Una risposta a Beppe Severgnini: non c’è la libertà di disinformare
Sulla rubrica “Italians” del Corriere della Sera, Beppe Severgnini ha sostenuto in risposta alla lettrice Sara Milanesi la necessità di pubblicare tutte le opinioni, anche quelle che negano la scienza del clima.
Pubblichiamo la replica di Paolo Gabrielli, in cui si spiega come la libertà d’opinione non dovrebbe essere confusa con la libertà di disinformare.
Lettera di Sara Milanesi
Caro Beppe, che vergogna che pubblichiate lettere disinformanti come "Global Warming: e l'alto Medioevo?" di mercoledì 16 ottobre senza neppure un commento. E non è la prima volta. Mi & vi chiedo: al Corriere/Italians ricevete per caso finanziamenti da ditte petrolifere? Utilizzate veicoli a combustione fossile da decenni e non vedete il motivo di cambiare abitudine? Che fine faranno i vostri discendenti non vi tocca? Leggetevi per cortesia "The Uninhabitable Earth" di David Wallace Wells e magari capirete perchè frasi come "i cambiamenti climatici ci son sempre stati" siano proprio fuori luogo. Grazie dell'attenzione, (altro…)
Un delirio a Otto e mezzo: altri record per il Prof. Battaglia
Nella puntata di Otto e mezzo del 28 settembre, il presunto esperto Prof. Franco Battaglia è riuscito a proferire 24 fra falsità e dati sbagliati sul tema dei cambiamenti climatici nei suoi 11 interventi durati in tutto 10’33”. In media, un errore ogni 26 secondi. Ogni volta che prende la parola in media riesce a dire almeno due cose sbagliate. Abbiamo scritto una lettera alla conduttrice.
È stata inoltre creata su Change.org una petizione “Cambiamenti climatici: nessuno spazio per posizioni antiscientifiche nei media”. Il Comitato Scientifico di Climalteranti aderisce ed invita ad aderire.
Gent. Dott.ssa Gruber,
nella puntata di Otto e mezzo del 28/9/2019 il Prof. Franco Battaglia ha prodotto un numero incredibile di affermazioni palesemente scorrette sul tema dei cambiamenti climatici, peraltro senza un contraddittorio con veri esperti della materia.
Abbiamo elencato e confutato alcune delle falsità e degli errori nell’appendice a questa lettera. Le più gravi riguardano la relazione tra clima e il principale gas serra, la CO2 (voci 1-4), relazione che il prof. Battaglia nega, in contrasto con praticamente la totalità degli studiosi dell’argomento (voce 5). Non ritenendo il problema climatico reale, arriva quindi a screditare i tentativi di affrontarlo avviati in tutto il mondo (voci 6-10).
Con franchezza le scriviamo per dire che riteniamo sia davvero sbagliato presentare come “esperto” chi non lo è. Il Prof. Battaglia non è un esperto in materie riguardanti il clima. Ha solo 2 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali negli ultimi 25 anni, un numero scandalosamente basso per un docente universitario, e nessuna delle due riguarda temi del cambiamento climatico o, in generale, dell’energia e dell’ambiente. (altro…)
Gent. Dott.ssa Gruber,
nella puntata di Otto e mezzo del 28/9/2019 il Prof. Franco Battaglia ha prodotto un numero incredibile di affermazioni palesemente scorrette sul tema dei cambiamenti climatici, peraltro senza un contraddittorio con veri esperti della materia.
Abbiamo elencato e confutato alcune delle falsità e degli errori nell’appendice a questa lettera. Le più gravi riguardano la relazione tra clima e il principale gas serra, la CO2 (voci 1-4), relazione che il prof. Battaglia nega, in contrasto con praticamente la totalità degli studiosi dell’argomento (voce 5). Non ritenendo il problema climatico reale, arriva quindi a screditare i tentativi di affrontarlo avviati in tutto il mondo (voci 6-10).
