Video

Lezioni climalteranti

Oltre alle 60 conferenze o lezioni disponibili sul web, segnalate in un precedente post (40 in italiano e 20 in inglese), Climalteranti ha avviato un progetto per rendere disponibile sul proprio canale Youtube alcune lezioni più specifiche inerenti la scienza del clima, le azioni di adattamento e mitigazione e le politiche sul clima, che saranno incluse in una playlist “Lezioni climalteranti”. L’obiettivo di queste lezioni, come spiegato nella breve Introduzione, è di fornire ai ragazzi e alle ragazze che sono a casa per le sospensione delle lezioni causata dall’emergenza coronavirus un supporto per approfondire alcuni aspetti della scienza del clima, senza aver la pretesa di toccare tutti i dettagli e tutte le cose interessanti su questo tema. Iniziamo dalle prime quattro, altre ne seguiranno:
  1. Lentini - Storia della Climatologia (35’)
  2. Caserini - L’IPCC e la gestione dell’incertezza (38’)
  3. Bocchiola - Clima e ciclo dell'acqua. Dalle Alpi all'Himalaya - Parte 1 (1h 07’)
  4. Bocchiola - Clima e ciclo dell'acqua. Dalle Alpi all'Himalaya - Parte 2 (1h 04’)
Buona visione  
Protocollo di Kyoto

Il Museo delle Tecnologie dell’Antropocene

Il mese scorso, appena prima di questa emergenza sanitaria, ho visitato il “Museum of Anthropocene Technology” (MAT) a Laveno Mombello. È un piccolo museo creato da Frank Raes, che fino a poco tempo fa lavorava presso il Joint Research Centre della Commissione Europea a Ispra. Lì ha diretto le ricerche sull'inquinamento atmosferico e sui cambiamenti climatici. Da 10-15 anni Frank è attivo sulla comunicazione della crisi climatica e il MAT è il suo modo di continuare questo lavoro. Da tempo si dice che la sfida del cambiamento climatico debba essere affrontata nella sua dimensione profonda, sistemica, coinvolgendo le scienze umanistiche, per stabilire connessioni con i diversi aspetti della nostra cultura. Nelle stanze del MAT ho trovato questo. Non solo un racconto dell’antropocene a partire dalle tecnologie che ne hanno determinato e caratterizzato lo sviluppo. Anche una rete di connessioni, fra le Città Invisibili di Italo Calvino e gli scritti più recenti di Bruno Latour, il Quinto rapporto IPCC e il fallout radioattivo di Chernobyl, le schede dei personal computer e la riproduzione della molecola del glucosio o della CO2. Pur se non possiamo visitarlo in questi giorni, ho chiesto a Frank di presentarci il museo, per permetterci di iniziare alcune riflessioni, un altro piccolo modo per “socializzare a distanza”. Questo è il suo racconto. (altro…)
Emissionitendenza

L’effetto del coronavirus nella lotta allo smog e al riscaldamento globale

In questi giorni in cui l’epidemia coronavirus ha fermato l’Italia ed è ormai diventata una pandemia globale, si è iniziato a discutere se la riduzione delle attività lavorative, la chiusura delle scuole e il forte calo dei trasporti, che dopo la Cina ormai riguarda tante nazioni del mondo, possa contribuire alla lotta allo smog e al cambiamento climatico, a causa della riduzione delle emissioni inquinanti e di gas serra. Nel caso della Cina, una dettagliata analisi di Carbon Brief ha documentato una rallentamento dell’attività della “fabbrica del mondo” e una riduzione consistente nell’utilizzo del carbone in ambito industriale, ed è stata stimata una riduzione di 200 milioni di tonnellate di CO2, pari a circa la metà delle emissioni italiane annuali. Anche per l’Italia è attesa una riduzione delle emissioni inquinanti e di CO2, legate al minore traffico in molte città e ai minori spostamenti, nonché al regime ridotto delle attività produttive in molte aree. (altro…)
InformazioneInternet

