Candidati Premio “A qualcuno piace caldo 2009”
Come tutti gli anni, riparte il tradizionale premio “A qualcuno piace caldo”, assegnato “alla persona o all’organizzazione italiana che più si è distinta nel diffondere argomentazioni e notizie errate sulla fenomenologia dei cambiamenti climatici con l’intento di impedire, posticipare o rallentare le azioni di mitigazione contro i cambiamenti climatici”.
Da quest’anno il vincitore sarà scelto dal Comitato Scientifico fra i dieci candidati selezionati per l’anno 2009, in seguito elencati.
La proclamazione avverrà il giorno in cui il ghiaccio marino artico raggiunge la sua estensione minima, circa a metà settembre.
Tutti i lettori sono inviati a usare lo spazio dei commenti per:
– segnalare altri possibili candidati
– dare indicazioni aggiuntive sui candidati già selezionati, relative all’anno 2009
– fornire indicazioni per il voto ai membri del Comitato Scientifico
– proporre una motivazione per il premio.
Grazie e buone vacanze
Il Giornale
Per i due titoli a caratteri cubitali dell’8 gennaio e 23 dicembre 2009, in cui si è approfittando delle nevicate invernali per mettere in discussione il riscaldamento globale, per l’editoriale “La balla spaziale” (sarebbe quella del riscaldamento globale), nonché per aver ospitato un numero impressionante di articoli irragionevoli sul tema dei cambiamenti climatici, a firma Antonio Zichichi, Franco Battaglia e Paolo Granzotto.
La Stampa
per una strabiliante intervista sull’arrivo dell’era glaciale nonché per un articolo “Tutti sbagliati i calcoli sui gas serra” non scritto dall’autore a cui non è stata concessa la possibilità di una replica
Il Corriere della Sera
per il titolo in cui si informa che “L’effetto serra sembra svanito” nonché per la strana teoria sul “clima immutato”
I Senatori D’Alì, Possa, Malan e Fluttero
per aver presentato in Senato una mozione con molti riferimenti negazionisti e per i discorsi tenuti nell’aula del Senato a suo supporto
Franco Battaglia
per l’intervento nel convegno del 3 marzo 2009 e per le straordinarie tesi sull’inutilità del risparmio energetico e delle pubblicazioni scientifiche, nonché per gli articoli contenenti la solita accozzaglia di dati sbagliati e di tesi infondate
Antonio Zichichi
per l’intervento nel convegno del 3 marzo 2009 e per i deliri negli articoli in cui ha proposto la tesi dei “batteri dormiglioni” o in cui ha citato previsioni passate sulla “Morte del mediterraneo entro il 2000”
Il Principe Carlo D’Inghilterra
per aver rilanciato una teoria secondo cui “Restano 99 mesi per salvare la Terra”
Giuliano Ferrara
Per il suo intervento radiofonico in cui ha sostenuto che le preoccupazioni del problema climatico possono essere superate guardando dal finestrino dell’aereo il cielo che “è enorme”, nonché per l’azione del quotidiano da Lui diretto di disinformazione sul tema clima, con articoli e specifici blog.
Nicola Scafetta
Per l’intervista a il Giornale in cui ha negato le importanti responsabilità umane sulle variazioni climatiche con teorie azzardate sull’aumento della CO2 atmosferica e altre affermazioni poco fondate
L’istituto Bruno Leoni
Per una serie da primato di articoli indecenti fra cui spiccano le moderate osservazioni del suo Direttore Generale, secondo cui il riscaldamento globale è “Una nuova superstizione pare pronta a capitalizzare come mai nessuna sulla credulità del mondo” e il clima è “il nuovo oppio dei popoli”, o le acute analisi del Direttore Studi e Ricerche, secondo cui “Il global warming è una grande fonte di rendite economiche” e “Disonestà intellettuale e bugie nella corrispondenza dei climatologi sollevano pesanti dubbi sulla credibilità delle loro tesi”
52 responses so far
Certo che c’è l’imbarazzo della scelta.
Sceglierei Zichichi batte tutti, per creatività.
Segue Il Giornale e poi il Bruno Leoni; questi hanno fatto di piu’ per disinformare, ma ripetono sempre le stesse cose come il Battaglia. E poi Stagnaro scrive sul Foglio che lo leggono 4 gatti.
