COPMitigazioneNegoziazioni

La svolta di Cancùn sulla mitigazione

La mitigazione, o riduzione delle emissioni di gas serra, è l’elemento centrale di un accordo internazionale sul clima e uno dei principali punti di discussione tra i due giganti, politici e climatici, USA e Cina, che si rinfacciano reciprocamente la richiesta di tagli più ambiziosi ai gas serra. Gli Stati Uniti sono giustamente accusati di essere i primi responsabili in termini di emissioni storiche e di non rispettare la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che chiede ai paesi sviluppati di essere i primi a ridurre le proprie emissioni. La Cina è altrettanto giustamente richiamata ad un maggiore impegno, da seconda economia mondiale ormai ben lontana dalle condizioni economiche in cui era nel 1992 (data in cui è stata definita l’UNFCCC) e di quelle in cui versa oggi la maggior parte dei paesi in via di sviluppo. (altro…)
BufaleErroriProtocollo di KyotoRecord

Il professore da Guinness dei primati

In uno dei soliti articoli in cui Franco Battaglia scarica insulti verso i partecipanti alle Conferenze sul clima, c'è una frase da record, con 6 numeri sbagliati su 7. Prof. Franco Battaglia Il Prof. Franco Battaglia è tornato a scrivere sul tema dei cambiamenti climatici. Come al solito, non sulle riviste scientifiche, ma sul quotidiano "Il Giornale", con gli articoli del 1° dicembre "Anche gli ambientalisti sono diventati eco-scettici" e del 13 dicembre "L'ecobufala dal vertice Onu: il "pacco" per gli ambientalisti". Come tutti gli anni, in occasione delle Conferenze delle Parti della Convenzione sul Clima il professore scrive il solito articolo in cui descrive come carnevalate le conferenze stesse e irride acido alle loro conclusioni, a suo dire sempre fallimentari. Il 1° dicembre aveva quindi scritto la sua previsione sull'esito della conferenza di Cancun: ("Attendetevi quindi il 16mo fallimento. Come lo so? Esattamente come sapevo che sarebbero state un fallimento tutte le Cop precedenti") e che i suoi partecipanti ci avrebbero propinato "fuffa". Come visto in un precedente post, le cose quest'anno sono andate diversamente; il Prof. Battaglia se ne è accorto, e ha scaricato la sua rabbia con un articolo livoroso, iniziato con l'elegante "Onanismo sfrenato, quello dei convenuti a Cancun" e proseguito definendo i partecipanti "fessi del mondo" e (come nel 2007) "sfaccendati". (altro…)
COPNegoziazioni

Il passo avanti di Cancun

L’esito della conferenza di Cancun fa registrare motivi di soddisfazione e di insoddisfazione, riassunti in questo post. I primi sono più numerosi e portano un po’ di speranza nell’efficacia delle negoziazioni sul clima.

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Ha sorpreso molti la conclusione a Cancun della 16° Conferenza della Parti della Convenzione Quadro dell'ONU sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), con l'inattesa approvazione di tanti e importanti documenti finali, salutata da un lungo applauso. L’accordo di Cancun è complesso e non è facile valutare le sue conseguenze. I risultati sono stati riassunti dal comunicato stampa dell’UNFCCC, dall’IISD e in italiano dal Focal Point IPCC Italia. Rimandando per valutazioni generali ad altri commenti già disponibili (ad esempio di Antonello Pasini, del blog Triple Crisis, del Guardian, del Center for American Progress, dell'Economist), come effettuato per i risultati della COP15, riportiamo in questo primo post un quadro dei motivi di soddisfazione e di insoddisfazione; nei prossimi post analizzeremo nel dettaglio alcuni punti di maggiore importanza. (altro…)
Artico e AntarticoGhiacciRiscaldamento

L’ Artico senza ghiaccio

Il ghiaccio estivo nell’oceano artico diminuisce rapidamente e molti ne prevedono la scomparsa nel giro di pochi decenni. I dati recenti e le ricostruzioni del passato sembrano confermare questa ipotesi.

