare gli ignoranti contro gli esperti e di chiamarlo “dibattito”? L’altro giorno ho visto un professore dell’Union of Concerned Scientists confrontare un illustre esperto di Tea Party la cui brillante analisi, uscita sulla prestigiosa rivista Ricerca in Arrampicate sugli Specchi, è che le scienze del clima non vanno insegnate a scuola perché i ragazzi si spaventano. E così deve essere. Spero che se la facciano addosso.
L’ultimo decennio e anno e mese sono tutti i più caldi mai registrati. E poi ci sono gli oceani uccisi, le alluvioni, gli uragani categoria 5, le ondate di calore, gli incendi di foreste e l’acqua che scarseggia. Quisquiglie del genere, eppure c’è chi nega e dice che è solo una teoria. Come quella della gravità. Per fare progressi, ci sono cose che non vanno rimesse in discussione, così si può passare alla successiva. L’evoluzione è rimasta in discussione finché non è prevalso il consenso degli scienziati.
Quando avevo sei anni, era in discussione come nascono i bambini. C’erano teorie contrapposte e nessun consenso: per alcuni li portava la cicogna, per altri si compravano in ospedale, secondo i ragazzini cattolici li portava lo Spirito santo, e uno diceva che le donne avevano davanti una specie di patta, la chiamava così, nella quale gli uomini mettevano il pene. Quella sembrava la teoria meno probabile. Eppure a 11 anni, anche se nessuno aveva mai visto la patta, era prevalsa la teoria del pene e della vagina, era finita la discussione.
Un cambiamento climatico devastante sta avvenendo in tutto il mondo, che telefoniate per partecipare al sondaggio oppure no. La pioggia non si vota. Quello che è reale è reale e, piaccia o meno, nessuno può cambiare la natura della realtà. A meno di non fumarsi qualcosa.
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Testo di Bill Maher. Traduzione di Sylvie Coyaud (grazie !)
41 responses so far
Moolto divertente.. in particolare i passaggi
“per favore, potete smetterla di schierare gli ignoranti contro i colti e di chiamarlo “dibattito”?”
e
“I motivi per cui la gente non crede al riscaldamento globale … che l’inverno è stato molto freddo e nevoso. Come dire che il sole non c’è perché ieri sera è venuto buio”.
Ora che fa bello caldo sarebbe un bell’esercizio andarsi a leggere gli articoli di quest’inverno, con molti blogghettari testedirapa che sprecavano l’ironia sul freddo che faceva…
Purtroppo andremo avanti ancora a lungo con questo ping-pong dovuto a estati calde e inverni freddi:
http://www.sciencedaily.com/releases/2010/06/100611145451.htm
http://www.sciencedaily.com/releases/2010/06/100611093710.htm
Argumentum ad numeram? Ma come? Se solo ieri lo si usava per aver ragione!
Mai lette tante idiozie in cosi’ poche righe! Irriverente? No, semplicemente superficiale:”da un lato tutti gli scienziati del mondo…”, “ci sono cose che non vanno rimesse in discussione”, “e’ prevalso il consenso”.
Che vi prende gente? Al Signor Bill consiglio di bere meno aperitivi o aggiungere piu’ tabacco prima di scrivere. Ma lo faccio molto cordialmente
Teo
@Stefano C.
ups, scusami, volevo scrivere “schierare gli ignoranti contro gli _esperti_” – si può correggere?
– – – OK– fatto
@Luca
Caldo? E quale caldo? Per favore s’aggiorni. Siamo nel grande freddo dal 1999 come dice il geologo Easterbrook, “crème della climatologia mondiale” per La Stampa, Climate monitor che consiglia “guanti e cappelli” e Daltonsminima che riproduce pure il grafico.
@Paolo C.
Anche Swiss Re, Munich Re e Lloyds avevano pubblicato proiezioni sugli “extreme weather events” che correggevano al rialzo quelle raccolte dall’Ipcc. So
Comunque si dice “argumentum ad numerum” e non “ad numeram”.
Non l’avrei precisato se non l’avessi visto replicato.
I vocaboli latini della seconda declinazione che finiscono in -us (genitivo -i) generalmente in italiano sono diventati vocaboli maschili in -o.