Una menzione speciale per il Principe Carlo sarebbe meritata, anche quelle cose inquinano un dibattito serio.
il mio voto va agli esimi Senatori Possa, Malan e Fluttero & co. per gli sviluppi che la faccenda può aprire in ambiti scientifici anche molto lontani dalla climatologia!!!
http://cosechedimentico.blogspot.com/2009/04/pesce-daprile.html
io voto per il Principe Carlo, come omaggio alla carriera, viste tutte le bufale che ha fatto proprie nella sua ormai lunga vita (e poi la lotta agli ogm, le dichiarazioni contro Galileo….)
Io voto il caldo di questa estate!
Per chi volesse approfondire segnalo questo articolo de La Stampa http://www3.lastampa.it/ambiente/sezioni/news/articolo/lstp/287012/ …ma pensandoci bene per gli strumentalizzatori negazionisti sia il Goddard Institute for Space Studies (GISS) della Nasa che il National Climatic Data Centre (NCDC) del Noaa potrebbero non essere sufficientemente affidabili!…A loro segnalo che su Giove esiste un centro di ricerca che possiede dati che dimostrano come la temperatura, su Giove, sia più fredda di quella terrestre…
@Lorenzo
è il lancio Associated Press, tradotto e riprodotto pari pari, questa volta la fonte è buona!
@Loirah
Sarei per valorizzare il genio italico, e rimandare l’omaggio alla carriera del principe: il 15 luglio ha difeso la scienza del clima contro la pseudoscienza degli “scettici” e ha pure fatto una battuta sul fatto che di solito accusano lui di spacciarla.
@Vincenzo
I dormiglioni sono stupendi, ma con gli anziani bisogna essere comprensivi. e l’istituto Leoni manca di fantasia, trovo, rigurgita solo propaganda usa. Però la menzione speciale gliela darei per “disonestà intellettuale” che da quel pulpito…
@Stefano C.
Il video di Battaglia è insuperabile, però il premio l’ha già avuto e Il Giornale è come sparare sull’ambulanza. Così mi resta da scegliere tra Stampa, Corsera e Trio politico. L’esclusione del senatore Dell’Utri è perché i candidati al premio devono essere incensurati?
Più che dell’Utri secondo me dovrebbe comparire il D’Alì che della mozione era il primo firmatario e in Senato l’ha difesa pure lui, se non ricordo male. Perchè non è stato messo?
Io sono per Il Giornale.. mica tanto Croce Rossa, questi sono un carroarmato di balle… (sul clima… sul resto non entro altrimenti poi la si butta in politica e siamo fritti)
Poi lo Scafetta nel 2009 le ha sparate mica male.. in attesa del nobel del 2035 possiamo intanto dargli questo premio, no ? (non me lo ricordavo più quell’articolo.. e’ davvero una cosa geniale il nobel prenotato)
Concordo IBL troppo ripetitivi poi comunque sul clima hanno tirato i remi in barca, nella home page non c’è più nulla.. tempo fa c’era molto di più
quindi sono per La Stampa, la storia di Toll che gli hanno fatto dire cose che non voleva è una vergogna per un giornale serio
io voto per il Principe Carlo D’Inghilterra
Io sono per il Corriere, dato che è il più importante quotidiano nazionale, aggiungendo però assolutamente Pigi !
https://www.climalteranti.it/2010/05/27/al-bar-con-pierluigi-battista/
Che scelta difficile!
Se dipendesse da me direi Corriere, per due motivi:
1. Lo stile mellifluo e la fama di obiettività ed equidistanza (alias “cerchiobottismo” ma in questo caso cerchi senza botti o, se preferite, botti senza cerchi) fanno presa su una vasta opinione pubblica moderata;
2. Mentre gli altri sono per lo più singoli personaggi eccentrici (Battaglia, Zichichi, Beccaria) o agenzie dello Heartland Institute, il Corriere schiera un impressionante all star team di prestigiosi opinionisti come Visconti, Giorello, Bellone, Panebianco, Battista e, nel suo piccolo, Caprara.
Personalmente escluderei Foresta Martin che mi sembra faccia qualche sforzo di completezza d’informazione – sforzi che credo vadano apprezzati in un contesto tanto ostico.
In Italia ci sono anche troppi candidati, ma se proprio si vuole andare all’estero Lord Monckton mi sembra molto più meritevole del povero Principe di Galles.
Sottoscrivo il ragionamento di Gianfranco.
Il danno è maggiore, e la colpa anche, se la disinformazione proviene da una testata diffusa e “autorevole” come il Corrierone dei Grandi.