Conferenze e lezioni sul clima sul web

In questi giorni di emergenza sanitaria Coronavirus (a proposito, facciamo tutti il possibile per limitare i contagi, ha la sua utilità, vedi figura a fianco), molti si stanno rivolgendo al web per trovare alternative alle lezioni sospese su scala nazionale. Inoltre, tutti i seminari e convegni sul tema del cambiamento climatico sono stati sospesi. Proponiamo qui un primo elenco di video disponibili sul web in cui si parla adeguatamente del cambiamento climatico, ricordando in generale la sezione link del nostro blog, recentemente aggiornata e ampliata. Si invita a segnalare altri video di interesse, indicando il relatore, il luogo, l’anno, l’oggetto e la durata. Elisa Palazzi e Sergio Castellari, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti (2016)  Cambiamenti climatici, dati e prospettive. Aspetti generali del cambiamento climatico, impatti, adattamento e mitigazione. 55 min. Stefano Caserini, Politecnico di Milano (2016) Il problema del cambiamento del clima globale. Confutazione delle tesi del prof. E. Pedrocchi. 2h 04 min (slide usate qui) Claudio Cassardo, Torino (aprile 2017), Cambiamento climatico: a che punto siamo. Si fa il punto su clima e cambiamento climatico con un discorso su cosa sta accadendo e cosa potrebbe succedere. Circa 8 minuti. (altro…)
GhiacciRicerca

Il ritiro dei ghiacciai dell’Everest visto dal Laboratorio Piramide e l’importanza della ricerca in alta quota

Riportiamo i risultati più recenti delle campagne glacio-idrologiche condotte nell’Himalaya nepalese in collaborazione con l’Associazione EVK2CNR ed il Laboratorio Piramide (5050 m s.l.m.), che mostrano l’inequivocabile stato di sofferenza delle coltri glaciali anche a tali quote e la necessità di continuare a studiare, per proporre approcci affidabili all’adattamento.         

  Il laboratorio Piramide ai piedi dell’Everest. Foto di Gabriele Confortola, Maggio 2014.

  I ghiacciai dell’Himalaya: una inestimabile riserva d’acqua È ormai chiaro come il cambiamento climatico stia riducendo le coltri glaciali continentali del pianeta ed erodendo le relative risorse idriche. I ghiacciai dell’Himalaya sono inequivocabilmente in fase di ritiro per gli effetti del global warming. I ghiacciai dell’Himalaya Nepalese, che rappresentano le riserve d’acqua (water towers) dell’Asia Centrale, hanno perduto almeno il 15% della loro superficie negli ultimi 50 anni. Le simulazioni di scenario più recenti prospettano una riduzione notevole di tali ghiacciai entro la fine del secolo e quindi una riduzione disponibilità di risorse idriche. Occorre formulare strategie di adattamento anche per evitare una potenziale fonte di conflitto tra le nazioni che utilizzano tali risorse. (altro…)
Amici

Ciao Mauro, e grazie

Nei giorni scorsi ci ha lasciato improvvisamente quanto inaspettatamente Mauro Pomatti, a 44 anni mentre usciva di casa per andare al lavoro. MauroMauro è stato dal primo giorno la mente informatica di Climalteranti, il “sistemista” come si dice in gergo, ossia colui che ha gestito la connessione con il mondo esterno del blog, che ne ha curato gli aggiornamenti, la presenza online, i backup e l’ha difeso da attacchi di hacker (e ce ne sono stati!). Ha fatto tutto questo gratuitamente, ospitando il blog sui server della società TerrAria, di cui era socio fondatore, amministratore e responsabile dell’area “Progettazione e sviluppo software”, dove ha sviluppato numerosi portali in campo ambientale (il nuovo portale dei servizi geografici di Regione Lombardia, l’Inventario emissioni interregionale INEMAR, il sistema previsionale di Protezione Civile SINERGIE, il sistema informativo regionale energetico ambientale SIRENA). Mauro è sempre stato presente per i tanti piccoli problemi che si incontrano nella vita di un blog, risolvendoli con gentilezza e affidabilità. Anche per questo Mauro ci mancherà.
EmissioniTrasporti