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Parlare di Artico senza ghiaccio causa spesso reazioni indignate e accuse di catastrofismo. Eppure, tutti sappiamo che è già successo di avere l'Artico senza ghiaccio estivo nel passato. Sappiamo che è possibile, resta da capire quali sono le condizioni che possono portare a questo evento. Ci sono chiare indicazioni (Polyak et. al 2010) che lo stato attuale, caratterizzato da ghiaccio artico permanente, si è instaurato all'inizio del Pleistocene, circa tre milioni di anni fa. L'alternanza di periodi glaciali e interglaciali, dovuti ai cicli orbitali, si riflette sull'estensione del ghiaccio artico marino. Durante alcune fasi interglaciali, infatti, la temperatura media globale è stata anche diversi gradi superiore a quella attuale, la qual cosa ha prodotto la scomparsa del ghiaccio estivo. La causa principale delle espansioni e ritiri dei ghiaccio marino nell’artico si pensa sia l'insolazione estiva alle alte latitudini, anche se effetti regionali, come ad esempio la presenza di grandi ghiacciai terrestri, possono produrre disuniformità geografiche e spostamenti temporali all’interno della stessa regione artica (Kaufman et al 2004). L'ultimo massimo di insolazione dell'emisfero nord è avvenuto circa diecimila anni fa. Il clima era generalmente più caldo di quello attuale, anche se non uniformemente, e la temperatura a nord di 60° di latitudine (emisfero nord) era un paio di gradi superiore alla media del ventesimo secolo (Kaufmann 2004). (altro…)
ConvegniRecensione

James Hansen in Italia

Il grande climatologo James Hansen sarà in Italia dall’1 al 4 dicembre, per presentare il suo libro “Tempeste, Il futuro del clima del pianeta e l’urgenza di agire”, di cui abbiamo già pubblicato qui una recensione. In seguito sono elencati gli appuntamenti previsti. Ho letto e curato, con Luca Mercalli, Tempeste, l’edizione italiana di “Storm of my grand children”, perché lo ritengo un libro importante, come ho scritto nell’introduzione che è riportata in seguito.

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Mercoledì 1 dicembre, dalle ore 20 alle 21, Radio Popolare Milano. Hansen intervistato da Sylvie Coyaud. La trasmissione va in onda in diretta anche sulle altre radio del network, quindi si potrà tele-intervenire (numero telefonico 02 33.001.001, email diretta@popolarenetwork.it, SMS 331 62 14 013) Giovedi’ 2 dicembre, ore 10.30, Politecnico di Milano. Conferenza “Il futuro del clima del pianeta e l’urgenza di agire”. Interverranno Marino Gatto e Telmo Pievani. Ci sarà un ampio spazio per il dibattito. La locandina dell'iniziativa è disponibile qui. La presentazione di Hansen è disponibile qui. Il video dell'intervento di Hansen è disponibile qui Giovedi’ 2 dicembre, ore 18,30, Milano, Rotonda della Besana. Incontro nell'ambito della mostra "2050: Il pianeta ha bisogno di te", con Telmo Pievani e Frank Raes. Venerdi’ 3 dicembre, ore 21, Torino, Circolo dei lettori. Conferenza: “Clima, l’urgenza di agire. La natura e le leggi della fisica non scendono a compromessi” Introduce Luca Mercalli. Intervengono Mario Salomone, Antonello Provenzale, Giovanni Paesano, Erik Balzaretti. La locandina dell'iniziativa è disponibile qui. Sabato 4 dicembre, Roma, ore 19, Palazzo dei Congressi, EUR. Presentazione di “Tempeste” alla Fiera dell'editoria "Più libri più liberi". Modera Sylvie Coyaud. (altro…)
Blog

La necessità e l’urgenza di comunicare il problema climatico

Sull’ultimo numero di Science è stata pubblicata una lettera, firmata da dieci importanti studiosi statunitensi, che ribadisce la necessità di comunicare in modo adeguato il problema dei cambiamenti climatici: “Viste le potenziali conseguenze dei cambiamenti climatici, la comunità scientifica ha il dovere di aiutare le persone, le organizzazioni, i governi di prendere decisioni consapevoli. Pertanto, chiediamo alla comunità scientifica di sviluppare, implementare e sostenere un’iniziativa indipendente con il compito di condividere attivamente ed efficacemente le informazioni sui rischi del cambiamento climatico e le possibili soluzioni, in particolare con i decisori del mondo politico, dei settori privati e dei settori non-profit. Inoltre, chiediamo alle istituzioni filantropiche di approvare e sostenere finanziariamente questa iniziativa”. (altro…)
EmissioniEquitàNegoziazioni

Un argomento non valido contro gli impegni di riduzione delle emissioni

Se si guardano alcuni semplici principi e numeri alla base delle politiche climatiche, l’argomento “riduciamo le emissioni solo se anche Cina e India le riducono”, non regge: gli impegni di riduzione delle emissioni dei paesi industrializzati, fra cui l’Italia, sono inevitabili.