I vari Battaglia, Zichichi, Ferrara sono folcloristici, hanno il loro seguito di appassionati, ma finisce lì.
Scafetta e simili: al di fuori dei blog climatici, chi li conosce?
Quanto al Principe: viste le bizzarrie climatiche di questi ultimi mesi, i 40 gradi di Mosca e non solo, siamo certi che la sua profezia dei 99 mesi non peccasse di troppo ottimismo? 🙂
Buone vacanze a tutti
@ Antonio
Ha ragione; abbiamo aggiunto il nome di D’Alì.
@ Laura e Gianfranco
Attenzione che il premio è solo per quanto scritto nel 2009.
Mie dichiarazioni di voto:
Il Giornale (penso sia l’unico giornale dei paesi del G8 ad avere un tale florilegio di articoli) Zichichi (la creatività va premiata)
Ferrara (per la supponenza)
L’anno prossimo bisognerà candidare anche Repubblica.
Mi riferisco agli articoli di Luigi Bignami (vedi https://www.climalteranti.it/2010/02/01/i-ghiacciai-alpini-non-stavano-peggio-70-anni-fa), di Paolo Berizzi (La Repubblica del 21/02/2010) e di Alex Saragosa (Il Venerdì del 23/07/2010). Certo, autori non paragonabili ai grandi nomi messi in campo dal Corriere. Però nel loro piccolo si danno parecchio da fare a intorbidare le acque.
Chiudo con una domanda impertinente: se venisse istituito un premio “a qualcuno piace l’informazione seria e corretta” ci sarebbero dei candidati tra i grandi media italiani?
Buona estate a tutti.
Anch’io come Guido Botteri voto Il prinicipe d’Inghilterra il capobranco dei grulli catastrofisti
@Claudio
Be’, meglio grullo che in malafede, come altri della lista…
Povero Zichichi, ha quasi l’età di mia madre che mi accusa di spionaggio ed altre nefandezze… Le mie preferenze vanno sicuramente a Giuliano Ferrara, che mente sapendo di mentire, a differenza degli altri a cui posso assegnare con circospezione il beneficio del dubbio
@ Stefano Caserini
Hai ragione, mi sono riferito agli articoli più recenti. Però anche nel 2009 il Corrierone ci ha dato dentro: su Climalteranti ne sono stati ripresi uno sui diari do Cook e uno sul “clima che non è mai cambiato”. E mi sembra di ricordare almeno una sparata di Visconti.
In generale rimango convinto che lo stile equilibrato e la fama di equidistanza, oltre al prestigio della celebre testata, facciano presa su una vasta opinione pubblica moderata, e siano quindi più dannose delle pittoresche farneticazioni di Battaglia, Ferrara o Zichichi che in effetti andrebbero riconosciute.
Una scelta davvero difficile.
Mi ricordo che l’anno scorso (o era l’inizio di quest’anno?) Bellone e Giorello si sono dati da fare per negare il riscaldamento globale. Se non posso candidarli quest’anno, lo farei per il prossimo anno, per il rapporto indubbia statura scientifica/delirio delle loro dichiarazioni.
per quest’anno voto il trio dei maf… politici.
Marco Ferrari
Paolo C
Hai ragione Paolo anche io preferisco grullo che in malafede.
Allora bisognerebbe cancellare Zichichi e Scafetta:
– il primo perchè si riferisce a peer review esistenti, ( che a sua volta postai) e ad emissioni di CO2 indubbiamente aggiuntive sia dai ghiacci sia dal permafrost ( che lui chiama terre ghiacciate)
– il secondo perchè tutte le critiche a Scafetta si basano su questo assunto di CA:
” la risposta di Scafetta – ovvero che la causa del recente riscaldamento non è il CO2 ma il sole – è sbagliata….Oggi, la situazione è completamente diversa e la forzante non è più data dai deboli effetti dei cicli di Milankovich.”
Infatti è data dal flusso magnetico solare come tutte le fluttuazioni climatiche all’interno dell’Eeminao e dell’Holocene, che è sempre una forzante solare.
E anche questa critica di CA a Scafetta :
“Non avendo colto questo punto fondamentale, Scafetta non si rende conto che l’attività umana ha alterato significativamente il bilancio globale del carbonio”
è infondata!