La doppia sfida CO2 / qualità dell’aria e l’inevitabile ascesa delle auto elettriche

I costruttori di autovetture e veicoli commerciali leggeri devono rispettare i limiti sulle emissioni inquinanti delle categorie Euro, resi più severi dalle nuove modalità di misura, e quelli sulle emissioni di CO2 allo scarico medie dalla flotta di veicoli immatricolati. La spinta regolatoria, seguita dal mercato e dalla sensibilità ambientale dei consumatori, è la leva che sta forzando in Europa l’avvio dell’elettrificazione del trasporto privato. Le principali difficoltà tecniche che incontrano i costruttori di autovetture e veicoli commerciali leggeri consistono nel contenimento degli ossidi di azoto (NOx) per le alimentazioni diesel, e del numero di particelle (PN) per le alimentazioni a benzina a iniezione diretta (GDI). Sulla CO2, invece, il Regolamento 631/2019 ha introdotto nuovi limiti di emissioni allo scarico sulla media di flotta di autovetture immatricolate, pari a 95 g/km per il 95% del nuovo parco veicolare per il 2020 (come riportato qui) e per il 100% del nuovo parco dal 2021. È stato inoltre introdotto un ulteriore obbligo, di riduzione del 15% (nel 2025) e del 37,5% (nel 2030) delle emissioni medie di CO2 rispetto ai valori calcolati tramite la nuova procedura di omologazione WLTP, a partire dai dati che verranno rilevati nel 2020 (che saranno disponibili nel 2021). (altro…)
BufaleTecnologie

La ricetta verde di Trump non esiste

Dopo tanti anni a disinformare sulla scienza del clima, ora l’Istituto Bruno Leoni vorrebbe convincerci che tutto si aggiusterà solo con l’innovazione tecnologica guidata dal libero mercato del quale fidarsi ciecamente, l’unico in grado di risolvere la crisi climatica. Una tesi priva di fondamento.   L’articolo di Alberto Mingardi su La Stampa del 24 gennaio 2020 “La ricetta verde di Trump” è un esempio di quale siano oggi gli argomenti di chi vuole impedire le azioni contro il cambiamento climatico, dopo aver passato tanto tempo a negare l’esistenza stessa del problema, o le responsabilità umane. Alberto Mingardi è Direttore Generale dell’Istituto Bruno Leoni, think-thank liberista che per tanti anni ha diffuso disinformazione sul tema del cambiamento climatico, e già autore in passato di interventi deliranti in materia (ad esempio “È il clima il nuovo oppio dei popoli- Una nuova superstizione pare pronta a capitalizzare come mai nessuna sulla credulità del mondo. Il riscaldamento globale”). (altro…)
AdattamentoCatastrofismo

I megaincendi dell’Australia: perché una leadership negazionista nuoce alla salute

Il manifestarsi sempre più frequente di “megaincendi”, associati a fenomeni meteorologici estremi (pirocumulonembi) e dagli impatti sempre più forti sulla popolazione (vittime e feriti, intossicazioni urbane da fumo e ceneri), evidenzia nuove sfide per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Ma i negazionisti (al potere, nei media o tra cittadini che ci cascano) non sono attrezzati a capirle e a rispondere adeguatamente. Quel che è successo  negli ultimi mesi in Australia, con incendi di gran lunga più estesi di quelli, già devastanti e recentissimi, di California, Amazzonia e Siberia, è di importanza capitale per capire il mondo che ci viene incontro. In questo post esponiamo sinteticamente i fatti e mostriamo come una posizione negazionista, come quella che caratterizza il partito al potere in Australia, ostacola la concettualizzazione, l’adozione, il finanziamento e l’implementazione di politiche e misure di adattamento e mitigazione efficaci a fronteggiare gli eventi che ci propone la Terra – ormai, come diceva McKibben, modificata in “Terraa”. I decisori politici negazionisti non vedono il quadro generale, reagiscono troppo lentamente e con misure che non rispondono neppure all’emergenza immediata, non esercitano una leadership effettiva per il futuro imminente né affrontano le cause del problema, giocano allo scaricabarile e si limitano a sperare che “passi la nottata”. (altro…)
Blog