“Numerus -i” non fa eccezione ed è diventato “il numero”.
Se fosse stato “numeram” avremmo probabilmente avuto il vocabolo “la numera” 🙂
Saluti a tutti.
Che bello, un po’ di sana ironia per alleggerire un argomento che, preso sul serio, e’ pesante. Ovviamente non va guardato con gli occhi della scienza, ma davvero le palesi forzature tipiche del genere ne fanno un pregevole pezzo satirico. Grazie anche a Sylvie Coyaud, aka oca sapiens, per la traduzione (vero, c’e’ ancora chi ha difficolta’ con l’inglese :P).
@Botteri
confesso che l’avevo notato anche io, ma rispetto ai bambini che giustamente dovrebbero farsi la pipi’ addosso mi e’ sembrato superfluo 😀
@G. Botteri
era così nell’inglese, e l’ho lasciato non sapendo se era una battuta del comico per evocare “ad personam”, un errore nella sbobinatura del giornale o chissà cosa. Forse ci va un “sic”.
@Teo
Touché, vedo, forse le gioverebbe un po’ di tabacco. Prima confonde i due piani che Maher distingue: il consenso dei _competenti_ dal quale trae le proprie ragioni, e le credenze dell’opinione pubblica. Poi ha da ridere sulle “cose che non sono da rimettere in discussione” tra cui la gravità e l’evoluzione. E invece di contestare i fatti – “L’ultimo decennio e anno e mese sono tutti i più caldi mai registrati” ecc. – ripiega sul solito argomentum ad Al Gore(m). Fa il comico anche lei?
@ Oca Sapiens
Non fumo.
Se faccio il comico anche io? Concordo con O.S.! Infatti, se una volta gli argomenti legati al clima globale facevano piangere, oggi veramente fanno ridere. A questo punto, tanto vale.
PS: aggiungerei anche a decennio e anno e mese anche giorno e ora, qui fa un caldo diabolico
Dai Teo, concedici almeno un post di questo tipo, in quasi due anni è la prima volta.
Altrimenti ci dicono che siamo troppo seriosi…
Pensa a quante ne abbiamo sentite quest’inverno, quando faceva freddo o nevicava.
Pensa ai video su “Hide the decline” o i pupazzi di neve su AL Gore.
Mi sembrava che in quanto a sense of humor ci capivamo, per cui mi sembra strano che non riconosci che è ben scritto, che molte battute sono azzeccate e divertenti.
A parte la serietà dei sondaggi, sinceramente non mi stupirei se la grande maggioranza della gente avesse un po’ le ideee confuse e tendenzialmente incline ad accettare meglio le buone notizie che quelle brutte. D’altra parte non ci sarebbero tanti credenti in giro se non fosse comodo pensare che oltre la morte c’è qualcosa di meglio!
Stefano te lo concedo, e se domani fa caldo come oggi passo armi e bagagli dalla vostra parte!
“Qui il dibattito non c’è, soltanto scienziati contro non scienziati, e siccome si parla di scienza i non scienziati non possono votare.”
quindi questi
R.SPENCER, R.LINDZEN, F.CHRISTIENSEN, R.PIELKE SR, J. CHRISTY, P. MICHAELS, N.MORNER, T.KANDEKAR, P. CHYLEK, A .ROBINSON, W. SOON, D. HOYT, L. STOTT, T. SEGASTALD, G. GERLICH, C. LOHELE, S. McINTYRE, S. IDSO, N. SHAVIV, J. VEZIER, H. SENSMARK, N. MARSH, N. SCAFETTA, C WILLSON , B. WEST, K GEORGIEVA, Y IZRAEL, H. ABDUSSAMATOV, C. LANDSEA
e un altro centinaio di nomi, sono non scienziati, o non esperti.
A me l’articolo invece non ha divertito anzi mi ha molto intristito, è un goffo tentativo di ridicolizzare gli scettici direi in pieno stile Coyaud
@Teo
Macché “caldo diabolico”, la temperatura cala dal 1998 (tanto per citare uno degli “argomenti che facevano piangere”).
@No Way Out
dal suo nome, qualcosa d’inglese sa.