Non è vero che non lo ha colto ha detto che l’auemnto del CO2 non può essere tutto antropogenico, infatti se non vi fosse stata la combustione antropica il CO2 sarebbe cresciuto lo stesso del 15-20 % come lo si decuce dai dati delle ice core.( certo c’è il ritardo millenario che complica le cose)
Il rapporto isotopico sia del C sia dell’O2 cambiano (secondo me ) anche con l’aumento della popolazione umana e zootecnica e con l’aumento delle produzioni agricole,
( impropriamente la respirazione è una combustione)
Infine il commento finale di CA è stupefacente
“Se l’aumento di CO2 fosse un feedback e non la causa del riscaldamento, dove è finita la CO2 emessa dalla combustione di carbone, petrolio e gas? Questa è una semplice osservazione che demolisce alla base tutto il castello di ipotesi che fa Scafetta.”
Ma non è vero, la tabellina di Scafetta a destra spiega senza dubbi che il CO2 antropico e CH4 agiscono sul clima, ma vi è da aggiungere anche l’incremento naturale di CO2 e CH4 correlato al sole. (è questa la differenza con la tabellina di sx)
@ Gianfranco
prestigioso opinionista Visconti?
Questa frase è per forza ironica dal senso del suo post.
Quindi Visconti avrebbe detto cose sbagliate che lei è in grado di smentire?
Io non premierei:
– il Giornale perche’ per loro e’ un vanto;
– Battaglia perche’ e’ noioso;
– Zichichi per rispetto a chi con l’eta’ deraglia;
– il Principe Carlo perche’, per dirla in tutta franchezza, chi se ne frega;
– Ferrara perche’ per abitudine le spara grosse su tutto e su tutti;
– I Senatori D’Alì, Possa, Malan e Fluttero perche’ il tempo che ne discutiamo potrebbero non essere piu’ in carica. Piuttosto darei loro il premio all’inutilita’.
– Scafetta perche’, sorvolando sullo scivolone dell’intervista al Giornale, preferisce farsi “bastonare” sulle riviste scientifiche.
Personalmente, assegnerei:
la terza posizione al Corriere. Motivazione: le ha sparate davvero grosse, ma ogni tanto pubblica qualcosa di decente; non vedo del tutto svanita la speranza in un ravvedimento tardivo, anche se ci sta mettendo a dura prova.
la seconda posizione all’Istituto Bruno Leoni. Motivazione: e’ da record sia per quantita’ che per qualita’ ed e’ molto attivo anche sui quotidiani. E’ una modestissima replica nostrana dei think tank ultra-liberisti americani, fastidiosa e con un discreto seguito nell’ambiente economico; quello delle trimestrali, ovviamente, mai provare a guardare lontano. Se il premio fosse all’econo-miopia non avrei dubbi.
la prima posizione a La Stampa. Motivazione: si sono impegnati a fondo e con successo a distruggere la reputazione del loro inserto scientifico. Sul clima hanno l’abbonamento alle bufale e alle teorie improbabili. Forse qualcuno in alto nella redazione dovrebbe occuparsene e rivedere qualcosa/qualcuno.
@ Paolo C
Tornando al Principe Carlo, grullo è grullo, ma non escluderei la malafede. A riguardo consiglio il libro “L’uomo di fiducia” di Ettore Bernabei dove si racconta che il futuro dell’Italia, compreso il futuro energetico fu deciso al largo di Roma sul panfilo Britannia proprio del principe, presente la Thatcher. Ricordo che una grossa ala dei conservatori enfatizzò negli anni 90 il pericolo dell’agw e che la Thatcher fece un grosso finanziamento a Hougton ( uno dei padri del catastrofismo climatico) ma non per salvare il pianeta ma per giustificare agli inglesi la costruzione di 60 centrali nucleari (60 non 6) in modo da affrancarsi dalla filiera del carbone dove gli scioperi dei minatori davano problemi seri.
@ Marco Ferrari
“per quest’anno voto il trio dei maf… politici.”
A chi pensa che l’allusione sia troppo pesante ricordo che il nonno del siciliano D’alì del PDL fu processato per favoreggiamento perchè nelle cascine del suo latifondo si nascondevano decine di mafiosi latitanti. Il fu D’alì si giustificò dicendo che non poteva sapere chi viveva nelle sue case, che ricorda molto le giustificazioni di Scajola che non sa chi gli ha pagato la casa, e di Verdini che non sa chi ha invitato a cena con lo scopo di far passare il nodo Alfano (salva Berlusca) in corte costituzionale
@ noway out
Scafetta non ha fatto nessun scivolone, è vero che è stato criticato con peer review ma è pure vero che alle critiche ha risposto, ad es risponde a G Schmidt di real climate, che non fa prorpio una bella figura
errata corrige lodo Alfano
Sul senatore del PDL Antonio D’Alì ex sottosegretario all’Interno, oggi presidente della Commissione Ambiente.
http://lamentelibera.wordpress.com/2009/11/25/storie-siciliane-e-di-denaro/#more-1402
Agghiacciante!