Nuovi link sul clima

Come noto, il web è una miniera di dati e informazioni sul cambiamento climatico, in continua evoluzione. La pagina LINK di Climalteranti è stata aggiornata con le pagine nate di recente sul web, ed eliminando alcuni siti che sono scomparsi o che si sono trasformati in altri. Pubblichiamo qui i dettagli dei nuovi link inseriti. Se volete segnalarci un sito utile, per favore scrivetelo nei commenti (controllate prima che il sito suggerito non sia già presente). Indicate anche la categoria proposta.   FONTI DI DATI www.climatewatchdata.org Climate Watch. È una nuova piattaforma online di dati sul clima progettata per fornire a responsabili politici, ricercatori, media e altre parti interessate i dati sul clima, le visualizzazioni e le risorse necessarie per raccogliere informazioni sui progressi nazionali e globali sui cambiamenti climatici. https://climate.copernicus.eu/ Copernicus climate change service, un portale che raccoglie una quantità pressoché sterminata di dati sul cambiamento climatico, con efficaci procedure per la loro estrazione gratuita. (altro…)
Come comunicare la crisi climatica ai disimpegnati
Comunicazione

Come comunicare la crisi climatica ai disimpegnati

Una guida realizzata nell’ambito del progetto europeo NoPlanetB fornisce utili suggerimenti su come sensibilizzare sul cambiamento chi oggi lo considera un tema secondario.   Diversi segnali suggeriscono come negli ultimi anni la scienza in generale sia stata messa sempre più in discussione, sia da parte dell’opinione pubblica che da alcuni settori politici e mediatici, sulla scia di una generale messa in discussione di alcuni valori ai quali eravamo abituati, fra cui inclusione, democrazia, un ruolo super partes delle istituzioni pubbliche....
Immaginre sulla Neutralità climatica 100%
EnergiaMitigazione

100% di elettricità rinnovabile è possibile

Un rapporto mostra in 40 punti come la decarbonizzazione del sistema elettrico solo con energia rinnovabile non solo sia possibile, ma può essere realizzata in diversi modi, caratterizzati da alcuni elementi comuni.   È stato recentemente presentato Il Rapporto “Elementi per un’Italia 100% rinnovabile”, promosso dalla Rete 100% Rinnovabili, preparato e sottoscritto da 25 docenti e ricercatori italiani, che mostra come sia possibile e conveniente decarbonizzare la produzione di elettricità utilizzando unicamente fonti energetiche rinnovabili. Il documento discute le leve...
Copertina di "Manuale di psicologia"
Psicologia

Il manuale di psicologia climatica: una guida per affrontare l’impatto psicologico della crisi climatica ed ecologica

Negli ultimi anni, la crisi climatica ed ecologica è passata da questione scientifica e politica ad una vera e propria emergenza di salute pubblica. L’aumento degli eventi estremi e delle loro conseguenze disastrose ha effetti su scala globale, con gravi ripercussioni sulla salute fisica (Filippini et al., 2024) e mentale (IPCC, 2022; Charlson et al., 2021: Cianconi et al. 2023).   Il Manuale Oltre all’aumento di disturbi psichiatrici come il disturbo post-traumatico da stress e la depressione maggiore dopo eventi...
Convegni

Scenari climatici tra decarbonizzazione spinta e punti di non ritorno

Lo scorso 2 dicembre 2024 si è svolto presso il Politecnico di Milano l’evento “Scenari climatici tra decarbonizzazione spinta e punti di non ritorno”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con climalteranti.it, dal cui comitato scientifico provengono numerosi dei relatori intervenuti. Nel seguito è riportata una sintesi di alcuni interventi. La registrazione dell’evento è disponibile qui, mentre le slide presentate dai relatori durante la conferenza sono scaricabili qui.   Segnali di ottimismo in tempi bui L’intervento iniziale di Mario Grosso...
Accordo di ParigiAcidificazioneRecordRicordiStatisticheTemperatureTipping point

