Accade nel 2022: il negazionismo climatico insegnato a scuola
Riceviamo segnalazioni costernate di un incontro sul tema del cambiamento climatico che si dovrebbe tenere al liceo A. Rosmini di Grosseto il 1° giugno del 2022, intitolato “Conoscenza e consapevolezza scientifica per le nuove generazioni”, i cui relatori sono tristemente noti ai frequentatori di Climalteranti per essersi distinti nella negazione del cambiamento climatico, sostenendo tesi più o meno strampalate dal punto di vista scientifico , con argomenti caratterizzati da una assoluta e ampiamente documentata faziosità.
Dal programma sembrerebbe addirittura che i relatori dovrebbero giudicare il rigore scientifico dei lavori svolti dai ragazzi.
Il rigore scientifico delle tesi sostenute dai relatori (qui alcune informazioni utili) sul tema del cambiamento climatico è variabile fra l’inesistente e il molto scarso.
Quasi tutti i relatori non sono autori di pubblicazioni scientifiche sul tema del cambiamento climatico, ma solo di libretti autoprodotti in cui hanno raccontato opinioni ampiamente sconfessate dai dati scientifici, dae pubblicazioni su riviste ad alto impatto e dai rapporti IPCC, e a tratti persino ridicole (ad esempio si veda “L’illusione dell’energia dal sole” di Franco Battaglia).
Solo uno dei relatori, Nicola Scafetta, risulta autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali sul tema del cambiamento climatico, molte delle quali pubblicate su riviste di second’ordine, pesantemente criticate dagli esperti del settore per la quantità di errori presenti (si veda qui per l’ultima pesante stroncatura). Nessuna delle recenti tesi del prof. Scafetta è presa in considerazione dal Sesto rapporto di valutazione dell’IPCC.
Se dal punto di vista teorico si potrebbe discutere se, in nome della libertà di opinione, possa essere giustificato dare spazio nelle scuole a chi propaganda tesi infondate dal punto di vista scientifico, in questo caso si tratta comunque di qualcosa di diverso: un tentativo da parte di sostenitori di tesi ampiamente screditate di guadagnare credibilità aggirando il metodo scientifico e rivolgendosi direttamente al “pubblico”. Non sono ammissibili lezioni di metodo, con valutazioni specifiche verso i ragazzi, da parte di chi il metodo non sa cosa sia. E in ogni caso, fatto salvo quanto appena affermato, sarebbe sempre fondamentale garantire un minimo di contradditorio quando le tesi del gruppo di relatori selezionato è in contrasto con il consenso in cui si riconosce l’intera comunità scientifici degli esperti del settore.
In una precedente occasione, un convegno all’Univesità La Sapienza di Roma nel novembre 2018, avevamo già manifestato il nostro dispiacere verso un’istituzione che, al posto di garantire serietà nel trattare importanti questioni scientifiche e politiche, aveva dato spazio a tesi infondate.
Non possiamo quindi che chiedere alla Dirigenza scolastica di evitare di infliggere ai ragazzi le sciocchezze di chi da anni, contro ogni evidenza scientifica, nega l’esistenza dei cambiamenti climatici e la loro rilevante componente antropica. Cambiamenti che, peraltro, andranno ad gravemente proprio la vita delle nuove generazioni, chiamate pertanto a profondere il massimo impegno sul fronte della mitigazione e dell’adattamento.
Il Comitato Scientifico di Climalteranti.it
12 responses so far
dalle mie parti si dice: rob de matt
poveri sti ragazzi…
Nel 2019 io e Federico Brocchieri siamo stati a Grosseto con Greenaccord a parlare di cambiamenti climatici ai ragazzi dei licei e degli istituti tecnici, evidentemente hanno voluto fare (ancora…) un po’ di controinformazione…
Domenico
Salve avete modo di segnalarlo alla carta stampata, ai media? È una cosa assurda considerando tra l’altro che il governo a quanto mi risulta ipotizzava di inserire obbligatoriamente nelle scuole alcune ore di insegnamento delle tematiche riguardanti il riscaldamento globale e la relativa causa antropica
buonasera, anni fa ebbi modo di fare la ‘sgradita’ conoscenza del lavoro di Madrigali durante una piccola vacanza in Maremma, dove ho avuto modo di leggere il libretto da lui autoprodotto, dove riconduceva alla Luna il maggior influsso sul clima della Terra… veramente imbarazzante
Il livello non è molto distante da quello dei ” terrapiattisti”!