Laura mi convince e anche NoWayOut, voto per Il Corriere e La Stampa ex aequo.
C. Costa
Il Britannia è di Elisabetta II, Bernabei ha molta fantasia. Margaret Thatcher aveva sconfitto il sindacato dei minatori nel 1985.
Lei non ricorda bene.
Margaret Thatcher ha sconfitto il sindacato dei minatori nel 1985 e lanciato la privatizzazione del nucleare (e dell’intero CGEB) due anni dopo. In totale assenza di finanziamenti privati, ha lasciato perdere nel 1989, rif. W. Patterson, Bulletin Atomic Scientists, aprile 1990. Lei ha finanziato l’Hadley Centre del Met dopo il rapporto consegnatole da John Houghton del 1990, ma nelle sue Memorie cita altri scienziati consultati prima del suo discorso sul climate change alla Royal Society nel 1988…
[…] più votata dai lettori. La custode trova lodevole l’iniziativa ma assai ristretta la rosa proposta dal Comitato scientifico: comprende solo esemplari trovati sulla stampa o in televisione e, in […]
@ Oca sapiens
Su lo Carlo ambientalista: Allora diciamo che il principe Carlo era sul panfilo di mammà quando decisero di ridimensionare ( secondo il Bernabei certo) IRI e l’ENI che ha sempre dato fastidio a molti
Su fantasia del Bernabei: scusi ma penso che di storia energetica dell’Italia il Bernabei ne sappia più di lei.
Su Thatcher: la tesi è dei giornali inglesi trova qualcosa du The Guardian chi volesse approfondire qui http://www.multibase.it/allegati/2.1-teoriaeffettoserraantropogenicoenascitaipcc.pdf
pg 107 la politica del global warming
Aveva già risolto con i minatori ma non si fidava e voleva affrancarsi dal carbone
Su Houghton: l’ho citato perché è il fulcro dei primi rapporti IPCC ed è un convinto nuclearista, come del resto J Hansen le cui stime sulle forzanti radiative sono il fulcro del 4° rapporto IPCC dove ha quasi dimezzato i valori di Hougthon dimostrando che erano molto sbagliati e questo solo 5 anni fa.
Negli anni mi è capitato di leggere articoli (peccato non averli archiviati) di J Hansen
– contro i biocarburanti perché dannosi per deforestazione nitrati pesticidi e competizione alimentare e lavori agricoli (e qui concordo)
– articoli dove dice che il fotovoltaico non può soddisfare i fabbisogni del pianeta e che cambia l’albedo assorbendo l’energia termica e questo sarà un problema per il futuro, contro le centrali a carbone ( si è fatto addirittura arrestare)
– contro il sequestro di CO2 che dice non essere praticabile ( invece ci sono già gli impianti attivi anche in Italia) e che è come mettere lo sporco sotto il tappeto, che è un’altra frase discutibile perché invece è rimettere il carbonio da dove lo si è preso. Paradossale la posizione contro il sequestro perché risolve in un colpo solo i mali dell’energia dovuti ad inquinamento e al presunto riscaldamento globale.
– mentre consiglia in tutto il mondo anche con lettere personali ai primi ministri di investire nel nucleare per la salvezza del pianeta. Anzi per la salvezza dell’umanità perché il catastrofismo di Hansen è arrivato ad ipotizzare l’estinzione di massa dell’umanità
“L’uso di scenari estremi per mostrare il riscaldamento globale,
è stato un tempo opportuno”
James Hansen
Questa non è più scienza, ma è politica attiva nel pilotare le scelte energetiche del futuro.
Chiudo ribadendo le motivazioni alla scelta di Carlo d’Ighilterra, perchè oltre che grullo non escludo che sia in malafede.
@Costa
farei notare che cercare un approfondimento sulla teoria dell’AGW basata sulla fonte linkata è un po’ come pretendere di informarsi meglio sulla fisica quantistica a partire da topolino. As usual.