@G Stadera
nei sondaggi seri, la maggioranza sembra pensarla come Maher:
http://www.nytimes.com/2010/06/09/opinion/09krosnick.html?hp
@ Costa
Vede Costa, il pezzo di Maher è un pezzo di satira quindi non può essere un trattato con tutti i bei concetti in fila e senza sbavature: ergo bisogna capire il senso, fra le righe, sempre se si ha voglia di capire.
Quello che io ci ho capito è “i non esperti del settore non possono votare”.
Nell’elenco che ha fatto non ne conosco un paio, tutti gli altri non sono veri esperti del settore, c’è diversa gente che ha certo pubblicato su riviste vere, ma non articoli che durano, che sono considerati importanti.
Si possono delineare 5 tipi basilari.
1) c’è chi ha avuto un momento di gloria in cui poteva essere considerato esperti nel loro settore, poi ha preso la scorciatoia della notorietà iniziando a fare il paladino dei bastian contrari (Lindzen). Di fatto è “uscito” dal giro, usato come icona-santone, le cose che pubblica sono senza spessore.
2) c’è chi pubblica ogni tanto qualcosa che dura lo spazio di un’estate, fino a che qualcuno va a rifare i conti e vede che i conti non tornano (Svensmark, Scafetta, ecc). e allora ripropone un’altra teoria, diversa dalla prima, e cosi’ via.
3) C’è chi è lautamente finanziato da chi sappiamo, e non è mai stato davvero interessato a come stanno le cose (Idso, Michaels, McIntyre): il suo lavoro non è la ricerca scientifica ma (cercare di) demolire quello che fanno gli altri, sparandola grossa e lavorando molto sulla comunicazione. Di fatto sono completamente screditati sul piano scientifico.
4) Ci sono quelli che s’occupano d’altro ma sono riusciti a diventare famosi (solo per una cerchia molto ristretta di affezionati) per aver proposto qualche strana teoria sul sole, teorie tutte un po’ diverse, tutte sempre poi scartate perché con gravi lacune, ma la fama rimane imperitura (Shaviv, Abdussamatov) agli affezionati
5) Infine ci sono quelli che sono noti per essere dei fanfaroni belli e buoni (Morner, Robinson) e mi stupisco che Lei metta i loro nomi perché non ci credo che non ne ha mai sentito le gesta (la storia di Robinson c’è raccontata bene nel libro di Caserini).
Altri li trova con combinazioni e dosi diverse dei precedenti 5 tipi.
@oca sapiens:
non intendevo intervenire, perché gli errori di battitura li facciamo tutti, io per primo.
Ma vedendolo ripetere mi è dispiaciuto per il mio povero latino che nessuno ama più, a cominciare dai professori che lo insegnano (e forse proprio per questo… chi non ama la sua materia facilmente trasmette disinteresse e noia).
Capisco la sua critica, ma le pare che un Americano, per quanto comico, sia sensibile alla locuzione “ad personam”, come lo siamo noi Italiani ?
Non credo, e per me rimane un semplice, banale errore di battitura, che ho corretto solo perché ripetuto e perché il latino non si studia più come una volta.
Non me ne voglia.
Comunque, per entrare nel merito, le battute sono di quel tipo che fanno ridere solo quelli della vostra parte. Si potrebbero quasi tutte girare dalla nostra parte, e non cambierebbero molto, nella loro, mi scusi, banalità.
Bill Maher è un comico, ma qui non mi sembra che abbia dato il meglio di sé (spero per lui).
Non dico altro per non finire OT.
Grazie per l’attenzione, e chiudo con una battuta che vuole solo far sorridere
“stia lontana dai ristoranti cinesi!”
dove fanno una prelibata 北京 烤 鸭 Běijīng kǎoyā (oca laccata alla pechinese) 🙂
Cordiali saluti
@Antonio.
non mi metterò a contestare la Sua analisi in un tema che vorrebbe essere comico, e fa ridere solo a patto di essere accesamente sostenitori di una certa parte…seppure davvero vi fa ridere… ma vi fa davvero ridere ? Buon per voi, il riso fa buon sangue, e se riuscite a ridere di battute di così basso contenuto umoristico, la vostra salute è salva, evviva 1 🙂
Ma la storiella della gente che non si allinea al potere solo perché pagata, è offensiva e rappresenta l’esatto contrario della verità.
