Sesso e clima
Climalteranti in questi 14 anni si è occupata di tantissimi aspetti dei cambiamenti climatici, come si può vedere nella colonna delle categorie sulla destra. Eppure, non si è mai occupata di come le variazioni climatiche influiscono o sono influenzate da due fra i principali fattori della qualità della vita degli esseri umani: l’amore, il desiderio di congiunzione intellettuale e fisica degli esseri umani.
È una lacuna che Climalteranti condivide con l’IPCC, che nelle decine di migliaia di pagine dei suoi rapporti non ha mai scritto una riga su questo legame.
Sarà perché non è mai facile parlare di amore e sesso: sono sfere personali, intime, con molte sfaccettature, e si rischia di essere grevi o reticenti. Sarà perché per gli scienziati è difficile raccogliere dati affidabili, nelle interviste le persone spesso preferiscono non rispondere o forniscono risposte errate. E gli studi sperimentali hanno indubbi problemi pratici legati alla privacy o ai costumi. Se misuri la temperatura dell’orecchio o dell’ascella di una persona, la ricerca sarà limitata agli addetti ai lavori, se misuri quella dei testicoli quando il corpo assume diverse posizioni, ti assegnano l’IgNobel.
Eppure, l’amore e il sesso sono troppo importanti e centrali nella nostra vita per non avere connessioni con quella che è stata definita la più grande sfida di questo secolo. Come ha scritto Edoardo Albinati (La Scuola Cattolica, Rizzoli, 2016, pag. 174) “Si direbbe che il sesso riguardi la vita privata degli individui, unicamente la loro camera da letto, e invece scuote da cima a fondo l‘intera società per poi rimodellarla in forme nuove, riposizionando tutti i valori, riformulando i rapporti. Le relazioni erotiche tra uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna, sono ciò che causa il movimento della vita individuale come di quella collettiva, la ragione per cui si combattono le guerre e ci si riconcilia, il fondamento dell’intelligenza, la causa e insieme il fine di ogni impresa, la chiave per disserrare i misteri e il significato recondito di qualsiasi indizio…”
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Per colmare questa lacuna, anni fa mi sono messo a raccogliere materiale che intercettavo nella letteratura scientifica, sui giornali, ma poi anche nei libri e nelle canzoni. Ho cercato le connessioni, i punti di conflitto, le sinergie fra questi due mondi apparentemente lontani.
Un lavoro, anzi più un hobby, coltivato nei ritagli di tempo per una decina d’anni, a cui ho pensato anche per rispondere ad una sollecitazione di un’amica, che mi aveva esortato a scrivere anche qualcosa di leggero sul tema dei cambiamenti climatici, o almeno rivolto ai non addetti ai lavori, a chi non è interessato direttamente al cambiamento climatico.
Durante il lockdown del 2020, in particolare nei giorni più duri per il Lodigiano dove abito, ho avuto più tempo e mi sono divertito a scandagliare le riviste di medicina, psicologia, sociologia e sessuologia, ho letto cose che non avrei mai pensato di leggere. Davvero si fanno un sacco di studi interessanti e per molti aspetti stravaganti. Ho trovato molta più sostanza sul legame fra sesso e clima di quanto immaginassi in partenza: giusto per fare qualche esempio (per non svelare troppo del libro), i possibili legami fra alti livelli di CO2 e lo stato di innamoramento, la riduzione delle nascite 9 mesi dopo le ondate di calore, le mobilitazioni dei movimenti ecosex contro il mountain top removal (pratica devastante con cui si fanno esplodere le cime delle montagne per cavare il carbone) o quelli che piantano un albero se mandi una foto di nudo o comunque sexy.
Un tweet dei Friday For Future italiani lo scorso San Valentino mi ha dato l’ispirazione per un capitolo e confermato che era arrivato il momento di chiudere e pubblicare.
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Alla fine ne è uscito il libro Sex and the Climate, pubblicato da People, disponibile da pochi giorni nelle librerie oppure online. La foto di un bacio in ammollo durante un’alluvione a Manila, che mi ha fatto compagnia durante la scrittura, ha ispirato la bella copertina del disegnatore Davide Lopez.
È un libro “serio”, nel senso che contiene citazioni ad una cinquantina di diverse riviste scientifiche, ma che ho voluto mantenere in una forma leggera, direi quasi “pop”, con citazioni di brani di Monteverdi, Tom Waits, Paolo Conte, Jim Morrison, Freddie Mercury, Cole Porter, Fabrizio De André o libri di Melania Mazzucco e Giovanni Jervis. Un esperimento anche linguistico, come ha notato Sylvie Coyaud/Oca Sapiens nella sua recensione (grazie!).
Oltra a scrivere la versione in lingua inglese, un obiettivo futuro è di scriverci una rassegna scientifica sul tema, da mandare ad una rivista del settore, per dare un contributo al prossimo rapporto IPCC. Da solo non ce la farò mai, per cui sto cercando collaboratori. Dubito che mi divertirò quanto a scrivere questo libro, ma assicuro che questo è uno degli aspetti più interessanti e originali della scienza del clima.
Testo di Stefano Caserini
2 responses so far
” i possibili legami fra alti livelli di CO2 e lo stato di innamoramento, la riduzione delle nascite 9 mesi dopo le ondate di calore…”
interessante.
cmq, qui mi sa che non si tromba manco se torna l’era glaciale. 🙁
Interessante…
Ma soprattutto!!! Una bella tr..ata a volte fa bene all’ambiente,mi ricordo in gioventù si passavano le ore in cameretta o appartati in qualche boschetto con la nuova morosa…. poi purtroppo passa il tempo cala la passione si comincia a fare interminabili giri in macchina si divorano serie in streaming si va dall’altra parte del mondo per una settimana diversa o un emozione nuova
Scusate il commento basso livello ma io personalmente sono per consumare meno trom..re di più.