Es.: http://www.multibase.it/contStd.asp?lang=it&idPag=382
BTW: questo il vero quoting della “famosa” frase dichiarata nell’intervista al Discover dal grande Stephen Schneider nel 1989: ““On the one hand, as scientists we are ethically bound to the scientific method, in effect promising to tell the truth, the whole truth, and nothing but – which means that we must include all doubts, the caveats, the ifs, ands and buts. On the other hand, we are not just scientists but human beings as well. And like most people we’d like to see the world a better place, which in this context translates into our working to reduce the risk of potentially disastrous climate change. To do that we need to get some broad based support, to capture the public’s imagination. That, of course, means getting loads of media coverage. So we have to offer up scary scenarios, make simplified, dramatic statements, and make little mention of any doubts we might have. This “double ethical bind” we frequently find ourselves in cannot be solved by any formula. Each of us has to decide what the right balance is between being effective and being honest. I hope that means being both.”
Nelle citazioni mancano quasi sempre le ultime fondamentali (per capire il senso) 3 righe. Modus ben noto, quello di estrapolare ciliegie da un contesto per supportare tesi preconfezionate. Vedi il bubblesgate.
Nel merito del post: sono completamente d’accordo con la posizione espressa da No Way Out, motivazioni comprese 😉
Voto anch’io per La Stampa, che ne spara parecchie da un po’ di tempo in qua. Chissà che non serva a renderli più cauti.
Al secondo posto il Corriere, ambiguo e un po’ subdolo.
Da due testate ‘autorevoli’ ci si aspetterebbe qualcosa di meglio.
@steph
Questa sua citazione di Schneider è molto interessante. Riprendo la frase che un po’ la riassume: “the right balance is between being effective and being honest”.
La frase stessa è molto “honest”. Forse, però, quello che si sottovaluta è che la gente non legge solo i media, ma si confronta con chi ne sa, o potrebbe saperne, di più, magari al bar, o sul luogo di lavoro, o in autobus… L’interlocutore quasi mai è uno scienziato/ricercatore, più spesso è uno che si interessa dell’argomento. Nel caso di scienza, probabilmente ha una laurea a carattere scientifico, o è un forte autodidatta.
Ora, se l’interlocutore, chiamiamolo signor “x”, ha l’impressione che non sia stata detta tutta la verità, solo la verità, nient’altro che la verità, sottilineerà questi suoi dubbi a chi lo interroga. Probabilmente li amplificherà, con effetti controproducenti rispetto al messaggio che si vuole lanciare. Voglio dire che tra lo scienziato e chi non si interessa di scienza c’è uno strato di signor x che naturalmente si pone come interfaccia, al di là dei media. E questo strato, spesso, intende valutare la correttezza di quanto viene detto, almeno un po’.
Insomma, forse “being honest” non è così lontano dal “being effective”…
@C. Costa
Non ho parlato di politica energetica italiana, ho precisato la cronologia di quella _britannica_. Sugli scienziati che Margaret Thatcher ha sentito sul clima, prendo nota che lei li conosce meglio dell’interessata.
Houghton
è non è un catastrofista, aveva detto una banalità:
“If we want good environmental policy in future, we’ll have to have a disaster. It’s like safety on public transport. The only way humans will act is if there’s been an accident” NON ha mai detto: “Unless we announce disasters no one will listen”.
Hansen:
E’ molto strano che lei non ne condivida le critiche agli “scenari estremi”. Che c’è di sbagliato, per esempio, nella frase: “most gloom-and-doom climate scenarios exaggerate trends of the agents that drive global warming”?
@agrimensore g
non la riassume affatto lasciando fuori “Each of us has to decide what the right balance is between being effective and being honest. I hope that means being both.” Fa solo dire a Schneider qualcosa di moralmente ambiguo.
Lei sottovaluta l’interfaccia dei propagandisti il cui unico scopo è di deformare “la verità”, e l’effetto Dunning Kruger di chi nega l’evoluzione, l’Hiv o l’Agw.
@oca_sapiens
Ho citato la parte “Each of us…” Non ho citato la parte “I hope…”, ma, come vede, la frase comincia con “I hope”, non “I am absolutely sure” o “I believe”. Quello che volevo dire è che se si lascia in ombra una qualche parte di verità, poi si rischia che qualcuno, in malafede o in un buonafede, la evidenzi in maniera netta. A volte ciò viene sottovalutato. Questo è vero in qualunque campo, non solo sul clima.