Su CM (mi dispiace di non avere il link sottomano) c’è un post in cui si parla di dove investono i loro soldini i petrolieri…indovinate… proprio nell’ambientalismo ! E se ci pensate senza animosità di squadra, arriverete anche a capire perché ai petrolieri stia bene una certa forma di ambientalismo, e siano proprio loro a sovvenzionarlo e a spingerlo.
Se poi vi leggete Nigel Lawson, nel suo “A Appeal to Reason: A Cool Look at Global Warming” spiega bene il “consenso” come si ottiene… provi un giovane a schierarsi per la verità contro il mainstream, e vediamo che finanziamenti riceve !
Quindi venirmi a parlar di soldi e convenienza, scusatemi, e come quando gli obesi ti rimproverano che hai messo su un filino di grasso. Non vi conviene venire alla bilancia, lasciate perdere, e farò finta di non aver letto. Che volete, sono buono di carattere, e compassionevole. 🙂
Cordiali saluti, e ridete, ridete pure, che così si abbassa il colesterolo (notizia questa che mi sono inventata da me, senza alcun riscontro scientifico, e l’ho buttata lì tanto per ammorbidire l’atmosfera)
Statemi bene, gente, e salutatemi anche Bill Maher. Ditegli che se sta a corto di battute, gliene passo io qualcuna gratis, che faccia ridere davvero. 🙂
@Guido
Come gli investimenti delle industrie delle armi nella lotta alla povertà: sono proprio la Boeing e la Lockheed a sovvenzionare e a spingere questa nobile lotta, non lo sapeva?
Logica del profitto aziendale, of course.
Una bella contro-satira, la sua. Non c’è che dire.
@ Antonio
Sarà, penso che li conosca meglio di me, ma dire che il dibattito sia inesistente sul:
– peso e ruolo del feedback del vapore acqueo
– peso e ruolo degli aerosol
– formazione delle nubi in particolare in correlazione e con il magnetismo solare vuoi per la modulazione dei GCR e vuoi per chissà cos’altro come circolazione atmosferica, o deplezione di ozono stratosferico ecc
– influenza di PDO AMO ecc sul clima
e quindi che il dibattito sul ruolo e sul peso dell’uomo sui cambiamenti climatici, non lo trovo solo riduttivo, ma un voler negare la realtà.
Di Robinson e Morner leggo solo le peer review… del resto anche per gli altri.
@steph:
Grazie dell’informazione.
Il capitalismo da sempre è impegnato nella lotta alla povertà, e la ragione non è etica, naturalmente, a differenza delle posizioni etiche di certi regimi e di certe teocrazie.
Il discorso sarebbe lungo e OT, mi limito solo ad un cenno, tanto per ringraziarLa della gentile notizia.
Il cristianesimo è basato sull’undicesimo comandamento, quell’unico comandamento portato e voluto da Geù “amatevi”.
Ma lo Stato della Chiesa non ha dato poi grande prova di sé.
Perché ?
Perché i regimi etici fanno un errore di fondo. L’amore si può avere, ma non si può imporre per decreto o per legge ordinaria.
Così, quando ci si aspetta che chi governi debba essere buono a fare l’interesse del Paese, magari spesso si hanno cocenti delusioni.
Il capitalismo non è etico, pensa al guadagno.
Quanto guadagno a vendere panfili ai disoccupati ?
Se voglio vendere televisori 3d, o i-Pad, devo avere un mercato, e i disoccupati non aiutano.
Il capitalismo ha quindi bisogno che la gente non stia poi così male…non per bontà, ma per guadagnarci.
Gli “etici” non hanno bisogno che i loro popoli stiano bene. Dovrebbero farlo per etica, ed essere coerenti.
Ecco, è questo che manca, forse, la coerenza.
Naturalmente questa è solo la mia modesta, opinabilissima opinione, da cui può prendere le distanze, se vuole.
@G. Botteri
“Capisco la sua critica” – quale?
“una battuta che vuole solo far sorridere” – di lei: kǎoyā significa anatra.
“la storiella della gente che non si allinea al potere solo perché pagata” – ottima battuta.
