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I climatologi negano l’esistenza di Donald Trump

Pubblichiamo la traduzione di questa interessante notizia apparsa su un blog in Belgio.

 

Oltre 500 climatologi, geologi e scienziati vari si sono riuniti la scorsa settimana a Parigi per un vertice speciale, dedicato a discutere l’esistenza di Donald Trump, presunto 45° Presidente degli Stati Uniti. Benché il fenomeno politico abbia avuto ampio risalto nei media negli ultimi anni e, secondo numerose fonti, sia stato “osservato” anche in Europa, molti prestigiosi specialisti rimangono scettici circa la reale esistenza dell’uomo Donald Trump.

Sin da quando ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi, i ricercatori del clima e gli esperti politici hanno vivacemente discusso dell’effettiva esistenza di Mr. Trump.

Non c’è niente di nuovo sui cosiddetti “negazionisti di Trump””, secondo il professor Albert de Gier, responsabile del Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Amsterdam. “Ma è dannatamente frustrante vedere come i negazionisti rimangano ostinati davanti alle prove più solide. Se si guardano i soli fatti, possiamo facilmente concludere che l’uomo debba essere almeno stato presente fin dagli anni ’40 e che l’impatto delle sue azioni siadiventato innegabile e sempre più irreversibile.E’ quindi di fondamentale importanza per la sopravvivenza del nostro pianeta che la comunità scientifica faccia luce su questi risultati “.

La relativa scarsità di osservatori e testimoni oculari della cerimonia di insediamento del signor Trump a gennaio ha reso dubbiosi un numero crescente di esperti.

Eppure, migliaia di esperti del clima di tutto il mondo sono rimasti prudenti, se non esplicitamente recalcitranti, sulla verificabilità dell’esistenza dell’americano, mentre le sempre più pressanti campagne di sensibilizzazione sono state disinvoltamente accantonate come “propaganda politica” e “allarmistiche “. Il fenomenologo britannico Jack Schitt ha guidato per anni la campagna educativa “Verità su Tump” ed è stato uno dei principali relatori alla conferenza di Parigi. “Il modo in cui i media mainstream e i cosiddetti “esperti” hanno cercato di fare il lavaggio del cervello alle masse con lo spauracchio di Donald Trump è ridicolo”, ha affermato in modo deciso. “Bene, tutto è partito come una narrazione semi-plausibile di un magnate immobiliare invischiato in operazioni finanziarie mal concepite, ma presto si è deteriorato in una caricatura semplicistica di una star di reality con temperamento Hitleresco che in modo inspiegabile a furia di stronzate è arrivato nella posizione più potente del mondo. Dobbiamo davvero credere che un individuo talmente assurdo, detestabile e probabilmente malato possa avere un ruolo nella politica internazionale contemporanea? Queste persone pensano forse che viviamo in un qualche fottuto universo parallelo? Voglio dire, per una volta restiamo seri!

Anche negli Stati Uniti, innumerevoli cittadini nutrono forti dubbi sul fatto che il loro Presidente faccia effettivamente parte dei fenomeni fisici osservabili.

I leader politici di tutto il mondo hanno seguito attentamente i lavori del vertice, anche solo per valutare correttamente se e in quale misura dedicare altro tempo e risorse per continuare i loro negoziati con un capo di stato molto probabilmente fittizio.

Papa Francesco ha pubblicato una enciclica dove ammonisce tutti i leader mondiali di non sottostimare l’esistenza di Donald Trump: “La chiesa rispetta le scoperte ed i dubbi della comunità scientifica, ma chi si è trovato vicino ad una presenza opprimente come la sua sa che deve esistere veramente”.

 

Traduzione di Stefano Caserini, Elisa Palazzi e Gabriele Messori.