Non intendevo attribuire a Schneider “qualcosa di m oralmente ambiguo”, ci mancherebbe, sui defunti nihil nisi bonum.
@oca_sapiens
Grazie al suo blog, mi sono collegato sul link dell’intervista a Judith Curry:
http://www.collide-a-scape.com/2010/08/03/the-curry-agonistes/
Ho messo l’intervista tra i miei link preferiti! Spiega, molto meglio di me, concetti che ho provato, più volte, a illustrare anch’io. Sul tema di cui sopra, JC afferma:
“There is an increasing backlash from scientists and engineers from other fields, who think that climate science is lacking credibility (…) While these scientists and engineers are not experts in climate science, they understand the process and required rigor and the many mistakes that need to be made and false paths that get followed. (…) They will not be convinced that a “likely” level of confidence (66-89% level of certainty) is believable for a relatively new subject, where the methods are new and contested, experts in statistics have judged the methods to be erroneous and/or inadequate, and there is substantial disagreement in the field and challenges from other scientists”
P.S.: Ho escluso alcune frasi dalla dichiarazione della Curry solo per evidenziare la parte in cui mi riconosco meglio. Ad ogni modo, non credo di aver alterato il senso del periodo.
Forse vanno tenute in considerazione anche le parole di JC, prima di assegnare il premio.
La stessa curry di cui parlavo qualche mese fa….fa l’ambigua…
http://climafluttuante.blogspot.com/2010/06/curry.html
@agrimensore
le tenga pure in considerazione, ma io se corro rischi cardiaci, seguo il consiglio di Steve Schneider e ascolto i cardiologi di mestiere, mica i dilettanti. Idem per i rischi climatici.
@Steph
Ambigua non quando ripete “abbasso i competenti” insieme al Tea Party. Piuttosto quando lascia McIntyre sputare sul suo lavoro trattando le teleconnessioni da telepatia, rif CA 25 luglio scorso. E lei lo ringrazia per il post…
Con quello che sta succedendo in questi giorni, il mio voto va a Giornale, La stampa e Corriere.
Chissa’ perchè ora i collegamneti al global warming sono molto radi e cauti… l’estremismo vale solo in un senso
la russia abbia stablito record spaventosi ma del global warming poche tracce sui media..
Il corriere ha titolato Catastrofe in Asia (!), ma una seria analisi del legame statistico ce la sogniamo .. troppo difficile secondo loro
Ciao
Bella iniziativa
direi che l’istituto bruno leoni è stato uno dei piu’ prolifici
ho assistito, ad una performance di Mingardi con Klaus che da sola meritava il premio, mi sembra era il 2009, quindi la propongo a supporto
Tipo che il clima è un modo per togliere la libertà.. devono avergli anche pubblicato un libro al Klaus
Poi la scena divertente è che Stagnaro ha passato il microfono per le domande e alla fine l’ha passato al Caserini che li ha tirati su di peso
A me e ad alcuni colleghi è sembrato che hanno fatto la figura dei peracottai.. anche se erano in un palazzo di lusso a due passi dalla Scala
quindi non dimenticate l’IBL, mi raccomando
buon caldo a tutti
F.
[…] Posted by curiositybox su 13 agosto 2010 Candidati Premio “A qualcuno piace caldo 2009″. […]
I senatori meritano, avevo saputo della mozione ma non pensavo a tutto quello che ho letto
nel link…
Poi IBL, d’accordo, sono dei professionisti.
Quindi il giornale, motivazione: per la mancanza di contatto con la realtà
Da una discussione sul sito di Cassandra, mi permetto di suggerire Claudio Costa fra i candidati al premio. Con circa 60.000 commenti (Secondo i miei calcoli) destinati alla negazione dell’effettop dell’uomo sul clima, decisamente se lo merita per l’impegno e la perseveranza posta nell’impresa
http://ugobardi.blogspot.com/2010/08/la-sindrome-del-gatto-silvestro-claudio.html
Quoto Ugo Bardi che mi ha tolto le parole dalla tastiera!
Voterei gli incredibili IBL, ma chi li conosce?
In campo nazionale, bisogna vedere chi fa più danni.
Il giornale, Battaglia e Zichichi sono pura comicità. anche se purtroppo influiscono parecchio.
Direi:
1 – La stampa
2 – Zichichi, alla carriera. Alla fine bisognerà pure che il mondo si accorga di lui!
