Un caso di disinformazione di Tuttoscienze

A rischio il Registro nazionale delle emissioni e delle quote di emissione del Protocollo di Kyoto?

G8 e MEF concordano sui 2 gradi: la palla passa a Copenaghen
Si sono chiusi il 10 luglio all'Aquila i tre giorni di lavoro del G8, che includevano nella giornata di giovedì anche il MEF (Major Economy Forum), incontro voluto da Barack Obama per raccogliere intorno al tavolo i 16 paesi responsabili di più dell'80% delle emissioni mondiali di CO2.
Il nuovo impegno a contenere entro i 2°C l'innalzamento della temperatura
Il documento finale del G8 ribadisce l'importanza di mantenere l'innalzamento della temperatura sotto i 2°C attraverso una riduzione sostanziale delle emissioni a livello globale, riconoscendo di fatto la soglia che la comunità scientifica ritiene non debba essere superata.
Si tratta di un passo importante in direzione della Conferenza di Copenhagen di dicembre dell'UNFCCC, che viene ribadito essere il tavolo di negoziazione principale. La portata dell'impegno sembra però essere sfuggita a una buona parte dei media nazionali, che in molti casi non hanno saputo leggere l'esito del G8 e del MEF all'interno del processo negoziale di Copenhagen, così come è ormai universalmente riconosciuto, dopo il cambio di direzione degli USA, con Obama. (altro…)
Il 1912.. praticamente ieri

.
Soliti – sbagliati - argomenti Franco Prodi ha riproposto le sue tesi sulla debolezza delle “previsioni climatiche”, già discusse in un precedente post di Climalteranti. Anche le tesi negazioniste di Pietro Vietti, giornalista de Il Foglio, diretto dallo stesso Ferrara, sono già state sentite e confutate, ad esempio “sono 10 anni che le temperature non aumentano” (vedi qui) e “L’Antartide sono anni che sta crescendo e l’Artico in questi giorni ha raggiunto un’estensione, la maggiore degli ultimi dieci anni” (vedi qui) . Sul fatto che gli ambientalisti e gli scienziati del clima hanno di colpo sostituito subdolamente il termine "riscaldamento globale" col nuovo termine “cambiamenti climatici” (perché "visto che il tempo cambia da sempre ci azzeccano sia che la temperatura aumenti che diminuisca...) basterebbe guardare come si chiamano l’organismo scientifico internazionale e la Convenzione dell’ONU che da più di 15 anni stanno cercando di affrontare questo problema. (altro…)Ancora lontano un secondo accordo sul Clima


.
Testo di Daniele Pernigotti, con il contributo di Stefano CaseriniJava Climate Model: il sistema climatico a portata di click
.
Fra i tanti aiuti che il World Wide Web offre a chi volesse approfondire la tematica climatica, uno dei più interessanti è il Java Climate Model un software che consente un’esplorazione a 360° del sistema climatico, con approfondimenti sugli aspetti emissivi, climatici, geografici, modellistici, chimico-fisici, economici, sociali e demografici. L’utilizzo del software porta ad affrontare molti dei dati e dei parametri utilizzati dai modelli climatici, nonché gli scenari emissivi, e fornisce i risultati sui principali output dei modelli come l’aumento delle concentrazioni di CO2, l’aumento della temperatura, l’innalzamento del livello del mare. Nella versione 5 (JCM 5) l’autore del software, il ricercatore Ben Matthews, ha inserito direttamente nel programma le informazioni contenute nei rapporti IPCC, sia nel Third Assessment Report che nel più recente Fourth Assessment Report. Le applicazioni del software consentono di confrontare gli scenari SRES, ipotizzare modifiche del sistema climatico o stimare gli effetti della variazione delle emissioni di gas serra sui parametri climatici, tramite la visualizzazione di grafici interattivi e di dati tabellati, tutti referenziati e pubblicati dall’IPCC o ricavati tramite interpolazioni di questi ultimi.
Due Appuntamenti
.

.
Intitolato “Leggende, errori e certezze sul clima che cambia”, il seminario scientifico ha lo scopo di discutere le conoscenze scientifiche, i problemi aperti e la capacità previsionale in merito al clima che cambia. Parteciperanno: - Prof. Antonio Navarra, Direttore del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici - Ing. Stefano Caserini, Docente di Fenomeni di Inquinamento presso il Politecnico di Milano - Prof. Giulio De Leo, Docente di Ecologia Applicata presso l'Università degli Studi di Parma Seguirà tavola rotonda con numerosi partecipanti Ore 15, Sala Aurea Camera di Commercio di Parma, Via Verdi 2..

.
Presentazione del libro “A qualcuno piace caldo” Parteciperanno: - Stefano Caserini, autore del libro, Politecnico di Milano - Telmo Pievani, Università di Milano Bicocca - Paolo Gabrielli, Ohio State University - Amelia Beltramini, Ordine dei giornalisti di Milano - Antonello Pasini, CNR Roma Modera l’incontro Mario Grosso, Politecnico di Milano Ore 13, Politecnico di Milano, Aula S01, Piazza Leonardo da Vinci 32..
Zichicche (n+1): i batteri dormiglioni

.
L’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera sarebbe dovuto alla respirazione dei batteri nei ghiacciai delle calotte polari. Questa è l’ultima teoria, senza alcun fondamento scientifico, pubblicata sulla prima pagina de Il Giornale dello scorso 23 aprile (pag. 38 “Il G8 sul clima. Vi spiego chi sta barando sui gas serra”. L’accusa è pesante: ci sarebbe chi sta barando, chi (cioè gli scienziati di tutto il pianeta), pur sapendo come stanno davvero le cose, dice dell’altro, ingannando l’opinione pubblica e i governi di tutto il mondo. Questa teoria, è sostenuta dal Prof. Antonino Zichichi che molto si è speso negli ultimi anni per confutare con ogni mezzo le evidenze dei cambiamenti climatici. Una novità su cui imperversa il silenzio dei media Dopo una rapida spiegazione del principio delle “sorgenti” e dei “pozzi” di CO2 e di gas serra, Zichichi arriva alla spiegazione di quello che per lui sarebbe un inganno mondiale: “Ed ecco una novità su cui imperversa il silenzio dei media. Nessuno finora aveva pensato che potessero partecipare al bilancio dei gas-serra anche le calotte polari”. (altro…)I modelli del clima e la gestione dell’incertezza



2019: tanto per cambiare, ancora un anno sul podio

Le foreste ci salveranno?

L’ambiguo insuccesso della COP25

La COP25 di Madrid e l’art. 6 dell’accordo di Parigi

Mercanti di dubbi

Appello degli scienziati del mondo sull’emergenza climatica

L’esperto di energia che fa errori madornali sul cambiamento climatico

Una risposta a Beppe Severgnini: non c’è la libertà di disinformare

Un delirio a Otto e mezzo: altri record per il Prof. Battaglia