17 responses so far

17 Responses to “I climatologi negano l’esistenza di Donald Trump”

  1. Stefano Ceccarellion Giu 26th 2017 at 22:52

    Facile per i climatologi negare l’esistenza di Trump, meno facile ignorare un colossale ammasso di ghiaccio che va alla deriva.
    Quando l’immenso iceberg che sta per staccarsi dalla piattaforma Larsen C della Penisola Antartica si sarà dissolto, di esso resterà solo il nome. E’ bene allora che quel nome serva a non dimenticare chi, come il gigante petrolifero Exxon, si è reso corresponsabile della gravissima crisi climatica che il mondo intero sta attraversando.

    https://stopfontifossili.wordpress.com/2017/06/25/il-nome-delliceberg/

  2. Claudio Cassardoon Giu 27th 2017 at 09:48

    @Stefano Ceccarelli: mi scusi, ma non capisco dove voglia andare a parare il suo commento. Credo sia abbastanza evidente che il post su Trump è ironico. Altrettanto ovviamente, i climatologi non ignorano di certo il ghiaccio della piattaforma Larsen C che sta per staccarsi, e che probabilmente andrà alla deriva, fondendo. Quell’iceberg, tuttavia, rappresenterà soltanto l’evidenza visiva di un fenomeno, quello della fusione dei ghiacci polari, che avviene ogni giorno e che contribuisce al lento ma inesorabile innalzamento dei livello dei mari. Il signor Trump, che adesso invita i residenti nelle isole che stanno sparendo a non preoccuparsi (http://www.businessinsider.com/trump-tangier-island-disappearing-sea-level-rise-2017-6?IR=T), presto dovrà preoccuparsi anche delle città costiere della sua nazione… Ma forse, vista la sua età, dopo aver creato danni, lascerà lo scettro ed i problemi a qualche suo successore.

  3. Rosario Accordinoon Giu 27th 2017 at 11:58

    stavo ancora ridendo dopo aver letto l’articolo quando Stefano Ceccarelli mi ha rovinato il divertimento con un intervento in stile “non ho capito una beneamata.
    🙁

  4. homoereticuson Giu 27th 2017 at 12:14

    questa vostra tesi è facilmente smontabile con semplici argomenti di senso comune

    – i donalds trumps sono sempre esistiti. Quindi può esistere anche questo.
    – potrebbe non essere così male come sembra.
    – Galileo aveva tutti contro ma aveva ragione. Questa frase, come il prezzemolo, sta sempre bene, anche se non ricordo perché.
    – i modelli sono inaffidabili. (Non solo nessun modello aveva previsto in anticipo l’ascesa di MRenzi in Italia, ma neppure i modelli inizializzati con i dati più recenti riescono a spiegarne l’esistenza e, soprattutto la persistenza).
    – la serie storica dei precedenti presidenti è largamente sovrastimata, imprecisa e manipolata (suvvia, qualcuno può davvero credere che in una democrazia seria come quella america il nome Bush compaia ben tre volte?).
    – piante e animali riusciranno comunque ad adattarsi (quanto agli umani: seguite gli aggiornamenti).
    – la democrazia nel mondo occidentale ha smesso di crescere (pausa) almeno dal 1994 (discesa in campo). Facciamocene una ragione e godiamoci lo spettacolo.
    – è colpa del sole. E’ infatti scientificamente dimostrato che il troppo sole, (in combinazione con un alta percentuale di grassi insaturi e tomato ketchup) può spiegare almeno il 63.6 per cento delle scelte elettorali del cittadino americano medio.

  5. Stefano Ceccarellion Giu 27th 2017 at 14:55

    @Claudio Cassardo
    Andiamo, stavo solo cercando di introdurre il mio post usando lo stesso tono ironico dell’articolo…
    Leggendo il mio pezzo credo sia evidente che chi lo ha scritto non può certo pensare che i climatologi ignorino lo scioglimento dei ghiacci!!!!

    @ Rosario Accordino
    Ora puoi continuare a ridere, almeno spero!

  6. alsarago58on Giu 27th 2017 at 18:09

    Stefano Ceccarelli, strano che nel tuo post sul supericeberg prossimo venturo, t sia dimenticato di avvertire i lettori dell’articolo che in precedenza sono scomparse nel 1995 la piattaforme Larsen A (che esisteva da almeno 9000 anni) e nel 2002 la ben più vasta Larsen B (che esisteva da decine di migliaia di anni).

    Si tratta di eventi, insieme ad altri come la comparsa di reperti archeologici di migliaia di anni fa (Oetzi è il più famoso) da sotto i ghiacciai in fusione, che, a mio parere dimostrano in modo inequivocabile l’eccezionalità del periodo climatico che stiamo vivendo, ma che, stranamente, i climatologi non usano mai nelle loro discussioni con i negazionisti o nelle loro presentazioni della situazione al pubblico.