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Il dibattito sulle azioni da intraprendere per ridurre le emissioni dei gas serra è ancora occupato da un’argomentazione semplice ed efficace, che suona più o meno così: non tocca solo a noi ridurre le emissioni, anche altri devono farlo, altrimenti non dobbiamo farlo neanche noi. Gli “altri” sono generalmente “la Cina”, a volte “la Cina e l’India”. L’affermazione più frequente è: se Cina e India non accettano limiti, neanche noi dovremmo ridurle e porci dei limiti. Sono posizioni ribadite negli scorsi mesi e settimane da rappresentanti del Governo italiano, di Confindustria e del mondo industriale. In questo post si vuole mostrare come sono posizioni non giustificate, per cinque diversi motivi.

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DibattitoImpattiRecensione

Benvenuti su Terraa – un pianeta ostile dove dobbiamo farcela

Un nuovo frame per il dibattito “oltre” il cambiamento climatico – l’ultimo libro di Bill McKibben prova a considerare le conseguenze dell’inazione politica e propone idee e riflessioni per un mondo ormai, ahinoi, diverso.

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Come vi sentireste se, avendo notato che il rubinetto della vostra vasca da bagno è aperto al massimo, aveste provato inutilmente a richiuderlo, chiamato in soccorso i vicini e averli visti litigare, e tutto ciò fosse andato avanti per vent’anni?

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Arrabbiati, delusi, depressi? Nel 1989 Bill McKibben pubblicava uno dei primi libri sul cambiamento climatico per il grande pubblico e da allora chiede non solo di chiudere il rubinetto, ma anche di incominciare a tirare via l’acqua dalle stanze.

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Col movimento 350.org, di cui è un leader, ha organizzato migliaia di eventi di tutto il mondo per premere per decisioni forti a livello globale. L’esito della COP15 UNFCCC di Copenhagen, pur contenendo l’obiettivo, condiviso e firmato da 140 paesi del mondo, di impedire che la temperatura media mondiale cresca più di 2 gradi centigradi, ha mostrato che si è ancora molto lontani dalla chiusura del rubinetto: stime recenti dicono che gli impegni finora annunciati non saranno sufficienti a centrare l’obiettivo. (altro…)
CO2FenomenologiaStoria

Il primo scettico del riscaldamento globale

C’è ancora chi sostiene che un aumento di CO2 non porterà ad aumenti di temperatura perché la CO2 già presente in atmosfera assorbe tutta la radiazione che può, e un suo incremento non cambierebbe molto. In realtà questa teoria, che ha più di 100 anni, è sbagliata.

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Dopo il famoso articolo di Svante Arrhenius del 1896 dove il grande scienziato fece i primi calcoli sulla teoria dell'effetto serra da CO2, la teoria fu confutata da Knut Johan Angstrom con un semplice esperimento. Angstrom fece passare un fascio di raggi infrarossi attraverso un tubo con della CO2 e misurò l'intensità della luce emergente. Riducendo la concentrazione di CO2 nel tubo egli trovò solo una piccolissima differenza e concluse che era sufficiente una concentrazione di CO2 alquanto bassa per assorbire del tutto i raggi infrarossi. La sua conclusione fu che un aumento di CO2 non poteva essere importante per il clima. Questo articolo segnò la nascita del primo scettico di quella che al tempo veniva chiamata “teoria della CO2” e del recente argomento degli scettici che “l'effetto della CO2 è saturato”. Trent'anni dopo, E.O. Hulburt aggiunse la convezione al puro equilibrio radiativo assunto da Arrhenius. Egli trovò che l'equilibrio convettivo è mantenuto nella parte bassa della troposfera fino a circa 10 km, mentre più in alto si mantiene l'equilibrio radiativo. L'importante conseguenza è che i dettagli dell'assorbimento nella bassa troposfera non hanno importanza poiché il calore “viene diffuso e trasferito verso l'alto dalla convezione”. In altre parole, chi governa il bilancio energetico della terra è il bilancio radiativo nell'alta troposfera e lì la concentrazione di CO2 ha un peso. Hulburt fu molto cauto nelle sue conclusioni:

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L'accordo è senz'altro migliore di quanto sia garantito dell'accuratezza dei dati sui quali sono basati i calcoli. A quanto pare le incertezze e le omissioni in una certa misura hanno contribuito contrastandosi l'un l'altro”. (altro…)
CatastrofismoRecensione

Le tempeste dei nipotini di Hansen

Il primo libro divulgativo di James Hansen (NASA Goddard Institute), di cui è appena stata pubblicata l’edizione italiana, illustra l’effetto serra attraverso un’interessante prospettiva extra-planetaria e ne descrive le possibili degenerazioni catastrofiche. Nonostante questi scenari rimangano per ora ipotetici, la gravità delle possibili conseguenze pone seri motivi di riflessione di natura etica e pratica.

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Quando due anni fa incontrai per la prima volta James Hansen al Byrd Polar Research Center di Columbus, Ohio (USA) mi diede l’impressione di un uomo che negli anni avesse coltivato, non senza una certa sofferenza, l’arte del sapersi difendere dalle sciabolate dei suoi detrattori. Così, dopo un pomeriggio passato presso una radio locale di Columbus a rispondere alle domande dei vari negazionisti locali, Hansen non batté ciglio quando, durante la conferenza serale, gli feci osservare come la frenata della crescita della concentrazione di metano in atmosfera non si conciliasse bene con l’idea, da lui propugnata, della possibile fusione dei clatrati di metano sui fondali marini. Un’osservazione scettica che però, dopo una giornata del genere, sarebbe stata percepita da chiunque come vero e proprio “fuoco amico”. Ne uscì con un debole: “Si però, nel 2007 il metano è ricominciato a crescere”. Era sicuramente molto affaticato. (altro…)
RecordTemperatureTrend

Il nuovo anno record delle temperature globali

Gli ultimi 12 mesi (ottobre 2013-settembre 2014) sono stati l’anno più caldo da quando esistono le temperature globali. E il 2014…     Il mese di settembre 2014, come i precedenti aprile, maggio, giugno e agosto, ha fatto registrare un nuovo record delle temperature globali: è stato il settembre più caldo da quando esistono le misurazioni di temperatura. Questo record è stato accompagnato da un altro, ossia che l’ultimo periodo di 12 mesi (iniziare a gennaio è solo una convenzione,...
GhiacciaiVulcani

Ghiacciai, vulcani e riscaldamento globale: quale relazione?

Una delle leggende che ancora persistono tra i negazionisti del riscaldamento globale vuole che la fusione dei ghiacci groenlandesi sia dovuta alla presenza al di sotto della calotta di presunti vulcani. Questo capita di sentire per esempio nel video della conferenza tenuta di recente da Nicola Scafetta presso il dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova (qui, tempo 2:11:30), cui è stato replicato sullo stesso giornale online dell’ateneo “il Bò”. Tale ipotesi, estesa da taluni addirittura a spiegazione del...
Ghiacciai

Il nuovo catasto dei ghiacciai Italiani: le superfici glaciali diminuite del 40% dagli anni ottanta ad oggi

È finalmente ultimato il nuovo Catasto dei ghiacciai italiani, realizzato dal gruppo di glaciologia dell’Università Statale di Milano, diretto dal Prof. Claudio Smiraglia nell’ambito di un progetto condotto in collaborazione con l’associazione EvK2CNR e con il patrocinio del Comitato Glaciologico Italiano, con il supporto di Sanpellegrino-Levissima. I dati sono stati raccolti tramite analisi di ortofoto ad alta risoluzione (2007-2011), grazie anche alla collaborazione di regioni e province. La preparazione del catasto è iniziata nel 2012 ed integra dati raccolti nel...
Premio