Con franchezza le scriviamo per dire che riteniamo sia davvero sbagliato presentare come “esperto” chi non lo è. Il Prof. Battaglia non è un esperto in materie riguardanti il clima. Ha solo 2 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali negli ultimi 25 anni, un numero scandalosamente basso per un docente universitario, e nessuna delle due riguarda temi del cambiamento climatico o, in generale, dell’energia e dell’ambiente. (altro…) Premio “A qualcuno piace caldo” 2018
Il raggiungimento dell’estensione minima dei ghiacci artici è tradizionalmente l’occasione per assegnare il Premio “A qualcuno piace caldo”, “alla persona o all’organizzazione italiana che più si è distinta nel diffondere argomentazioni e notizie errate sulla fenomenologia dei cambiamenti climatici, sugli impatti e sui costi e benefici delle misure di mitigazione”.
Come per l’anno 2017, in cui il premio non è stato assegnato, per l’anno 2018 i membri del Comitato Scientifico di Climalteranti non hanno trovato negli interventi sui principali quotidiani nazionali e in televisione un candidato davvero meritevole del premio.
Il più prolifico nel proporre tesi di negazione della scienza del clima è stato anche nel 2018 il solito prof. Franco Battaglia, già vincitore della prima edizione del premio, ormai intrappolato in una litania di stupidaggini (vedi qui e qui) con cui cerca di nascondere la sua clamorosa incapacità di pubblicare alcun articolo scientifico sulle riviste internazionali del settore (solo due negli ultimi 25 anni!), e che induce ormai a catalogare il suo caso nella categoria della mitomania scientifica.
Si è quindi deciso di assegnare il premio al Dott. Gianluca Alimonti, ricercatore INFN, che con minore visibilità e impatto comunicativo continua a proporre tesi senza fondamento basate su grafici farlocchi (vedi qui, qui, o qui per il 2019). (altro…)
Buona settimana per il clima e buon #climatestrike

- Youth & Climate Activism
- Energy Transition
- Industry Transition
- Clean Transport, Buildings and Infrastructure
- Food, Land and Nature Based Solutions
- Climate Finance, Investment and Carbon Pricing
- National Government Policy and Commitment
- State, City and Local Action
- Health, Equality and Justice
- Sustainable Travel and Leisure
- Resilience and Adaption to Climate Change
Introdurre un prezzo minimo sulle emissioni climalteranti: una Iniziativa dei Cittadini Europei
Climalteranti invita ad aderire a un’iniziativa a scala europea per assegnare un costo maggiore alla CO2 scaricata in atmosfera
L’Iniziativa dei Cittadini Europei “A price for carbon to fight climate change” è stata recentemente dichiarata ammissibile dalla Commissione Europea. A breve prenderà avvio la raccolta delle firme necessarie a sottoporre la proposta al Parlamento Europeo. Le firme devono raggiungere la quota di un milione in sette diversi Paesi europei. A quel punto, la proposta contenuta nell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) potrà essere valutata dalla Commissione Europea al fine di essere ammessa all’iter parlamentare. Un’impresa difficile; ma, considerata la crescente attenzione dei cittadini europei per i cambiamenti climatici e le loro conseguenze, non impossibile. (altro…)
L’Iniziativa dei Cittadini Europei “A price for carbon to fight climate change” è stata recentemente dichiarata ammissibile dalla Commissione Europea. A breve prenderà avvio la raccolta delle firme necessarie a sottoporre la proposta al Parlamento Europeo. Le firme devono raggiungere la quota di un milione in sette diversi Paesi europei. A quel punto, la proposta contenuta nell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) potrà essere valutata dalla Commissione Europea al fine di essere ammessa all’iter parlamentare. Un’impresa difficile; ma, considerata la crescente attenzione dei cittadini europei per i cambiamenti climatici e le loro conseguenze, non impossibile. (altro…) Record di caldo e prime “mobilitazioni climatiche” sindacali in Italia
Durante un’estate rovente in gran parte dell’Europa, in Italia sono avvenuti i primi scioperi contro condizioni di lavoro insostenibili per via delle ondate di calore, rese più frequenti e intense dal riscaldamento globale.
(altro…)
Alcune letture per le vacanze
Traduzione in italiano del SPM dello Special Report IPCC su 1.5°C
È stata pubblicata dalla Società Italiana per la scienza del clima la traduzione in italiano del Sommario per i decisori politici del Rapporto speciale dell’IPCC su 1,5°C di riscaldamento globale.