“Nigel Lawson” – a parte un paio di idee ragionevoli (per es. una carbon tax al posto dei crediti carbonio) il libro è un’accozzaglia di errori e/o falsità. E’ divertente che lei citi Lawson a proposito di soldi, visto che la sua GWP Foundation rifiuta di pubblicare le sue fonti di finanziamento. E ancora piu divertente che citi un post di CM come fonte di informazione.
@C. Costa
Sulla qualità della sua lista, ha già risposto Antonio. Sulla quantità, ne ho una più lunga di “scienziati” creazionisti, e allora?
A proposito di Nigel Lawson, un aneddoto
Tempo fa stavo leggendo “La famiglia Winshaw”, di Joantan Coe, un libro davvero bello e divertente.
Ad un certo punto nel libro si parla di Nigel Lawson (..come cancelliere si è rivelato un uomo corrotto…).. l’ho già sentito questo.. è lui !
Proprio il Lawson che oggi scrive i libri patacca sul clima.
La pagina si legge da google libri, scusate se il link è lungo
http://books.google.it/books?id=mmx9JRqbF5YC&pg=PA302&lpg=PA302&dq=coe+winshaw+lawson&source=bl&ots=euXpSf4POS&sig=ubOdyfw7jq6taBALujgsogHRm70&hl=it&ei=u00VTP_DN5ikOIm2kI8M&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CB8Q6AEwAg#v=onepage&q&f=false
Dalla inevitabile lista della spesa di Costa con i suoi originalissimi ingredienti (magari tempo e clima fossero prevedibili almeno la metà di quanto lo sono gli interventi di CC!) siamo deragliati perfino su una lezione di etica del capitalismo… beh, tornando in topic:
divertente o meno (sono gusti) il testo sopra esprime con la satira quello che tutti sappiamo, e che sanno bene anche i più scettici.
Naturalmente siamo pur sempre liberi di credere che il consenso scientifico sulle cause del GW sia solo il risultato di un diabolico complotto mondiale; ma anche che nel 2012 finisca il mondo; che le torri gemelle le ha buttate giù la banda bassotti, e via andare, fino alla truffa dello sbarco sulla Luna, alle scie chimiche e allo spirito santo che fa nascere i bambini.
Piu’ della lista della spesa di Costa, credo che siamo tutti affetti dalle nostre ricette preferite. Infatti, dopo pochi scambi siamo sempre a rinfacciarci le stesse, identiche, cose.
Quello che mi meraviglia e’ che dopo alcuni fatti, che definirei almeno importanti, come il climategate su questo sito c’e’ stata una completa digestione della faccenda sotto una sorta di etichetta “NON PERTINENTE”. Pero’ almeno nella discussione un piccolo accenno ad un diverso porsi sulle questioni mi sarei aspettato di vederlo. No, ancora una volta: indubitabilmente, giusto, sbagliato…
E’ veramente una cosa che mi lascia interdetto.
teo,
peccato, avevi iniziato bene con la condivisione di responsabiilta’ del “siamo sempre a rinfacciarci le stesse, identiche, cose”, poi concludi che la colpa e’ da un lato solo. L’ennesima occasione sprecata. Da ambo le parti ovviamente 😉
Ma possibile che il tempo passa e certe persone stanno ancora li a discutere delle solite cose senza alcuna prova in più e sempre con la solita insolenza e supponenza? No sarà il
caso che investano il loro tempo in modo migliore? Che so, mettendo su un’azienda di pannelli solari?
[…] Climalteranti, c’è chi si irrita e chi ride con Bill Maher, un comico americano il cui […]
Segnalo in tema questo articolo
http://www.climatemonitor.it/?p=11051
Cito il Guidi:
“Eccesso di sicumera, omissione delle incertezze, scarso livello di comprensione scientifica di alcuni aspetti fondamentali, simulazioni concettualmente lacunose, osservazioni disomogenee e scarsamente affidabili. C’è praticamente tutto quello che chi non è incline a sostenere la teoria dell’AGWT vorrebbe che fosse oggetto di dibattito. Sono circa novanta pagine, le trovate qui se volete. Ci vediamo alla fine.”
L’eccesso di sicumera è l’aspetto dei serristi che mi sorprende di più e che meno capisco.