3 – I senatori… la comica iniziativa è stata veramente grossa!!!
Ci sarebbe anche un altro buon candidato: il blog “New Ice Age”. Vedere il rapporto di Gianni Comoretto a:
http://giannicomoretto.blogspot.com/2010/08/la-prossima-era-glaciale.html
I miei voti vanno a:
1 – Il giornale: davvero fuori dal mondo, ma sia per ripetitivita’ che tipo di bacino di utenti alla fine finiscono per influire sull’opinione pubblica
2 – I senatori: sinceramente non ho ancora deciso se l’italia non li merita o invece sono assolutamente degni rappresentanti degli italiani, ma tanta incompetenza ed inconsistenza va premiata, purtroppo.
3 – L’istituto IBL: perche’ sono dei professionisti e come tali lavorano.
il mio voto è andato senza ombra di dubbio a il Giornale, con voto unico in quanto il mix fra demagogia e incompetenza è assolutamente impareggiabile.
La Stampa infatti si è impegnata molto per vincere il premio, ma gli eccellenti articoli di LM hanno controbilanciato il danno dei titoli ad effetto che l’era glaciale incute sui lettori.
@Luca Lombroso
Il Giornale è purtroppo irrecuperabile (del premio ne farebbero un vanto), mentre assegnare il premio a La Stampa potrebbe indurli a essere più attenti, dando più spazio a LM e meno ai sensazionalismi da giornaletto di serie C.
Il Giornale, senza alcun dubbio. Le motivazioni di Luca L. sono anche le mie. Zichichi pero’ lo metto secondo: la storia dei “batteri dormiglioni” è in effetti troppo carina…
Non riguarda direttamente il premio perché si è svolto pochi giorni fa e non nel 2009, ma a supporto ideale della candidatura del Prof. Zichichi segnalo il programma di Erice 2010 (19-24 agosto 2010)
Ci sono due sessioni sul clima, la 7 e la 10, in cui intervengono relatori accuratamente selezionati con i soliti criteri di Zichichi (Singer, Lindzen, McIntyre, Shaviv, ecc)
La cosa più sensazionale è la LECTIO MAGISTRALIS sul tema
“Why Science is Needed in Everyday Life”
Il nome del relatore non ce la faccio a scriverlo ma lo potete trovare a pag. 12 del programma
http://www.ccsem.infn.it/ep/EP2010_Programme.pdf
Oppure qui c’è un aiutino
http://www.youtube.com/watch?v=J-UCqe32tY8
@ Stefano Caserini
Il centro di Erice è intitolato a Ettore Majorana. Programmi come quello che hai citato disonorano la memoria di quel geniale fisico.
Poi mi domando, i partecipanti hanno trovato accettabile un programma del genere con simili relatori? Nessuno ha protestato?
@Gianfranco
Già. Pensa che anche M (della premiata ditta M&M’s) era in vacanza ad Erice a ritemprarsi….
http://climateaudit.org/2010/08/30/back-from-erice/
Durante la sua assenza, ha lasciato la gestione del suo blog a mamma Watts…
@Stefano
effettivamente….premio prenotato preventivamente per l’anno prossimo?
Programma della sezione clima altamente stimolante, non c’è che dire: scelta difficile, ma forse la lectio del tale H. E. the Hon. Dr. ILR, da sola, sarebbe valsa la spesa per il viaggio. Sarà per una prossima volta, senza dubbio.
@ Gianfranco
Concordo in pieno.
Aggiungo che anche chi finanzia questi convegni dovrebbe farsi delle domande.
Oppure la Società Italiana di Fisica
Persino McIntyre si è accorto di come erano sbilanciati i relatori…
Un’ultima osservazione su Erice 2010.
Nel programma compare anche il famigerato Lord Monckton, l’aristocratico inglese privo di qualificazioni professionali in campo scientifico con l’obby di propagandare con molta eloqenza e con ogni (ma proprio ogni) mezzo le posizioni del negazionismo climatico. Che bella compagnia!
A proposito di H.E. ecc. ecc. vi risulta che qualche fisico sia mai stato invitato a tenere una lectio magistralis a un convegno di avvocati?
[…] qui gli altri […]
[…] piace caldo”, conseguito nel 2007, e dopo le infruttuose nomitation per gli anni 2008 e 2009, ora si potrebbe segnalare il caso al Guiness dei record, proponendo un premio per la categoria […]