Suggeriamo la lettura, è davvero molto ben fatto, si scarica direttamente qui.
E per chi vuole approfondire, qui si trovano tutti i capitoli del Rapporto.
Articoli scientifici
Sul Nature e su Nature Geoscience, tre importanti studi di paleoclimatologia sono accessibili in “sola lettura” per un mese
Raphael Neukom et al., No evidence for globally coherent warm and cold periods over the preindustrial Common Era.
Pages 2k Consortium, Consistent multidecadal variability in global temperature reconstructions and simulations over the Common Era.
Stefan Brönniman et al., Last phase of the Little Ice Age forced by volcanic eruptions.
Sono commentati da Scott St. George sotto un titolo eloquente: “The aberrant synchrony of present-day warming”.
Sul sito del consorzio, sono disponibili tutte le serie di dati e un breve video sulla curva a mazza da hockey di Michael Mann, confermata per l’ennesima volta in occasione dei suoi 20 anni.
Nel numero di agosto di Nature Climate Change, l'editoriale riassume il dibattito in corso sulla riforestazione (di cui abbiamo parlato nel post precedente) e presenta le ricerche - entrambe in “sola lettura” - di Rebecca Senior et al. sulla deforestazione nei Tropici che non preserva corridoi di transito per la fauna e danneggia la biodiversità; e di Yan Jiang et al. sulla foresta pluviale del Congo ridotta dalla siccità, insieme alle risorse alimentari dei suoi abitanti. (altro…) Piantare alberi può salvare il clima?
Pubblichiamo la traduzione del post di Stefan Rahmstorf su Realclimate, su un tema che ha fatto recentemente molto discutere
Di recente i media si sono occupati di un nuovo studio pubblicato da ricercatori dell’ETH di Zurigo (Bastin et al. 2019). I ricercatori si sono chiesti quanto carbonio potremmo sequestrare piantando alberi in tutto il mondo laddove i terreni non sono già destinati all’agricoltura o alle città. Dall’aria le foglie degli alberi estraggono carbonio sotto forma di anidride carbonica – CO2 – e poi rilasciano ossigeno – O2 –, è un bel modo di proteggere il clima. I ricercatori stimano che verrebbero sequestrati 200 miliardi di tonnellate di carbonio… a condizione di piantare oltre mille miliardi di alberi.
L'impatto mediatico del nuovo studio è dovuto soprattutto a una dichiarazione del comunicato stampa dell’ETH secondo la quale piantare alberi potrebbe ridurre di due terzi l'aumento di CO2 di origine antropica. Rimediare in gran parte alle conseguenze di uno sviluppo industriale lungo due secoli con una misura così semplice e popolare sembra un sogno! Infatti è subito piaciuto a coloro che sognano tuttora una mitigazione del clima indolore per tutti.
Purtroppo è anche troppo bello per esser vero. Si paragonano capre e cavoli, e vengono scordate importanti retroazioni del sistema Terra. Per capirlo, bastano pochi fatti elementari sull’aumento della CO2 in atmosfera. (altro…)
Di recente i media si sono occupati di un nuovo studio pubblicato da ricercatori dell’ETH di Zurigo (Bastin et al. 2019). I ricercatori si sono chiesti quanto carbonio potremmo sequestrare piantando alberi in tutto il mondo laddove i terreni non sono già destinati all’agricoltura o alle città. Dall’aria le foglie degli alberi estraggono carbonio sotto forma di anidride carbonica – CO2 – e poi rilasciano ossigeno – O2 –, è un bel modo di proteggere il clima. I ricercatori stimano che verrebbero sequestrati 200 miliardi di tonnellate di carbonio… a condizione di piantare oltre mille miliardi di alberi.
L'impatto mediatico del nuovo studio è dovuto soprattutto a una dichiarazione del comunicato stampa dell’ETH secondo la quale piantare alberi potrebbe ridurre di due terzi l'aumento di CO2 di origine antropica. Rimediare in gran parte alle conseguenze di uno sviluppo industriale lungo due secoli con una misura così semplice e popolare sembra un sogno! Infatti è subito piaciuto a coloro che sognano tuttora una mitigazione del clima indolore per tutti.