Abbiamo rimosso un commento fuori tema e da più di 2500 caratteri. Invitiamo i lettori a proseguire la discussione rimanendo su quello che è tema del post. Grazie
Oggi fa caldo, Teo sei quindi dei nostri? 🙂
@ ocasapiens:
ha ragione, nonostante le mie tante letture delle avventure di Donald Duck continuo a far confusione tra oche, papere, e anatre.
Ma, pignoleria per pignoleria (e non lo direi se non mi sembrasse una notizia che comunque faccia cultura),
烤kǎo di 烤鸭 kǎoyā viene da 火 (huǒ) ‘fuoco’ e 考 kǎo (che suggerisce la pronuncia), e si riferisce al metodo di cottura.
L’anatra è solo 鸭 yā, la cui seconda parte, 鸟 (niǎo) vuol dire che si tratta di un uccello.
@Stefano Caserini:
possibile che una persona preparata come Lei continui a ricorrere ad argomenti come quello con cui cerca di denigrare Nigel Lawson ?
Mi piacerebbe che si rispondesse all’argomento, invece di parlar male di chi l’ha sollevato.
Un argomento non finisce di esser buono o cattivo, a seconda di chi l’ha sollevato.
Un argomento è vero o falso di per sé.
Vedo continui attacchi personali, e non capisco cosa c’entrino, questi, con la Scienza.
Se però non può fare a meno di parlar male degli altri, allora Le suggerisco qualche critica:
sono troppo grasso, brutto esteticamente, e non ne capisco niente di calcio… trova che questi siano buoni motivi per stroncare quello che dico, o vuole che Le suggerisca qualcos’altro ?
spero che admin terrà conto che ho cercato di attenermi allo spirito scherzoso a cui si ì ispirato il tema, e quindi di non essere OT 🙂
@ Botteri
Caserini saprà certamente risponderle meglio di me, se lo vorrà, ma ci provo anche io rimanendo nello tema del post.
Nigel Lawson (ricerca wiki, mica lo conoscevo) è un anziano politico britannico, con una formazione umanistica (laurea in filosofia e scienze politiche). Perchè dovrebbe insegnarmi qualcosa sul GW? Semplicemente, per dirla alla Maher, Nigel non può votare, come non posso votare io, nè forse Guido Botteri. Ne conviene?
Dunque? dunque rimaniamo con il fatto incontestabile che anche se l’inverno scorso è stato freddo e se oggi a Milano piove, tra chi può votare vi sono forti sospetti (nessuno parla di certezze, e ci mancherebbe!) sulle cause del GW. Tutto qui il senso del post, che a dire il vero mi pareva piuttosto chiaro.
A me sembra che l’articolo, più che altro prenda di mira gli scettici sul GW, che è un gruppo ben diverso da chi è scettico sull’AGWT.
Comunque, dato il tema scherzoso e satirico del post e di qualche commento successivo, permettetemi di riportare una storiella, che probabilmente già conoscete, ma forse può aiutare ad illustrare il punto di vista di un perplesso sull’AGWT.
In un forte, c’è un capitano che ordina al soldato di andare a fare legna per prepararsi al prossimo inverno. Il soldato va, porta la legna, ma al ritorno il capitano fa questa rifelssione:
– E se il prossimo inverno fosse veramente freddo? Soldato, sali fin sulla vetta e chiedi al saggio della montagna se c’è pericolo che il prossimo inverno faccia veramente freddo. Se dice di sì, porta altra legna per aumentare la scorta-
Il soldato va e espone la domanda al saggio della montagna il quale scruta per qualche minuto l’orizzonte e poi risponde che sì, farà veramente freddo e quindi il soldato porta al forte altra legna. Purtroppo per il soldato, il sergente si fa venire il dubbio che l’inverno prossimo, non solo sia molto freddo, ma proprio molto molto freddo. Quindi costringe il soldato a tornare su dal saggio della montagna, il quale di nuovo scruta l’orizzonte e ancora risponde che sì, farà molto molto freddo. Il soldato si incolla altra legna, e la storia si ripete altre volte, ogni volta con un “molto freddo” in più, finchè il soldato torna dal saggio della montagna per l’ennesima volta e gli chiede:
– Mi spieghi cosa diavolo scruti per arrivare a capire se farà freddo il prossimo inverno?-
E il saggio:
– Semplice, guardo quanta legna hanno accantonato giù al forte e di conseguenza mi regolo…-
Ecco, a me i GCM, anche se ne ammiro la complessità e la fisica implementata, come filosofia ricordano un po’ il saggio della montagna…
Stern è un economista con un CV eccellente (è dire poco) e se scrive di GW lo fa perchè si occupa delle implicazioni economiche dei cambiamenti climatici (mitigazione, adattamento, impatti socio-economici, sviluppo). Non è un climatologo quindi, alla Maher, non può votare se si parla di clima.
