Bello mondo, un podcast sfacciatamente dalla parte del pianeta
Con i suoi dodici episodi, Bello Mondo è un podcast originale Spotify prodotto da Chora Media che parla di clima, scritto e condotto da me e da Federico Taddia, giornalista, autore, scrittore e conduttore che si occupa da tanti anni di divulgazione scientifica su tematiche ambientali, nuove generazioni e storie virtuose.
Bello Mondo racconta come sta il Pianeta, grazie alla voce di chi ogni giorno fa qualcosa per studiarlo e capirlo, con passione e competenza. I nostri ospiti, uno per episodio, sono ricercatrici e ricercatori, eccellenze scientifiche impegnate nell’analizzare, comprendere e contrastare la crisi climatica.
Ma partiamo dall’inizio, perché “Bello Mondo”? Abbiamo scelto per il Podcast il titolo di una meravigliosa poesia di Mariangela Gualtieri che qui potete ascoltare recitata dall’autrice stessa. Ci è parso l’augurio più bello che potessimo fare al nostro pianeta (e a noi stessi) per affrontare gli anni cruciali che ci aspettano. Lo spirito del Podcast è questo: parlare con rigore dei tanti aspetti connessi alla scienza del clima avendo come riferimento la letteratura più recente e i rapporti dell’IPCC, ma mostrando anche il lato umano della scienza grazie alle storie professionali e di vita dei nostri ospiti che non si sono tirati indietro quando abbiamo chiesto loro di raccontare qualcosa di sé, aneddoti e curiosità. E il Podcast, per sua natura, amplifica proprio questo concetto di narrazione: contenuto e forma si fondono, l’elemento sonoro avvolge l’ascoltatore all’interno del flusso dell’informazione, dove si cerca di trasmettere – anzi, far vivere – nozioni ed emozioni, informazioni e sensazioni. Da qui anche il desiderio di utilizzare lo strumento del Podcast, per esplorare le potenzialità del mezzo nel campo della divulgazione scientifica. Curando sia i contenuti che le sonorità e la forma, per offrire un prodotto comunque piacevole all’ascolto.
L’obiettivo è quello di offrire al pubblico alcuni strumenti necessari per comprendere la crisi climatica e con essa le strategie individuali e collettive per contrastarla. Ma allo stesso tempo far appassionare le persone al pianeta, al nostro Bello Mondo, attraverso la conoscenza e le storie di scienza e di vita.
Abbiamo provato a usare uno stile scientifico autorevole e accessibile al tempo stesso, mossi dal potere della “gentilezza” che abbiamo trovato anche nei nostri ospiti, e delle emozioni.
La prima ospite è stata Claudia Pasquero, docente dell’Università di Milano Bicocca, con la quale abbiamo parlato di quando il clima è estremo. A seguire Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in gestione e pianificazione forestale all’Università Statale di Milano, ci ha parlato del legame a doppio filo tra foreste e cambiamento climatico. Con Renato Colucci, ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, nel terzo episodio abbiamo parlato di ghiacci e di permafrost, mentre la neve in tutti i suoi colori e suoni è stata il cuore dell’episodio 4 che ha visto come protagonista Michele Freppaz, docente in pedologia e nivologia dell’Università di Torino. Abbiamo poi parlato di previsioni meteorologiche e proiezioni climatiche, di meteo e clima, ma anche di comunicazione del cambiamento climatico e fake news con Serena Giacomin, meteorologa e presidente di Italian Climate Network. Sandro Carniel, oceanografo del CNR e direttore della Divisione di Ricerca e sperimentazione marittima della NATO a La Spezia, ci ha raccontato lo stato degli oceani e come l’innalzamento del livello del mare potrà far finire molte regioni sott’acqua. É stata poi la volta dell’Artico, sentinella dei cambiamenti climatici, raccontato dalla base di ricerca internazionale delle isole Svalbard a Ny-Ålesund e dalla voce di Mauro Mazzola, responsabile della base italiana “Dirigibile Italia” dal 2020, e ricercatore dell’Istituto di scienze polari del CNR. Con Simona Imperio, ricercatrice presso ISPRA ed esperta in relazioni tra clima, ecosistemi e biodiversità abbiamo parlato di cambiamento climatico e animali. Ad Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, abbiamo invece chiesto se la Terra è spacciata e lui ci ha fatto fare un viaggio nella storia del pianeta dalle origini ai giorni nostri (e oltre) evidenziando lo stretto legame tra biosfera e clima e il ruolo degli esseri viventi, tra cui l’uomo. Nell’episodio 10 abbiamo parlato di incendi e soprattutto della loro prevenzione con Davide Ascoli, docente in prevenzione e mitigazione degli incendi boschivi presso l’Università di Torino. Per il penultimo episodio, andato in onda pochi giorni dopo lo sciopero globale del clima del 25 marzo, abbiamo coinvolto un attivista dei Fridays For Future, Giovanni Mori, laurea in ingegneria ambientale, per chiedergli cosa fa un attivista per il clima e con lui idealmente siamo scesi di nuovo in piazza, per protestare e per proporre. Il viaggio di questa (speriamo prima) edizione di Bello Mondo non poteva che chiudersi con un episodio incentrato sulle soluzioni: utilizzo di fonti rinnovabili, impianti per il sequestro di CO2 dall’atmosfera, stili di vita modificati per adeguarsi alla nuova quotidianità, in due parole adattamento e mitigazione. E non potevamo che farlo con Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano e fondatore di questo blog.
Riassumendo, ecco l’indice e il link degli episodi:
1. Claudia Pasquero: Quando il clima è estremo?
2. Giorgio Vacchiano: I boschi salveranno il pianeta?
3. Renato Colucci: Che fine stanno facendo i ghiacci?
4. Michele Freppaz: Vedremo ancora la neve?
5. Serena Giacomin: Possiamo credere alle previsioni meteo?
6. Sandro Carniel: Finiremo tutti sott’acqua?
7. Mauro Mazzola: L’Artico è una sentinella del clima che cambia?
8. Simona Imperio: Il clima che cambia, cambia gli animali?
9. Antonello Provenzale: La Terra è spacciata?
10. Davide Ascoli: Incendi: è tutta colpa del clima?
11. Giovanni Mori: Cosa fa un attivista per il clima?
12. Stefano Caserini: Mitigazione e adattamento: sono queste le soluzioni?
Testo di Elisa Palazzi
2 responses so far
ne ho sentiti un paio, davvero ben fatti. grazie ciao
Grazie, bellissima raccolta di podcast.
Non conoscevo Elisa Palazzi e devo dire che è stata una piacevole sorpresa.
Interventi non molto tecnici, alla portata di tutti. Sono orgoglioso di questi giovani ricercatori e della speranza che infondono.