Purtroppo è anche troppo bello per esser vero. Si paragonano capre e cavoli, e vengono scordate importanti retroazioni del sistema Terra. Per capirlo, bastano pochi fatti elementari sull’aumento della CO2 in atmosfera. (altro…) Quattro mozioni per agire contro i cambiamenti climatici
Il 5 giugno 2019 sono state discusse in Senato quattro mozioni sul tema dei cambiamenti climatici. Per chi ricorda i passi falsi dei senatori italiani su questo tema (nel 2009, nel 2010 e nel 2014) è sicuramente una buona notizia che tutte e quattro le mozioni presentate non contenevano alcun accenno a posizioni negazioniste. Al contrario, proponevano impegni chiari ad agire per contrastare il cambiamento climatico.
Due di queste mozioni impegnavano anche a dichiarare “lo stato di emergenza climatica”.
Sono qui di seguito riassunti gli impegni previsti, mentre i testi completi e i voti di ogni mozione sono disponibili nei rispettivi link.
Mozione Ferrazzi et al. (Partito Democratico, Atto n. 1-00085 - Testo 3) – esito votazione qui
1…“…impegna il Governo a dichiarare lo stato di emergenza ambientale e climatica del Paese e ad operare insieme al Parlamento per giungere ad un cambio di direzione in tutti i settori della nostra economia tale da consentire in tempi rapidi e certi, nel rispetto delle indicazioni scientifiche e degli accordi internazionali, la transizione energetica necessaria che spinga il nostro Paese verso la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e la progressiva decarbonizzazione dell'economia…” (altro…) Il riscaldamento globale è di origine antropica
Pubblichiamo la lettera aperta, iniziata da Roberto Buizza il 3 luglio 2019, e al 7 10 luglio * firmata da 205 300 persone di scienza e cultura, tra cui moltissimi esperti di fisica del sistema Terra e del clima, e supportata e firmata da SISC, la Società Italiana Scienze del Clima.
Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Senato
Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Consiglio dei Ministri
7 luglio 2019
IL RISCALDAMENTO GLOBALE È DI ORIGINE ANTROPICA
È urgente e fondamentale affrontare e risolvere il problema dei cambiamenti climatici. Chiediamo che l’Italia segua l’esempio di molti paesi Europei, e decida di agire sui processi produttivi ed il trasporto, trasformando l’economia cosi da raggiungere il traguardo di ‘zero emissioni nette di gas serra’ entro il 2050. (altro…)
Una risposta a Beppe Severgnini: non c’è la libertà di disinformare
Sulla rubrica “Italians” del Corriere della Sera, Beppe Severgnini ha sostenuto in risposta alla lettrice Sara Milanesi la necessità di pubblicare tutte le opinioni, anche quelle che negano la scienza del clima. Pubblichiamo la replica di Paolo Gabrielli, in cui si spiega come la libertà d’opinione non dovrebbe essere confusa con la libertà di disinformare. Lettera di Sara Milanesi Caro Beppe, che vergogna che pubblichiate lettere disinformanti come “Global Warming: e l’alto Medioevo?” di mercoledì 16 ottobre senza neppure...
Un delirio a Otto e mezzo: altri record per il Prof. Battaglia
Nella puntata di Otto e mezzo del 28 settembre, il presunto esperto Prof. Franco Battaglia è riuscito a proferire 24 fra falsità e dati sbagliati sul tema dei cambiamenti climatici nei suoi 11 interventi durati in tutto 10’33”. In media, un errore ogni 26 secondi. Ogni volta che prende la parola in media riesce a dire almeno due cose sbagliate. Abbiamo scritto una lettera alla conduttrice. È stata inoltre creata su Change.org una petizione “Cambiamenti climatici: nessuno spazio per posizioni...
Premio “A qualcuno piace caldo” 2018
Il raggiungimento dell’estensione minima dei ghiacci artici è tradizionalmente l’occasione per assegnare il Premio “A qualcuno piace caldo”, “alla persona o all’organizzazione italiana che più si è distinta nel diffondere argomentazioni e notizie errate sulla fenomenologia dei cambiamenti climatici, sugli impatti e sui costi e benefici delle misure di mitigazione”. Come per l’anno 2017, in cui il premio non è stato assegnato, per l’anno 2018 i membri del Comitato Scientifico di Climalteranti non hanno trovato negli interventi sui principali quotidiani...