Il mondo funziona così: nessuno è onnisciente, i climatologi fanno i climatologi, gli economisti fanno gli economisti, i medici fanno i medici, i giornalisti fanno i giornalisti (più o meno, e dipende dove vivono…). Dato che ambiente e società sono strettamente connessi, la comunità dei climatologi passa i risultati su cui è stato raggiunto il consenso (non necessariamente l’unanimità, che non esiste da nessuna parte) a chi fa un mestiere connesso a quei risultati (dall’OMS, ai giornalisti, ai politici, al Dipartimento della Difesa USA ecc). Se vogliamo andare avanti, come dice Maher, bisogna avere l’umiltà di riconoscere che nessuno è onnisciente e che ognuno deve fare il proprio lavoro, permettendo a chi fa un altro mestiere di lavorare in pace. Intendo dire che se Stern va dal medico, non può mettersi a discutere la diagnosi. Se non si fida di quel medico, ne prova un altro e così via. Alla fine dovrà accettare quello che la maggior parte dei medici gli dice. Il che, nel caso del clima, sta scritto nei rapporti IPCC. Possono esserci errori, lasciamo lavorare gli scienziati per risolvere errori ed incertezze. Ma accettiamo il fatto che l’accordo fra “quelli che possono votare” è molto alto e andiamo avanti. Tutti i medici dicono che fumare fa venire il cancro, poi ci sono incertezze nel dire di preciso dove o quando. Ma che il fumo sia cancerogeno è un dato accertato. Insomma, secondo voi i medici dicono “non fumate che vi viene il cancro” per divertimento? Lo fanno perché odiano l’industria del tabacco o per avere fondi di ricerca? E sprecare poi la loro intelligenza e vita professionale a fare ricerca su una cosa che non esiste? Suvvia… Lo stesso vale per i climatologi: non hanno un ritorno a dire che le cose vanno male, ce l’hanno altri a dire che le cose vanno bene così
Chiarisco che con la mia ultima affermazione non voglio comunque dire che tutti gli scettici abbiano un ritorno.
@ Botteri: sugli orsi che annegano perchè cadono in acqua e sul ghiaccio in Antartide che non si scioglie no comment
@guido botteri
“Vogliamo parlare (a proposito del singolo inverno freddo) dello scioglimento dei ghiacci dell’Antartide, che dovrebbero sommergere le povere Maldive e tante altre zone costiere basse ?
Lei è persona preparata e tecnica, non avrà difficoltà ad andarsi a leggere le temperature in Antartide in questo momento. Lo faccia, e mi dica con temperature come quelle, tutte sotto lo zero, quanto ghiaccio si scioglierebbe…o forse teme che sia il ghiaccio che galleggia sull’oceano a far alzare il livello del mare ? Suvvia, non posso e non voglio crederlo !”
Non ha nulla a che vedere con il post ma se proprio vogliamo parlare del bilancio di massa in Antartide:
http://i36.tinypic.com/2d2aadz.png
è negativo nonostante le attuali temperature….d’altra parte il bilancio di massa negativo dipende in larga parte da fenomeni dinamici(effetto Zwally ed effetto Jakobshavn) che fanno acellerare il moto del ghiaccio verso l’oceano e non c’è certo bisogno di avere temperature positive sull’ice sheet (perdipiù in prossimità dell’inverno) affinchè questi meccanismi si mettano in moto.