Assegnato il premio “A qualcuno piace caldo” 2013

Anche quest’anno, il raggiungimento dell’estensione minima dei ghiacci artici (nota 1) è l’occasione per l’assegnazione del Premio “A qualcuno piace caldo”, “alla persona o all’organizzazione italiana che più si è distinta nel diffondere argomentazioni e notizie errate sulla fenomenologia dei cambiamenti climatici, sugli impatti e sui costi e benefici delle misure di mitigazione”. Esaminati i pretendenti per l’anno 2013, i membri del Comitato Scientifico di Climalteranti non hanno avuto dubbi nell’assegnazione del premio allo “Statistical Editor” del Corriere della Sera,...
AttivismoNegoziazioni

Il Climate Summit e la settimana per il clima di NY°C

Il 23 settembre si svolgerà a New York l’UN Climate Summit voluto dal Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon per cercare di dare un impulso alle negoziazioni internazionali sul clima. Come raccontato in altri post, il negoziato che si svolge nell’ambito della Convenzione sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è lungo e complesso, ma sembra arrivato ad un punto cruciale nel percorso per l’approvazione di un nuovo protocollo o strumento legale che favorisca un percorso di riduzione globale delle emissioni di gas serra....
BufaleConferenzeErrori

Ma quanti errori, dott. Scafetta! – prima parte

In un seminario tenuto dal Dott. Nicola Scafetta si possono ascoltare una quantità da record di imprecisioni, errori e falsità sul tema dei cambiamenti climatici.    Il notiziario dell’università di Padova, Il Bò, ha riferito di un seminario sul tema “I cambiamenti climatici, il contributo astronomico e il contributo antropico” con relatore Nicola Scafetta, docente della Duke University e uno dei due italiani che figura nell’elenco degli scienziati che si oppongono al consenso scientifico sul tema del riscaldamento globale (l’altro...
Convegni

Tre equazioni sul clima

Sono stato invitato a tenere una “lavagna in piazza” al Festivaletteratura di Mantova, Domenica 7 settembre alle ore 10.30 in Piazza Mantegna a Mantova: in mezz’ora, con l’ausilio di una lavagna, presenterò tre equazioni importanti per il tema dei cambiamenti climatici, spiegandone il significato e l’importanza per il clima attuale e futuro. Quando ho accettato la proposta degli organizzatori, avevo pensato a queste tre:     Stefano Caserini
BufaleGhiacci

C’è ancora chi crede alla Groenlandia-terra-verde

Una delle più famose leggende negazioniste è quella secondo cui 1000 anni fa, ai tempi della colonizzazione vichinga, la Groenlandia fosse una terra libera da ghiacci. Questo perché il nome dato dai vichinghi, Grönland, significa “terra verde”. La tesi negazionista è: poiché il vichingo Erik il Rosso ha dato quel nome ad un’isola oggi coperta dai ghiacci per l’84% della sua superficie, allora faceva molto più caldo di oggi e quindi non dovremmo preoccuparci del problema del riscaldamento globale. È...
AttivismoNegoziazioni

Climalteranti aderisce al Power Shift Italia

Si è costituito il mese scorso, dopo un incontro tenutosi al Progetto Manifattura di Rovereto, il Power Shift Italia, un coordinamento delle realtà italiane attive sul tema dei cambiamenti climatici. Il coordinamento intende essere il polo italiano della campagna internazionale Global Power Shift, finalizzata a creare pressione a livello internazionale per politiche decise contro i cambiamenti climatici. I prossimi mesi saranno infatti molto importanti per le negoziazioni internazionali sui cambiamenti climatici. Il 23 settembre a NewYork si svolgerà il Climate Summit,...
CostiDisinformazione

Bruciare più combustibili fossili per salvare milioni di vite ?

Sul Corriere della Sera, Danilo Taino ha rilanciato gli argomenti di Bjorn Lomborg e del suo centro finanziato dalle lobby USA, secondo cui per salvare milioni di vite dovremmo affidarci ai combustibili fossili   “Dovremmo oggi, in nome dei cambiamenti climatici, impedire al miliardo e duecento milione di individui che non ce l’hanno accedere all’elettricità e così salvare milioni di vite?” Questa la domanda dello statistical editor del Corriere della Sera, Danilo Taino, in un articolo del 6 luglio 2014,...