    Mi piacerebbe tanto, per una volta, che qualcuno in un dibattito Tv o sui giornali con uno Zichichi o simili gli chiedesse “Ok, ma se oggi fa meno caldo che nel medioevo o ai tempi di Annibale, perchè il corpo di Oetzi è emerso intatto solo adesso? E perchè una calotta glaciale che era rimasta al suo posto probabilmente dall’ultimo interglaciale, 130000 anni fa, ha ceduto proprio nel 2002? E la lobby dei pannelli solari ad averla frantumata?”

  7. Stefano Ceccarellion Giu 27th 2017 at 21:17

    @alsarago58
    Grazie per il commento. Non conoscevo nel dettaglio le vicende di Larsen A e B, ma comunque non credo che avrebbe aggiunto molto di più al senso dell’articolo.

  8. Baldarchon Giu 27th 2017 at 22:42

    Grazie per tradurre il mio articolo in italiano. Pero’, vorrei enfatizzare che e’ un blog BELGA 😉

    Saluti da Anversa xxx

  9. Arianna cortesion Giu 28th 2017 at 11:41

    E che e’ stato scritto da Bart Verhoven

  10. Stefano Caserinion Giu 28th 2017 at 07:39

    @ Badrach
    Prego!
    Dalla frase “Translated from the original article in Dutch after numerous requests” avevo inteso che fosse originariamente apparso su un blog olandese. Ho quindi corretto, grazie della precisazione.

  11. sergioon Giu 29th 2017 at 22:37

    Certo che da una simpatica, ironica cazzata ne vengono fuori delle belle… riprendetevi l’ironia! Forse si riuscirà a cambiare qualcosa… in meglio.

  12. gian paolo costaon Giu 30th 2017 at 08:54

    Siamo usciti dal glaciale wurm e la Terra, il suo clima, si va (al solito: come racconta la storia geologica) scaldando (tropicalizzando). Quando avremo le prove certe che le attività umane hanno interagito con questo “percorso”, alterandolo, sarà troppo tardi per mettere in atto un qualsiasi correttivo. I tempi “climatologici” sono questi. Poi ci sono i cicli 35ennali di Bruckner a scala più … umana. napoleone andò in Russia in uno degli inverni più freddi dell’800, nella 15-’18 gli inverni furono rigidissimi, con moltissimi congelati, Hitler invase la Russia negli inverni più freddi del ‘900 …. Sono tempistiche un po’ più lunghe del quoatidiano.

  13. Marco Giranzanion Lug 1st 2017 at 10:56

    @Gian Paolo Costa:
    Ma ancora con ‘ste cazzate? Lei di Climatologia non ne sa niente quindi dovrebbe cordialmente starsene zitto!

    Oh è proprio vero che via Obama dentro Trump e rispuntan fuori tutti i babbei!

  14. Gian Paolo Costaon Lug 1st 2017 at 11:16

    Prima di sparare risposte, bisognerebbe saper leggere. Ma evidentemente l’amico Granzani non ha studiatto troppo, alle elementari. Peggio per lui. L’inquinamento c’è e i suoi effetti sul clima è pericolosissimo. Non ci sono dati certi su quanto dei cambiamenti climatici in atto sia imputabile direttamente all’uomo o a fluttuazioni climatiche naturali. Nel dubbio, è assolutamente necessario ridurre queste interazioni, perchè poi le conseguenze correranno a … velocità esponenziali. E non ci sarà più niente da fare. Ho detto solo questo: la mia idea occupandomi di clima da una quarantina d’anni. E non sarà un …. che non sa neppure leggere a dirmi quel che devo o non devo scrivere.

  15. Marco Giranzanion Lug 5th 2017 at 20:29

    Ma non c’è alcun dubbio che il Riscaldamento Globale sia principalmente causato dall’uomo: vede il suo problema è che le prove di questo ci sono e già da decenni, ed è per causa di gente come lei che continuamente mette in dubbio la solidità di queste prove se gli sforzi per contrastare tale Riscaldamento Globale risulteranno, forse, vani; è grazie a voi negazionisti se siamo in ritardo di 20 anni nel contrastare l’AGW!

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