@Federico
dai non cosi’ caldo! poi qui piove anche (e poi se non qui da qualche altra parte piovera’ pure?!) 😉
Non capisco nulla di economia, anche se Stern (il libro, non il rapporto) l’ho letto. Di Lawson ho invece letto solo alcune interviste. Dire che Stern parli di cambiamenti climatici lo trovo assolutamente fuorviante. Lui non da giudizi personali, riporta cio’ che dicono gli esperti e ne trae le conseguenze economiche. Lawson, al contrario, parla (anche) di clima ed esprime i suoi personali giudizi andando contro l’opinione degli esperti. Per dirla con Maher, Lawson puo’ ovviamente avere l’opinione che preferisce, purche’ non si arroghi o non gli si attribuisca un diritto di voto che non ha.
Capisco che agli scettici possa piacere, io lo trovo assurdo. Come dire, non vorrei Caserini al Consiglio Superiore di Sanita’ 😀
(Niente di personale Caserini, eh? 😉 ).
@ Botteri
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@ NoWayOut
Grazie per aver detto in parole più semplici e concise esattamente quello che volevo dire nel mio primo commento!
Guido Botteri
Suvvia, il mio era solo un aneddoto.
Penso che si puo’ convenire che fino ad oggi Climalteranti non ha molto trattato il tema dei motivi che spingono molti dei negazionisti, fra cui il Lawson e chi in Italia ha fatto propaganda negazionista pubblicando suoi scritti.. diciamo molto deboli sul piano dello spessore intellettuale e scientifico.
È una scelta ben precisa, che ha per quanto mi riguarda almeno tre motivi.
Il primo è che, come ho scritto diverse volte, in Italia questo fattore non è stato importante nel dibattito sul clima (negli USA è andata diversamente).
Il secondo perché sappiamo che appena lo si fa, si ottiene la risposta .. “…dite così perché non volete rispondere sugli argomenti…”.
Il terzo perché Franco sostiene che è il modo migliore per consolidare le opinioni degli “scettici”.
Fatto sta che ad oggi, tranne qualche accenno isolato, dell’argomento della corruzione non se n’è parlato (si è parlato molto di più, e questo è sintomatico, del “Climategate”).
Si è fatto proprio quello che lei chiedeva, ragionare sugli argomenti scientifici.
L’opinione di Lawson sui finanziamenti negati agli scettici non è supportata da numeri, da analisi statistiche; alcuni casi ci saranno stati di sicuro come ce ne sono stati tanti opposti (l’ultimo l’ho letto nel libro di Jim Hansen).
Ci sono dati facilmente rintracciabili sui finanziamenti delle multinazionali del petrolio e del carbone per specifiche campagne di disinformazione sul clima (si può vedere http://www.exxonsecrets.org o il libro Climate Cover-Up). Dei finanziamenti delle lobby delle rinnovabili alle organizzazioni ambientaliste si è sentito parlare ma mi è sembrato che girassero cifre un po’ bassine. Forse semplicemente perché i fatturati hanno uno o due zeri in meno, per ora.
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@Guido
Quindi? Se lei fosse un CEO di un azienda che opera nel settore energetico (di qualsiasi tipo) deciderebbe di aprire i rubinetti delle sovvenzioni per spingere decisamente i consumatori ad essere ambientalmente più sostenibili e dunque a consumare di meno?
Guardi che il fatto che grandi compagnie petrolifere investano nelle rinnovabili (e non da ieri) non fa che rendere ancora più “esotica” ed illogica la sua teoria.
Vorrei anche segnalarle che il mondo della ricerca che conosco io, semmai (e fino a oggi), ragiona esattamente all’opposto rispetto al mondo che lei dipinge con i tenui acquerelli di Lawson. Il concetto chiave – sempre semmai – non è il consenso preventivo, ma la necessità di nuovi studi e della verifica di nuove ipotesi. Che poi , successivamente, non faranno altro che alzare il livello del consenso, vale a dire la preponderanza di evidenze sulla miglior spiegazione possibile. Esattamente come lavora la scienza, in tutti i campi.
Il problema, a mio avviso, è che l’attuale postmodernismo ha fatto proprio – come un marchio d’identità – una posizione relativista che si traduce nella politicizzazione del sapere. Le posizioni oggettive sono state completamente ribaltate in posizioni normative.
Perché sforzarsi di capire una teoria che spiega ciò che un fatto è, quando mi basta l’evidenza interpretativa di ciò che quel fatto dovrebbe implicare? Eppure……eppure osservare un uccello in cielo non confuta, di per sé, la teoria della gravità 😉