Cinque grafici per una cena
Nei giorni scorsi, una delegazione del Comitato Scientifico di Climalteranti.it ha consegnato a Ferruccio De Bortoli il premio “A Qualcuno Piace Caldo”, assegnato per il 2010 al “Corriere della Sera” di cui è direttore (le motivazioni sono qui).
L’incontro è stato molto cordiale, una cena in un ristorante in zona Brera a Milano, ed è stata un’occasione per parlare, fra le altre cose, della comunicazione del tema dei cambiamenti climatici, dell’ambiente e dell’energia. .
Ci ha fatto piacere non solo l’eleganza con cui il Direttore ha accettato il premio, riconoscendo le criticità negli articoli segnalati, ma anche il suo interesse in materia e la sua attenzione. Per la cortesia dimostrata, nonché per l’ottima cena, un ringraziamento a Ferruccio De Bortoli da tutto il gruppo di Climalteranti, che rimane sempre disponibile al confronto e al supporto per una migliore informazione sulla scienza del clima.
Prima dell’arrivo delle prelibatezze, c’è stato il modo di entrare un po’ nei dettagli tecnici, e di spiegare perché i cambiamenti climatici ci preoccupano. Avevamo preparato 5 grafici, scelti fra i tantissimi che la scienza mette oggi a disposizione.
Il primo viene dal rapporto The Copenhagen Diagnosis: Climate Science Report (Figura 21), e unisce la ricostruzione delle temperature medie globali per il periodo 500-2006 (proposta da Mann et al. 2008) con le proiezioni delle temperature medie globali al 2100 riassunte dal Quarto Rapporto dell’IPCC. Ha il pregio di mostrare quanto le temperature del 2100 saranno distanti dall’andamento medio nei quindici secoli precedenti, e da quelle attuali.
Il secondo grafico riguarda il dibattito sulle responsabilità umane nel riscaldamento del pianeta. Uno studio del 2009 ha mostrato che alla domanda “L’attività umana è un fattore significativo nel variare le temperature globali del pianeta?” la comunità scientifica è unita nel rispondere sì, e che la percentuale di consenso è vicina al 100% nel caso di addetti ai lavori (climatologi che svolgono un ruolo di ricerca attiva in campo climatico). Non c’è l’unanimità, come non c’è mai su questi temi , ma ci siamo molto vicini.
L’adattamento ai cambiamenti climatici ci sembra un punto cruciale. Per questo è necessario far sapere quello che potrebbe succedere (e in parte sta già succedendo) in Italia e in Europa a seguito del riscaldamento globale. Il terzo grafico è relativo alle proiezioni delle temperature e delle precipitazioni per l’Europa ed il bacino del Mediterraneo, già oggetto di un post precedente.
I dati delle temperature e delle precipitazioni medie sono importanti, ma ancora più chiaro parlano le proiezioni del numero di giorni molto caldi, con temperatura apparente maggiore di 40 °C. È un grafico presente nei risultati del progetto Ensemble, di cui abbiamo precedentemente riferito qui e qui.
Molti degli articoli “incriminati” del Corriere parlavano dei ghiacci, e delle conseguenti polemiche. Abbiamo quindi mostrato l’ultimo grafico uscito il 24 novembre su Nature, una ricostruzione storica dell’estensione del ghiaccio marino artico negli ultimi 1450 anni. Mette nella giusta prospettiva una riduzione che non è esagerato definire drammatica.
E’ stata una scelta difficile. Non è detto che sia la migliore, i grafici eloquenti sono moltissimi . Invitiamo a segnalarli nei commenti, potrebbero servirci in futuro, per un’altra cena.
Testo di Marina Vitullo e Stefano Caserini
10 responses so far
Questa cosa che avete fatto, mi fa immensamente piacere.
A volte davvero, con le persone per bene (quale ho sempre pensato, nonostante tutto, sia DB) si tratta davvero solo di parlarsi, e soprattutto, saper ascoltare.