Buona settimana per il clima e buon #climatestrike
Dal 23 al 27 settembre si tiene a New York la Settimana per il clima 2019, un appuntamento di grande importanza per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico e per l’aumento degli impegni concreti di riduzione delle emissioni di gas serra. La fitta agenda di appuntamenti riguarda molti aspetti, come si vede dalle 11 categorie in cui sono stati suddivisi gli eventi: Youth & Climate Activism Energy Transition Industry Transition Clean Transport, Buildings and Infrastructure Food, Land and Nature...
Introdurre un prezzo minimo sulle emissioni climalteranti: una Iniziativa dei Cittadini Europei
Climalteranti invita ad aderire a un’iniziativa a scala europea per assegnare un costo maggiore alla CO2 scaricata in atmosfera L’Iniziativa dei Cittadini Europei “A price for carbon to fight climate change” è stata recentemente dichiarata ammissibile dalla Commissione Europea. A breve prenderà avvio la raccolta delle firme necessarie a sottoporre la proposta al Parlamento Europeo. Le firme devono raggiungere la quota di un milione in sette diversi Paesi europei. A quel punto, la proposta contenuta nell’Iniziativa dei Cittadini Europei...
Record di caldo e prime “mobilitazioni climatiche” sindacali in Italia
Durante un’estate rovente in gran parte dell’Europa, in Italia sono avvenuti i primi scioperi contro condizioni di lavoro insostenibili per via delle ondate di calore, rese più frequenti e intense dal riscaldamento globale. Simone Casadei, Sylvie Coyaud, Mario Grosso, Stefano Caserini, Federico Antognazza
Alcune letture per le vacanze
Traduzione in italiano del SPM dello Special Report IPCC su 1.5°C È stata pubblicata dalla Società Italiana per la scienza del clima la traduzione in italiano del Sommario per i decisori politici del Rapporto speciale dell’IPCC su 1,5°C di riscaldamento globale. Suggeriamo la lettura, è davvero molto ben fatto, si scarica direttamente qui. E per chi vuole approfondire, qui si trovano tutti i capitoli del Rapporto. Articoli scientifici Sul Nature e su Nature Geoscience, tre importanti studi di paleoclimatologia...
Piantare alberi può salvare il clima?
Pubblichiamo la traduzione del post di Stefan Rahmstorf su Realclimate, su un tema che ha fatto recentemente molto discutere Di recente i media si sono occupati di un nuovo studio pubblicato da ricercatori dell’ETH di Zurigo (Bastin et al. 2019). I ricercatori si sono chiesti quanto carbonio potremmo sequestrare piantando alberi in tutto il mondo laddove i terreni non sono già destinati all’agricoltura o alle città. Dall’aria le foglie degli alberi estraggono carbonio sotto forma di anidride carbonica –...
Quattro mozioni per agire contro i cambiamenti climatici
Il 5 giugno 2019 sono state discusse in Senato quattro mozioni sul tema dei cambiamenti climatici. Per chi ricorda i passi falsi dei senatori italiani su questo tema (nel 2009, nel 2010 e nel 2014) è sicuramente una buona notizia che tutte e quattro le mozioni presentate non contenevano alcun accenno a posizioni negazioniste. Al contrario, proponevano impegni chiari ad agire per contrastare il cambiamento climatico. Due di queste mozioni impegnavano anche a dichiarare “lo stato di emergenza climatica”. Sono...
Il riscaldamento globale è di origine antropica
Pubblichiamo la lettera aperta, iniziata da Roberto Buizza il 3 luglio 2019, e al 7 10 luglio * firmata da 205 300 persone di scienza e cultura, tra cui moltissimi esperti di fisica del sistema Terra e del clima, e supportata e firmata da SISC, la Società Italiana Scienze del Clima. Al Presidente della Repubblica Al Presidente del Senato Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Consiglio dei Ministri 7 luglio 2019 IL RISCALDAMENTO GLOBALE È DI...