Io quest’anno al master in comunicazione delle scienze a Padova mi sono dovuto sorbire tre lezioni deliranti del professor Mirandola sul tema clima. Ore dedicate a tesi deliranti, grafici senza fonte e tanta tanta ideologia.
E noi si paga. Altro che libertà di pensiero.
Sulla stampa locale l’evento (che in realtà non era stato pubblicizzato un granché) è passato quasi in sordina. Solo il vostro articolo ha destato un po’ gli animi sonnolenti di provincia. Oggi un rappresentante del PD locale è intervenuto sull’argomento, ma la maggior parte dei cittadini (a leggere i commenti) sembra ridurre la questione a un problema di “libertà di opinione”, si veda qui: https://www.facebook.com/groups/ilgiunco.net/posts/8353716044654194/
Una domanda: perché date rilevanza a questa iniziativa?
Io mi ricordo quando i media (per fare un paio di esempi individuali, i Giorgio Bocca, gli Eugenio Scalfari e compagnia) erano rigorosamente negazionisti.
Oggi il vento è cambiato e ormai la questione del cambiamento climatico e delle misure che dovremo necessariamente prendere è all’ordine del giorno nella politica e nei mezzi di informazione.
Secondo me, la transizione non avverrà.
Ma non perché questi personaggi continueranno la loro opera di disinformazione. Ormai non li fila più nessuno, se sono costretti a parlare in un liceo di Grosseto.
Il punto è che Stati e Governi sono impegnati a organizzare guerre, innescare crisi finanziarie, appropriarsi con la forza ed il ricatto le risorse naturali residue.
Il Grande Gioco è appena agli inizi.
Nessuno ha negato i cambiamenti climatici anche perché il clima cambia da sempre. Alcuni credono che il cambiamento non derivi da cause antropiche altri si. Dove sta il problema,quando le due teorie comunque non sarebbero dimostrabili? Inoltre “negazionista” non significa nulla come termine in quanto non è negare casomai è confutare o comunque dare un giudizio diverso.
@H71
“le due teorie non sarebbero dimostrabili”?
Quella dei deniers – anzi quelle, viste che non si mettono nemmeno d’accordo tra loro – di certo no. Per l’altra, abbiamo un mucchio di dati a sostegno.
H71 ma di cosa parli, non esistono due teorie a meno di negare l’evidenza
https://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/ac2966
Vai su Wikipedia a rileggere il significato di peer review
H71
“Nessuno ha negato i cambiamenti climatici anche perché il clima cambia da sempre.”
E quindi? Anche le persone muoiono da sempre, ma non penso che si possa per questo assolvere un omicida…dai, siamo ancora fermi a questo? Si informi meglio sulle cause dei cambiamenti climatici e su che cosa stia pesantemente forzando il clima nell’ultimo secolo…
https://twitter.com/climafluttuante/status/1555178224895893507/photo/1
“Alcuni credono che il cambiamento non derivi da cause antropiche altri si”
Se allude al cambiamento che emerge nell’ultimo secolo (e soprattutto negli ultimi 50 anni), direi che i primi sono poco informati e/o per nulla esperti in materia. I secondi il contrario.
“quando le due teorie comunque non sarebbero dimostrabili?”
A tutti quelli che come lei ripetono in coro come delle pecore che non si può dimostrare la causa antropica del riscaldamento globale che emerge in modo lampante nell’ultimo secolo, invece che leggersi i rapporti del WG1 dell’IPCC o qualche libro sul tema (che forse non serve, perché poi bisogna anche capirli), da tempo consiglio di procurarsi un satellite meteorologico che scansiona l’atmosfera e di “aggiustarlo” in modo tale da ricevere unicamente nella banda a λ = 15 µm, poi di scattare delle foto e infine di guardare cosa si vede…