Complimenti per tutto e speriamo di leggere finalmente qualcosa di buono, ogni tanto, anche nel cds.
Chapeau, sia a Climalteranti che a FDB.
Sono contento di aver sostenuto, sin dallo scorso anno, la candidatura del Corriere per l’AQPC.
Primo perché l’hanno ampiamente meritato fornendo ai lettori un’informazione sui cambiamenti climatici indegna delle tradizioni del Corriere.
Secondo per questa inattesa, e dunque tanto più piacevole, reazione di aperura e interesse da parte di FDB. Fa sperare che i lettori del Corriere avranno, come è loro diritto, un’nformazione più corretta ed equilibrata su questo delicato argomento.
Riguardo al grafico, personalmente trovo molto efficace gli spettri della radiazione solare e di quella termica di ritorno dalla terra paragonati con il corpo nero ideale (si trova ad esempio a pagina 86 di “Tempeste”). Rende giustizia a Max Planck. Ma soprattutto mi sembra di vedere le molecole di gas serra mentre catturano radiazione delle frequenze appropriate. Dedicato a chi afferma che il meccanismo fisico alla base dell’AGW non è chiaro.
Complimenti avete avuto un’ idea ottima grazie anche
all’atteggiamento di De Bortoli: chissà se in futuro sul
Corsera saranno più attenti.
Silvano Molfese
@Marina e Stefano C.
“Prima dell’arrivo delle prelibatezze”: non crederete mica di cavarvela così, vogliamo i dati!
Grafici
le temperature Hansen et al. con l’ENSO e i disegnini delle eruzioni vulcaniche
http://data.giss.nasa.gov/gistemp/2008/Fig2a.gif
Capisco che non è educato portare il laptop a cena, ma sono eloquenti anche le curve animate di Skeptical Science che confrontano i dati reali e quelli degli “scettici”, per es.
http://www.skepticalscience.com/going-down-the-up-escalator-part-1.html
Grafici:
anche questi mosaici non sono mica male:
http://data.giss.nasa.gov/gistemp/graphs/Tvs.year+month.lrg.gif
Ottimi come aperitivo.
In alternativa, ma rigorosamente dopo il piatto forte e prima del dolce: le bande spettrali e trasmittanza per gas atmosferico
http://img17.imageshack.us/img17/6088/trasmittanzaperbandaega.png
@ Oca sapiens
io ricordo un’ottima Piovra al forno con purea di fave (http://www.ilsolferino.com/antipasti.htm)
Quell’animazione di skeptical science sui tanti trend decrescenti nell’aumento di temperature è spettacolare, ma il Direttore non mi sembrava più di tanto interessato alle tesi negazioniste, era più interessato a capire quello che invece si sa, e cosa ci si puo’ aspettare con buona probabilità dal futuro
@ Oca sapiens e Steph
quei grafici sono belli ma mi sembrano un po’ troppo complessi e poco incisivi.. insomma è una cena … bisogna stare più leggeri…
@ Oca sapiens e Steph
effettivamente in altre occasioni di materiale da far vedere ce ne sarebbe stato moltissimo. sinceramente sono rimasta favorevolmente stupita dall’atteggiamento del Direttore che sembrava sinceramente interessato a farsi una propria idea dello stato dell’arte in materia climatica.
e poi, come dice Stefano, in una cena di lavoro bisogna tenersi leggeri. o no?
@ tutti i commensali
in una cena di lavoro bisognerà pure tenersi leggeri, ma dopo avere ingollato quei grafici serve un potente digestivo, a spanne direi almeno una tanichetta di grappa, o se preferite, di bioetanolo al 40 per cento.
hic, hic, e buona digestione
[…] […]
[…] titolava in prima pagina “E’ fallito il vertice sul clima”. Avendo potuto verificare che nonostante gli errori ci sia la volontà di informare correttamente i lettori, ci si chiede come sia possibile che per due giorni in prima pagina siano stati richiamati articoli […]