E intanto…’sto buco dell’ozono? (parte terza)
Nella primavera del 2011 si è formata una voragine nello strato dell’ozono stratosferico al di sopra dell’Artico, analogo a quella che stagionalmente da alcuni decenni appare sull’Antartide. La storia trentennale dell’ozono stratosferico porta quindi altri insegnamenti.

Figure 1a e 1b – La concentrazione colonnare dell’ozono sull’Artide e l’entità della sua diminuzione al 26 marzo 2011 (Fonte: Garcia, 2011).
In marzo e ottobre 2011, lo stato dell’ozono stratosferico è tornato al centro dell’attenzione della comunità scientifica e dei media: per alcuni mesi si è registrata una pericolosa sacca di bassa concentrazione di Ozono sull’Artide, che ha interessato in particolare la Groenlandia nord orientale e le coste atlantiche della Scandinavia, nonché, in misura minore, tutte le isole e le coste del Nord canadese e della Siberia, l’Islanda e il centro della Groenlandia stessa (Figure 1a e 1b). (altro…)L’impatto combinato dei cambiamenti del clima e dell’uso del suolo

Clima, tempeste e alluvioni


Ecco perché il riscaldamento globale non si è fermato

Progetto BEST: un’altra conferma dell’aumento delle temperature globali

Cassandra nel XXI secolo
Climalteranti.it invita a partecipare al Quinto convegno nazionale ASPO-Italia, Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio, che si terrà Venerdì 28 ottobre 2011, dalle 9:00 alle 19:00, presso la Sala delle Feste - Palazzo Bastogi, Consiglio Regionale della Toscana, via Cavour, 18 a Firenze.
Titolo del convegno che sarà trasmesso in diretta video sulla homepage del portale del Consiglio Regionale della Toscana è “Cassandra nel XXI secolo. Clima, energia e cibo: fra informazione e disinformazione, crescita della consapevolezza pubblica e politiche appropriate”.
Un altro “fact-checking” per il dott. Scafetta

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