Il clamoroso e preoccupante record delle temperature medie globali nel 2024

Le consuete analisi di inizio anno sui dati della NOAA/NCEP e, per confronto, su quelle relative ad altri tre database climatici, concordano sul fatto che, per il secondo anno consecutivo (ma come anche successo nel 2019 e nel 2020), l’anno appena trascorso è risultato il più caldo da quando si misurano le temperature. L’aumento di temperatura di +1,54 °C rispetto al periodo preindustriale è un dato molto preoccupante, ma ancora non implica il superamento del limite previsto dell’accordo di Parigi....
Auto elettricaTrasporti

L’auto termica green di Francesco Giavazzi non esiste

Fra gli autori delle panzane che inquinano il dibattito sulla transizione energetica, si è aggiunto lo storico editorialista del Corriere della Sera Francesco Giavazzi, che in un editoriale del 28 dicembre 2024 ha sostenuto una tesi facilmente confutabile, la presunta esistenza di auto a combustione interna in grado di emettere poche decine di grammi di CO2 per km, ossia l’80-90% in meno di quelle oggi circolanti. Il contesto è un articolo intitolato “Le scelte (utili) sui conti” in cui lo...
Auto elettrica al caricamento
Auto elettricainattivismoTrasporti

Il fuoco amico, una forma di inattivismo climatico: 2/ l’opposizione alle auto elettriche

Le emissioni di CO2 dai trasporti sono le uniche ad essere sostanzialmente aumentate in Europa nel periodo 1990-2022 (+26%). Il contributo del trasporto su strada è oggi pari al 70% delle emissioni da trasporto, e all’interno di quest’ultimo il peso delle automobili è pari al 60% (dettagli e infografiche disponibili qua). In Italia un quarto delle emissioni è dovuto ai trasporti, e le automobili italiane emettono circa 60 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, una cifra pari alle emissioni...
COPfinanzaNegoziazioni

Finanziamenti e meccanismi di supporto all’azione climatica: alcuni risultati della COP29

Moltiplicati per tre gli impegni finanziari dei paesi sviluppati per favorire l’azione sul clima, menzionati le migliaia di miliardi a cui si dovrà arrivare, approvate le basi dei meccanismi di mercato e di trasferimento internazionali dei crediti, lanciato il miglioramento della nuova piattaforma per i meccanismi non di mercato: avanzamenti utili ed importanti. In attesa del rilancio degli impegni nazionali previsto nel 2025.   La COP29 che si è svolta a Baku dall’11 al 24 novembre è stata una COP...
Eventi estremiImpatti

Cerchiamo di metterci in tempo le mani

La catastrofica alluvione che ha colpito la zona di Valencia ha costretto molti mezzi di informazione ad occuparsi del legame fra riscaldamento globale e l’aumento dell’intensità degli eventi estremi di precipitazione. Come noto, si tratta di un legame da tempo messo in luce dai climatologi (si veda ad esempio il libro Tempeste di James Hansen, pubblicato nel 2008), evidenziato chiaramente nella letteratura scientifica, e ben riassunto dall’ultimo rapporto IPCC, come già discusso qui. In diverse trasmissioni televisive (ad esempio qui...
inattivismo

Il fuoco amico, una forma di inattivismo climatico: 1/ l’opposizione alle energie rinnovabili

Climalteranti ha sempre contrastato il negazionismo climatico, sia confutando le argomentazioni più fallaci sulle cause del riscaldamento globale in corso, sia contrastando chi vuole ritardare l’azione di mitigazione dei cambiamenti climatici. Negli ultimi tempi però sta emergendo, anche tra persone attivamente schierate a favore della tutela dell’ambiente, una tendenza verso sforzi inadeguati, in grado di indebolire la già insufficiente lotta alla crisi climatica; il che costituisce una minaccia probabilmente ancora più subdola, una forma di vero e proprio “inattivismo climatico”....